Una serata unica quella appena trascorsa nella cucina di MasterChef Italia, Il cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, in onda ogni giovedì su Sky Uno (e in streaming su NOW), ha proposto una serie di prove all'insegna dell'accuratezza e di un grande nome della cucina italiana: Gualtiero Marchesi. La prima prova ha regalato la Golden Pin a Samuele dopo una Gold Mistery Box all'insegna della precisione assoluta, oltre che del gusto. A seguire un Invention Test durante il quale gli aspiranti chef si sono dovuti misurare con la chimica degli alimenti, e in particolare con la reazione di Maillard: quel processo che permette in cottura di formare quella deliziosa crosticina che dona ai cibi sapore e consistenza. Ad uscire Martina che non è riuscita a cuocere adeguatamente la cipolla.
La gara però non si è fermata ed è così arrivato il momento del primo Skill Test di questa stagione: una prova dedicata a Gualtiero Marchesi e per la quale la classe è stata divisa in due batterie da sette elementi ciascuna. I peggiori di ciascun gruppo si sono poi sfidati in un duello per evitare l'eliminazione. Come supervisori e mentori due nomi eccezionali: Andrea Berton e Davide Oldani, celebri allievi di Marchesi. Ad avere la peggio sono stati Alessia e Reza che hanno quindi dovuto mettersi alla prova con un piatto ispirato a quello dello chef Oldani. Ad abbandonare la cucina di Masterchef è stato il concorrente di origine Iraniana.
Martina: un futuro nel commercio dei fermentati?
Nel fare qualche domanda agli eliminati, ci siamo resi conto di come un'esperienza del genere possa essere arricchente ed emozionante, a prescindere dall'età che si possiede. "Non penso di aver mai pianto così tanto! Questa esperienza mi ha dato la possibilità di mettermi in gioco, di dimostrare tanto, e soprattutto mi porto delle amicizie che sono sicura andranno avanti nel tempo." Ha detto Martina che poi ha parlato di come nello show non possano sempre venire fuori tutti gli aspetti della personalità di un concorrente: "Sono una persona allegra e sensibile ma è la prima volta che mi faccio vedere al grande pubblico e poi lì eravamo tante persone. In questi casi si da spazio a pochi momenti che facciano capire chi sei: la storia della mia infanzia, infatti, non è passata. Un po' mi dispiace ma è stato un buon punto di partenza per il mio futuro."
Ed è proprio sul futuro che spesso ci si interroga quando si vede il programma: cosa faranno i concorrenti una volta usciti? È la domanda che ogni spettatore si pone: "Da quando avevo quatto anni alla mia famiglia ho sempre detto che avrei aperto qualcosa di mio, poi, piano piano, ho capito che richiede un sacrificio nobile che non sarei disposta a fare. Il covid mi ha dato la possibilità di capire il valore della famiglia: ho dei fratelli più piccoli ed è stato bello stare più con loro. Magari unirò la mia passione per i fermentati e aprirò la mia piccola attività."
La cucina di Reza: un incontro di culture
Reza è uno dei concorrenti più maturi di questa edizione con una vita incredibile alle spalle. Tanti viaggi, l'incontro con diverse culture e cucine, sono stati per lui motore e fonte di ispirazione e, probabilmente lo saranno anche per il futuro: "Molti miei amici lavorano nel food and beverage. Quello che vorrei sarebbe trovare due giovani e investire magari in questo settore. Oppure, con un'amica americana che è una chef, fare delle home cooking. Le cene che faccio con gli amici sono le cose più belle che organizzo e allargare un po' questa cosa sarebbe fantastico. Bere bene, divertirsi e parlare di tutto magari con persone con un bagaglio culturale diverso."
Alla domanda su quale sia il peggior nemico per un concorrente di MasterChef Reza ha risposto: "Non siamo chef professionisti, quindi direi lo stress e voler, nello spazio di un'ora, diventare qualcosa che non siamo, ad esempio usare un sifone, oppure cercare qualcosa e non trovarlo, lo stare in una cucina che non è la propria."
A suscitare curiosità anche il suo rapporto conflittuale con Pino, concorrente entrato in seconda battuta perché uno delle riserve, sul quale Reza si è espresso con molta franchezza: "Dopo l'esterna ero psicologicamente giù e con Pino è complicato. Sono un padre di famiglia, ho fatto questa cosa per mia figlia e non sono riuscito a tollerare mancanze di rispetto verso le persone e verso il genere femminile. Probabilmente è stato anche un mio malinteso su alcune cose. Credo che lui sia una brava persona, ci siamo chiariti, ma lì avevo visto degli atteggiamenti che alla nostra età non mi erano piaciuti. Poi la cucina è amore."