Ormai le saghe letterarie young adult di successo portate sul grande schermo fioriscono in maniera esponenziale: dopo Hunger Games e Divergent, l'ultima in ordine in tempo è quella tratta dal bestseller di James Dashner. Il primo episodio cinematografico si chiama Maze Runner - Il labirinto, diretto da Wes Ball e anch'esso ambientato in un futuro distopico, anche se all'inizio dai contorni molto misteriosi. Il quadro è completato da un'atmosfera piuttosto cupa, un certo richiamo al mondo dei videogame e un cast di giovani talenti emergenti tra i quali Dylan O'Brien, Thomas Sangster, Will Poulter e Kaya Scodelario.
Maze Runner - Il labirinto parte in modo secco, con un ragazzo che si risveglia in un ascensore senza ricordare assolutamente niente. L'ascensore lo catapulta in uno strano mondo, dove viene accolto da un gruppo di ragazzi che gli danno il benvenuto nella radura, un ampio spazio limitato da enormi mura di pietra. Anche loro non sanno come siano finiti in questo ambiente, dove ogni mattina le porte di pietra all'inizio del labirinto che li circonda vengono aperte, mentre la notte si chiudono e all'interno girano strane creature. E ogni mese, qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Dopo un po', il ragazzo si ricorda di chiamarsi Thomas e inizia a prendere in mano la situazione per venire a capo del mistero.
Il video: atmosfere dark esaltate dall'alta definizione
Come ogni prodotto homevideo di questo genere di successo, anche le uscite del DVD e del blu-ray di Maze Runner - Il labirinto targate 20th Century Fox Home Entertainment sono molto attese: la data di uscita è quella del 28 gennaio, ma siamo in grado di offrirvi in anteprima una recensione dell'edizione in alta definizione, che si rivela davvero superba a livello tecnico e ricca anche di contenuti speciali. Il film è stato girato in digitale con un mix di telecamere HD Red Epic e Arri Alexa, e il blu-ray ne cattura le immagini in modo molto fedele, restituendo le atmosfere dark che permeano il film e soprattutto il contrasto fra la radura e i meandri del labirinto. Il quadro è nitido, comunque la fotografia di Enrique Chediak è abbastanza morbida con taglio soft per cui non bisogna attendersi un dettaglio ipertagliente, ma sia chiaro che questo è dovuto solamente al look del film e in realtà la definizione resta di alto livello su tutti gli elementi, sia i primi piani che gli sfondi. Anche le scene più scure non mostrano flessioni di sorta, sono cupe e angoscianti, i dettagli non emergono forse in maniera chiarissima ma anche in questo caso si tratta di una fedele riproduzione in termini di ombre di quanto visto nelle sale. Anche tutte le scene ricche di effetti speciali e quelle dove compaiono le feroci creature, filano via fluide e senza sbavature. Il croma tenue dalle tonalità grigiastre rispecchia ovviamente l'ambiente nel quale si svolgono le vicende. Insomma un video promosso a pieni voti, soprattutto fedele alle volontà stilistiche dei realizzatori.
Audio devastante per essere davvero circondati dal labirinto
Ma un giudizio ancora più positivo se lo merita l'audio, un reparto fondamentale in un film di questo tipo. Già il DTS 5.1 italiano è superbo nel restituire una scena sonora ampia e potente: fin dai primi istanti nei quali Thomas si risveglia in ascensore si è letteralmente circondati di rumori sinistri, metallici e inquietanti, che poi ritornano ancora più potenti e angoscianti nel movimento delle porte del labirinto e nelle scene più spettacolari. In questi frangenti va apprezzata la cristallina separazione dei canali e la precisione in termine di direzionalità, ma a colpire è la grande continuità di intensità dell'asse posteriore, sempre attivo nell'appoggiare con energia la scena. Da sottolineare poi l'impatto degli urli delle creature terrificanti e anche l'esuberanza di un sub che non ha timore di esibire tutti i suoi muscoli. Anche i momenti più tranquilli nella radura denotano una cura per l'ambienza, con i rumori dei lavori oppure l'effetto del vento sempre riprodotti in maniera efficace. La chiarezza dei dialoghi e l'ottimo impatto della colonna sonora fanno il resto. Ora tutto questo è amplificato e ulteriormente migliorato nell'eccezionale DTS HD Master Audio 7.1, una traccia apocalittica quanto i temi del film. Tutto quanto di buono detto sulla traccia italiana, va moltiplicato per un alto coefficiente di qualità, con dettaglio chirurgico, potenza al top e dinamica davvero devastante. Un'esperienza incredibilmente appagante che vi proietterà nel vivo della storia, avvolti dall'inqueitante labirinto.
Gli extra: commento audio, un corto e due ore di contributi
Non delude nemmeno il reparto dei contenuti speciali, ben nutrito e con contributi interessanti, a partire dal commento audio del regista Wes Ball con il co-sceneggiatore T.S. Nowlin. Ci sono poi oltre 18 minuti di scene eliminate, visibili con il commento opzionale del regista. Il contributo più interessante per approfondire i segreti del film è comunque Il making of di Maze Runner, un documentario diviso in cinque parti dalla durata totale di 43 minuti, che tratta della produzione, del processo di adattamento del libro, delle coreografie e soprattutto entra nel dettaglio degli effetti speciali utilizzati in molte scene, un aspetto sempre curioso della realizzazione. Il tutto corredato da numerose interviste. E a proposito di effetti speciali, c'è una lunga apposita sezione denominata Effetti visivi (anche qui con commento opzionale del regista), in pratica 34 minuti di immagini divisi in due parti nelle quali si può confrontare il prodotto finale con la controparte senza effetti aggiuntivi. Si prosegue con Scritturare Chuck, featurette dedicata a come Blake Cooper ha ottenuto il ruolo di questo personaggio importante (6'), una sequenza di gag con momenti scherzosi sul set (7'), una galleria di immagini, il trailer e soprattutto il cortometraggio Ruin dello stesso regista Wes Ball (9').