Masterchef Italia 10: l’intervista ai tre finalisti Monir, Irene e Antonio

L'intervista ai tre finalisti di Masterchef Italia 10: Monir, Antonio e Irene.

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I giudici durante la finale di Masterchef Italia 10

Anche quest'anno l'emozionante avventura di Masterchef Italia si è conclusa: nella finale di ieri sera (andata in onda come tutti i giovedì alle 21:15 su Sky Uno ma disponibile anche su Sky On Demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV) è stato eletto vincitore Francesco Aquila, accompagnato, negli ultimi passi di questo straordinario percorso, da tre dei suoi compagni, Monir Eddardary, Antonio Colasanto e Irene Volpe. Monir ha dovuto abbandonare il sogno di diventare il prossimo Masterchef italiano nella prima parte della puntata, eliminato nello Skill Test che ha ospitato gli chef pluristellati Chicco Cerea e Mauro Colagreco; Antonio ed Irene, invece, hanno presentato entrambi il loro menù nella finalissima, incoraggiati dal tifo dei loro ex compagni e dei loro affetti più cari. Come Aquila anche loro si sono ispirati alle proprie radici e al proprio passato per ideare il menù che hanno presentato ai giudici: quello di Antonio più legato alle tradizioni culinarie delle sue terre di origine, quello di Irene più sperimentale, senza seguire la classica struttura in portate.

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I giudici durante la finale di Masterchef Italia 10

Abbiamo incontrato i tre finalisti via Zoom, e abbiamo deciso di cominciare proprio parlando del menù così particolare che Irene, che ha aperto l'intervista, ha realizzato nell'ultima puntata del cooking show più famoso d'Italia. "La mia via di fuga di fronte alle difficoltà è sempre stata la creatività, il disegno. Questo è quello che ho fatto nell'ideare i piatti per la finalissima, ho fatto un disegno anche del menù, che ne era un'espressione, la mia cucina è senza limiti e frontiere, è un'espressione del marasma che ho in testa. Il disegno per me è importantissimo, portare su carta quello che sento dentro e che ho portato con poi con più razionalità nei miei piatti." ci ha spiegato la giovanissima concorrente, "la creazione del menù è stato forse il momento più difficile della mia esperienza a Masterchef, è stato complesso incanalare quello che mi frulla per la testa, ma mi ha aiutato il mio essere una designer, una persona che fa progetti in continuazione."

il percorso a Masterchef

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Aquila durante la finale di Masterchef Italia 10

Tutti e tre hanno portato a termine un percorso davvero straordinario all'interno della Masterclass. "Ho avuto un inizio nella classe molto timido, per me la cucina era un campo nuovo quando sono entrata. Non mi sentivo di saper fare niente, vedevo che gli altri sapevano mille cose più di me, per migliorare ho studiato il più possibile, mi sono detta che dovevo impegnarmi. Con il passare delle prove ho capito che cosa mi piaceva cucinare, gli chef che sono arrivati mi hanno aperto un mondo, sono cresciuta in senso culinario, quella a Masterchef è un'esperienza che mi ha dato tanta autostima, ad un certo punto ho iniziato a seguire il mio istinto, perché se sono arrivata a quel punto voleva dire che ero capace e sapevo il fatto mio" ci ha raccontato Irene.

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Antonio ci ha parlato invece del cambiamento interiore a cui è andato incontro nei mesi passati a Masterchef: "All'inizio del programma ero solo concentrato sull'obiettivo, per questo sono stato inquadrato come una persona fredda, dal cuore di ghiaccio. Durante il percorso mi sono reso però conto che gli obiettivi sono altri, che trascendono dalla vittoria, sono riuscito a tirare fuori un nuovo lato di me. Ho voluto puntare sulle emozioni e sui ricordi anche per il mio menù, in cui ho messo tutta la mia vita ed il mio passato." Antonio ha poi spostato il discorso sulla competizione con Aquila: "La competizione con Aquila è stata molto sana e pulita, tra noi c'è una grande amicizia, non ci sono stati colpi bassi, le frecciatine ci sono state anche se sono state sempre pulite. Francesco si è meritato la vittoria."

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I giudici durante la finale di Masterchef Italia 10

Monir, invece, ci ha spiegato come, pur avendo cominciato in svantaggio rispetto agli altri concorrenti il suo carattere e la sua capacità di divertirsi sempre lo hanno aiutato ad andare avanti: "Molte persone mi giudicano per il mio modo di essere, sono un ragazzo spensierato, che non dà peso alla vita, questa è stata la mia arma segreta a Masterchef, mi ha permesso anche di instaurare un rapporto bellissimo con tutti, so che non ero all'altezza di tanti degli altri concorrenti però questo alla fine è un gioco, vince chi arriva alla fine. Masterchef per me è stato un gioco, mi sono divertito, mi sono goduto ogni singola prova, sono stato me stesso senza filtri, come lo sono sempre in tutti i giorni della mia vita" ci ha detto, "Monir o ti piace o lo odi", ha concluso ridendo.

La vittoria di Aquila

Abbiamo chiesto ai finalisti che cosa pensiono della vittoria di Aquila: "Io ho sempre pensato che Aquila, ma anche Antonio intendiamoci, fossero anni luce più avanti di me dal punto di vista della cucina. Nel momento in cui ho presentato il mio menù sentivo che quello che stavo portando era un messaggio, avrei potuto fare tante cose, in quel momento quello era il mio punto di forza", ci ha spiegato Irene, che si è dimostrata ancora stupita di essere arrivata fino in fondo alla competizione. Antonio, invece, ha sottolineato quanto secondo lui se la siano giocata tutti e tre alla pari durante la finalissima: "Aquila è una persona che sa lottare, forse a me mancava un po' della sua esperienza, non in cucina ma di vita, ma penso che nessuno di noi meritasse meno di vincere rispetto agli altri." "Io, come ho detto prima, quando sono entrato ero consapevole di essere uno dei concorrenti più deboli, non ho mai studiato, ma come faccio nella vita cerco sempre di leggere la situazione che ho di fronte, e così ho fatto a Masterchef, cerco sempre di sdrammatizzare", ci ha raccontato Monir, "penso che una mia caratteristica che mi rende unico è che sono spensierato in quello che faccio, non vuol dire che non ci tengo e non ho obiettivi, ma capisco quali sono i miei limiti e non li vedo come degli ostacoli, ma come punti da cui posso migliorarmi. Aquila è una persona che dal punto di vista culinario è molto più avanti di me, ma in certe circostanze la mia spensieratezza mi ha aiutato, io riuscivo a non essere in ansia quando invece gli altri lo erano moltissimo."

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Aquila durante la finale di Masterchef Italia 10

La domanda, visto che sono tutti e tre molto giovani, su che cosa faranno da grandi è stata d'obbligo: "È difficile dire che cosa voglio fare nella vita, parto da quello che sono, da quello che è venuto fuori in questa esperienza, e lo voglio integrare con quello che facevo prima, voglio conoscere, studiare, viaggiare quando si potrà, voglio continuare a cucinare ma fare sì che vada a braccetto con la mia sfera artistica", ha risposto Irene. "Ognuno di noi ha scoperto qualcosa di nuovo di sé durante questa esperienza, io ho capito come tirare fuori una parte di me, e una volta tirata fuori è difficile metterla da parte. Terminerò il dottorato ma parallelamente porterò avanti i miei sogni e cercherò di realizzare il mio obiettivo in cucina," ci ha confessato Antonio. "Ho imparato moltissime cose dal punto di vista culinario durante Masterchef, sono arrivato alla fine del percorso replicando un piatto di uno dei migliori chef al mondo. Ho imparato a fare cose di cui non avrei mai creduto essere capace. Non so se la cucina farà parte del mio futuro, non so ancora che cosa voglio fare da grande ma i giudici mi hanno fatto capire che le capacità ci sono, se però mi impegnassi veramente potrei raggiungere dei buoni livelli come cuoco. Senza gelatine però!" ha concluso, ridendo, Monir.

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Registrare un programma durante la pandemia

Che cosa li ha colpiti di più del mondo televisivo con cui sono entrati in contatto durante la gara? "I tempi! Ore intere di girato riassunte in pochi minuti!" ci ha detto Irene, "c'è un lavoro enorme dietro, è fenomenale per me il progetto che c'è dietro quello che vediamo e come viene realizzato." Antonio, invece, sottolinea la professionalità di tutta la gente che lavora a Masterchef: "Non è stato un periodo facile, quello in cui abbiamo registrato, per via della pandemia in corso, ma tutti si sono impegnati moltissimo." "La produzione ha fatto un lavoro incredibile, nonostante il fatto che abbiamo lavorato in un periodo storico come questo, è stato incredibile, tra le cose che mi hanno sorpreso di più è che ci fossero così tante persone dietro alla realizzazione del programma, non mi aspettavo così tanta professionalità."

Intervista Vincitore Aquila Gz6Nrfp
I finalisti di Masterchef Italia 10

Lavorare in un periodo come queste è stato parecchio complicato, tanto per la produzione come per i concorrenti: "Eravamo in una bolla, facevamo tamponi in continuazione ma ci si fa l'abitudine, paradossalmente è stato quasi un vantaggio per noi concorrenti perché non potendo andare da nessuna parte eravamo quasi costretti a studiare tutto il tempo", ci ha spiegato Monir. "Siamo vissuti in questa bolla ma siamo stati fortunati, ci siamo resi conto del valore di quello che abbiamo. Fare Masterchef è stato un lusso rispetto a quello che stanno vivendo altre persone," ha detto Antonio. Irene, chiude affermando la stessa cosa: "Nessuno di noi si è reso conto della fortuna che abbiamo avuto, siamo stati tutelati, in un periodo come questo, così difficile, noi abbiamo fatto Masterchef, non ci possiamo lamentare di nulla di quello che è accaduto."