Mary e lo spirito di mezzanotte, la recensione: raccontare la perdita, celebrare la vita

La nostra recensione di Mary e lo spirito di mezzanotte, il nuovo film di Enzo D'Alò nelle sale italiane dal 23 novembre 2023.

Mary e lo spirito di mezzanotte, la recensione: raccontare la perdita, celebrare la vita

Enzo D'Alò torna al cinema con un lungometraggio animato dal forte impatto emotivo, un lavoro presentato alla 63a edizione della Berlinale nella sezione Generation KPlus, ciclo di pellicole dedicate a bambini e ragazzi e che è stato da poco presentato anche in Italia nella manifestazione Lucca Comics & Games 2023 per poi volare oltre oceano e meritarsi il premio come miglior film d'animazione al quarantesimo Chicago International Children's Film Festival. Stiamo parlando di Mary e lo spirito di Mezzanotte (A Greyhound of a Girl), nelle sale italiane dal 23 novembre 2023, tratto dall'omonimo libro di Roddy Doyle, una storia che parla di legami familiari, di perdita e di futuro, in poche parole di vita intesa come crescita e maturazione.

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Mary e lo spirito di mezzanotte: una scena del film animato

Il nuovo lavoro del regista de La gabbianella e il gatto e Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note rapite, ci porta stavolta sotto i variabili cieli d'Irlanda per raccontarci un momento cardine nell'esistenza di una bambina, una storia universale che racconta quella che è una tappa dolorosa a cui nessuno può sottrarsi e che qui è raccontata con la semplicità e la delicatezza di cui un autore di valore come D'Alò è capace. Una cura, quella messa in campo dal film, riservata non solo alla sceneggiatura e alle immagini ma anche alle voci e alla musica, basti pensare che in originale nomi come Charlene McKenna e Brendan Gleeson hanno prestato le loro interpretazioni al progetto, mentre per l'uscita italiana una meravigliosa Matilda De Angelis incanta con la sua splendida reinterpretazione delle canzoni presenti nella pellicola.

Desideri e dolori nella trama

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Mary in compagnia della misteriosa donna incontrata al parco

Mary è una ragazzina di undici anni come tante che vive la sua quotidianità divisa tra giochi, famiglia, amici e passioni da coltivare. Ama cucinare, preparare piatti che possano piacere a chi le sta intorno e proprio per questo il suo sogno è quello di entrare in una prestigiosa scuola di cucina. A fare il tifo per lei e a sostenerla nei suoi piccoli e grandi progetti c'è sua nonna, una donna energica che ha con la bambina un rapporto di amore e confidenza. Quando l'anziana donna si ammala, però, per Mary inizierà un periodo molto duro in cui pian piano sembreranno svanire molte di quelle certezze a cui la piccola è abituata. È a questo punto che la protagonista di Mary e lo spirito di mezzanotte fa un incontro alquanto bizzarro: una donna vestita in modo inusuale che sembra avere con lei e la sua famiglia un legame difficile da spiegare.

La perdita raccontata ai bambini

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La nonna di Mary in una scena del film

Ci sono tematiche difficili da raccontare, specialmente ad un pubblico giovane, spettatori acerbi che però già dalla tenera età fruiscono di un gran numero di contenuti a loro dedicati che raccontano le tematiche più disparate, spesso ridotte all'osso ed estremamente semplificate. È qui che in questo caso si può riconoscere la mano di un autore valido come Enzo D'Alò: il regista mantiene la semplicità ma riesce a sottrarre dall'equazione la retorica, sceneggiando e dirigendo un'opera efficace e comunicativa che non omette il dolore di alcune situazioni ma le spiega attraverso un racconto emotivo e una protagonista che incarna problematiche e fragilità estremamente realistiche e sentite, colpendo direttamente al cuore e, nel nostro caso, ai ricordi di una tappa di vita tanto dolorosa quanto segnante.

Le potenzialità espressive dell'animazione

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Locandina di Mary e lo spirito di mezzanotte

Il dramma non è comunque l'unico tono che il film è in grado di tenere: momenti comici e leggeri si alternano con equilibrio e grazia a quelli più grevi e riflessivi, permettendo una visione di facile fruizione, avvincente fino all'ultimo minuto. Le animazioni offrono anch'esse un'aiuto significativo nell'alleggerire il film: colorate e vivaci, sono caratterizzate da un design molto classico ed efficace, una semplicità tipica di D'Alò che impronta inconfondibile e allo stesso tempo assolutamente perfetta per la storia. Qualche problema arriva sulla fluidità di alcune scene, ma questo non va ad influire particolarmente sulla visione né ad inficiare il valore artistico complessivo di un'opera che sa cogliere molto bene le potenzialità espressive dell'animazione a mano. Mary e lo spirito di mezzanotte è quindi una storia generazionale scritta e diretta con passione, adatta a grandi e piccini e che proprio per questo altamente consigliata per una visione in famiglia.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di Mary e lo spirito di mezzanotte possiamo dire che questa nuova opera di Enzo D'Alò riesce nel delicato compito di raccontare il dolore della perdita anche ai più piccoli e lo fa con la grazia di una scrittura sapiente e intelligente. L'animazione a volte non è sempre fluida ma riesce comunque a mostrare tutte le sue potenzialità visive ed espressive.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
2.0/5

Perché ci piace

  • La scrittura, delicata ed efficace.
  • Le tematiche trattate con garbo e attenzione.
  • L'animazione in grado di sfruttare al meglio la sua potenza espressiva…

Cosa non va

  • … anche se con qualche problema di fluidità in alcuni momenti.