Masterchef Italia 10 si avvicina, una puntata dopo l'altra, alla tanto attesa finale: dopo le due eliminazioni di ieri, infatti, i concorrenti rimasti in gara sono solo sei. Durante la scorsa puntata, andata in onda come tutti i giovedì alle 21:15 su Sky Uno (e che è sempre disponibile su Sky On Demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV), a doversi togliere il grembiule e a dover abbandonare il sogno di diventare i prossimi Masterchef italiani sono stati altri due concorrenti molto amati, Jia Bi Ge, l'aspirante cuoca nata in Cina che vive a Bari, e Eduard Lora Alcantara, l'agguerrito concorrente originario di Santo Domingo.
Jia Bi ha dovuto lasciare la Masterclass dopo un Invention Test in cui non ha dato il meglio di sé: l'aspirante chef non è riuscita a riutilizzare il panettone di Andrea Tortora, star della pasticceria italiana, trasformandolo in un dolce tutto nuovo con la tecnica dell'azoto liquido. Eduard, invece, ha avuto la peggio nello scontro diretto con Federica durante lo Skill Test, non riuscendo a valorizzare al meglio il miso di pomodoro portato da Bruno Barbieri.
Abbiamo aperto la nostra intervista ai due ex concorrenti, raggiunti via Zoom, con una domanda relativa alla loro esperienza in questa edizione del cooking show più famoso d'Italia: come li ha cambiati partecipare a Masterchef? Che cosa hanno scoperto di nuovo di loro stessi? "Io mi sono reso conto che sotto pressione posso lavorare bene, prima di entrare nel programma non lo avrei mai immaginato," ci ha detto Eduard, "ho anche capito però che non devo sempre avere l'ossessione per vincere, l'esperienza a Masterchef mi ha aiutato ad imparare a mantenere più self control, in quelle condizioni si lavora bene se si è calmi." Anche Jia Bi ci ha parlato di come ha imparato a mantenere la concentrazione: "Masterchef mi ha insegnato a mettere tutta la mia attenzione su qualcosa, non potevo permettermi distrazioni, e questo è qualcosa che mi serve anche nella vita di tutti i giorni. Poi, per quanto mi riguarda, prima di entrare conoscevo solo la cucina italiana casalinga, popolare, ma nel programma ho imparato tanti nuovi modi di cucinare, ha aperto moltissimo i miei orizzonti, ho approfondito molto la mia concezione di cucina."
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Gli obiettivi per il futuro
La domanda successiva, che al quel punto è nata spontanea, riguarda proprio i loro obiettivi per il futuro. Resteranno nel mondo della cucina? "Non credo che farò la cuoca, non aprirò un ristorante, ho partecipato a Masterchef per far conoscere il mio modo di cucinare, che è un po' italiano, un po' cinese. Vorrei però far conoscere i miei piatti, la mia cultura attraverso la mia cucina. Magari aprirò un canale Youtube" ci ha spiegato Jia Bi. Eduard, invece, è sicuro che prima o poi realizzerà il suo sogno: " Io voglio dedicarmi al mondo della cucina, vorrei viaggiare, continuare a studiare, conoscere gli alimenti di tanti paesi diversi, le materie prime, vorrei che l'avventura di Masterchef fosse semplicemente un punto di partenza per cominciare il mio futuro, voglio creare una cucina unica, di contrasti. Puntare ad avere un mio ristorante, sono davvero ossessionato da questo lavoro."
Entrambi uniscono le cucine tradizionali dei loro paesi d'origine con quella italiana: "Mi piace l'idea di rinnovare, non di cambiare, i piatti tradizionali, la cucina classica deve essere sempre alla base dell'innovazione" ha raccontato Jia Bi. "La mia cucina è una cucina di contrasti", ha ribadito Eduard, "è fatta dai ricordi della mia infanzia, di mia nonna, ma anche della mia adolescenza in Italia, voglio mettere tutto insieme in modo che trovi una sua armonia, un'armonia di contrasti, voglio far viaggiare le persone con i miei piatti, con un morso voglio portarli in un paese lontano, con un altro da tutt'altra parte."
Chi vincerà?
Difficile dire chi vorrebbero diventasse il prossimo Masterchef Italiano: "Quelli rimasti in gara sono tutti bravi, secondo me i migliori sono sono senza dubbio Aquila e Antonio, ma la vittoria non dipenderà tanto dalla bravura quanto dalla fortuna. Non posso rivelarvi il mio preferito però perché non voglio portare sfortuna" ci ha confessato Jia Bi. Eduard ci ha detto invece che i migliori secondo lui sono Monir, Aquila ed Antonio ma "tutti quelli che sono rimasti hanno qualcosa da dire, arrivati fino a questo punto meritano tutti di vincere."
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Quali sono state le debolezze che li hanno portati all'eliminazione e quali i loro punti di forza? " La mia debolezza è stata la gestione del tempo, a casa posso fare tutto con calma, con i miei ritmi. Poi ovviamente l'impiattamento e la comprensione della lingua", ha ammesso Jia Bi, mentre Eduard ha sottolineato, ancora una volta, che la sua più grande debolezza è l'ossessione di vincere sempre, di essere sempre il migliore: "È un'arma a doppio taglio, ed è questo che mi ha portato ad essere eliminato credo."
Un'edizione multietnica
Fin dalle prime edizioni di Masterchef ci siamo chiesti cosa provino i concorrenti a rivedersi in televisione dopo il termine delle riprese: "Io di solito guardo le puntate con la mia compagna, i suoi genitori, e qualche amico che vive nelle vicinanze, prepariamo da mangiare e ce lo guardiamo insieme. È strano vedersi, perché vorresti cambiare le cose che hai fatto, vorresti correggere tutti i tuoi errori" ha ammesso Eduard, che ha poi spostato il discorso sui social e come a volte sia difficile leggere i commenti del pubblico, "con me sono stati molto duri con gli insulti, ma io ho le spalle molto larghe, si sa che nelle competizioni va sempre un po' così, anche se non condivido questo tipo di comportamento, sfogarsi su persone che in realtà non si conosce tramite una tastiera non è una cosa che posso concepire. Voglio comunque ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto, non c'è ovviamente solo il lato negativo delle cose." Jia Bi invece ci ha raccontato di come vedersi in televisione le abbia fatto riprovare tutte le emozioni di essere Masterchef: " Vedere il programma mi ha fatto rivivere quello che è successo, vorrei cambiare alcune delle cose che ho fatto ma ho imparato molto da questa esperienza. Io i social non li seguo molto, mi sono accorta però del sostegno degli italiani, non me lo aspettavo, io ho partecipato semplicemente per mettermi alla prova e non mi immaginavo tutto questo calore ed affetto. Non vedo già l'ora di vedere Masterchef 11!"
I due, che facevano parte del gruppo di concorrenti di origini straniere che hanno partecipato all'edizione di quest'anno, hanno raccontato di non essersi mai sentiti diversi dagli altri: "Masterchef rispecchia la società di oggi," ha detto Jia Bi, "Durante il programma ti dimentichi di essere straniero, si è amici di tutti senza distinzioni. La Masterclass di questa edizione era una classe molto unita, amichevole, a prescindere dalla competizione, siamo amici e ci vogliamo tutti bene." "Nessuno ci ha mai fatto sentire stranieri," ha spiegato Eduard, "eravamo 21 ragazzi e basta, è stata una bellissima prova di integrazione, mi sono sentito a casa, è stato un bellissimo esempio di integrazione unita e onesta, quella che vuole aggiungere qualcosa non sottrarre."