Se state leggendo questa recensione di Marvel's Avengers, probabilmente conoscete già molto bene gli eroi Marvel creati negli anni '60 da Stan Lee e Jack Kirby: magari avete letto i fumetti, oppure avete visto al cinema o in TV i tanti film che hanno dominato i botteghini per dieci anni, andando a formare quello che oggi chiamiamo Marvel Cinematic Universe sotto lo stemma Disney. E allora, se sono quelli gli Avengers che conoscete, è importante specificare che il videogioco prodotto da Square Enix (Final Fantasy, Dragon Quest) li reinventa: completamente slegata dai fumetti o dai film, questa storia si svolge in un mondo a parte, sebbene i protagonisti mantengano tratti somatici e caratteriali ben riconoscibili.
Fin dal suo annuncio dello scorso anno, Marvel's Avengers ha fatto discutere i fan per vari motivi. Qualcuno lamentava l'aspetto dei personaggi, che ricordava sommariamente gli attori che li hanno interpretati al cinema, e altri criticavano la formula scelta per rappresentare il gioco, popolare ma non sempre di successo: Marvel's Avengers è infatti un Game as a Service (GaaS) come Destiny, Anthem o The Division, cioè un gioco che sarà aggiornato nel tempo con nuovi contenuti gratuiti. Il titolo è stato dunque atteso con un certo scetticismo, a causa anche della discutibile comunicazione del produttore, migliorata soltanto negli ultimi mesi, ma finalmente abbiamo avuto la possibilità di giocarlo per renderci conto di tutti i suoi pregi e difetti.
Vi presentiamo Kamala Khan
Marvel's Avengers propone due modalità di gioco: una campagna che racconta la storia, pensata per il singolo giocatore, e una modalità multigiocatore chiamata Iniziativa Avengers che vedremo più sotto. La campagna dura tra le 10 e le 15 ore e racconta un'avventura dai toni estremamente cinematografici. Lo sviluppatore Crystal Dynamics ha messo a frutto l'esperienza maturata coi suoi ultimi Tomb Raider (che hanno ispirato il recente film con Alicia Vikander) e programmato una storia che si articola in molteplici missioni o stage. La protagonista principale è Kamala Khan, che conosciamo meglio nei primissimi minuti: in questa introduzione controlliamo direttamente questa bambina, scelta tra i finalisti di un concorso per la migliore fan fiction sugli Avengers. Kamala è proprio insieme ai suoi eroi quando un malfunzionamento causa un'esplosione catastrofica nel molo di San Francisco. Cinque anni dopo, il mondo ha condannato gli Avengers e abbracciato l'AIM, una compagnia tecnologica che ha preso il loro posto e studia le mutazioni indotte dall'onda d'urto.
Alcuni esseri umani hanno assorbito quell'energia, manifestando strani poteri. Questi "Inumani" sono costretti a nascondersi e Kamala, neanche a dirlo, è una di loro. La nostra giovane protagonista, tuttavia, ha scoperto un complotto dietro lo scioglimento degli Avengers, che decide di riunire per rovesciare il regime dell'AIM. Non sarà facile: gli eroi, schiacciati dai sensi di colpa, si sono dati alla macchia, e Kamala dovrà sudare sette camicie, nonché affrontare nemici molto più potenti di lei, per convincerli a scendere di nuovo in campo. Kamala non è un personaggio inedito: meglio nota come Ms. Marvel, questa eroina di origini musulmane ha fatto il suo esordio nel 2013 ed è diventata, nel giro di pochi anni, uno dei volti più importanti della Marvel Comics. Nonostante il suo entusiasmo, Kamala nel gioco è una protagonista sfaccettata che affronta un vero e proprio percorso di crescita, coinvolgendo il giocatore a più livelli.
Una campagna da cinema
La campagna di Marvel's Avengers ci ha infatti sorpreso positivamente. Crystal Dynamics l'ha strutturata in modo lineare, legando le missioni attraverso sequenze cinematiche dal taglio estremamente cinematografico che concedono spazio a momenti davvero memorabili. La storia, tutto sommato, non brilla per originalità, ma gli scrittori si sono impegnati a delineare i personaggi con enorme cura e rispetto. I dialoghi sono coinvolgenti e le interazioni tra i personaggi - per nulla scontate - sono un piacere da guardare e da sentire: i doppiatori italiani hanno svolto un ottimo lavoro, e anche se è strano sentire parlare questi eroi così famosi con voci diverse da quelle a cui ci ha abituato la lavorazione nostrana, c'è da dire che questi Avengers sono riusciti a conquistarsi un'identità tutta loro grazie a tanti piccoli dettagli.
È importante sottolineare che non giocheremo nei panni di Kamala per tutta la campagna, ma passeremo da un Avenger all'altro quando la storia lo esigerà. Affronteremo alcune missioni nei panni di Iron Man e altre in quelli della Vedova Nera, ricostruendo pian piano una squadra che esplode nelle missioni finali, quando la regia sposta l'attenzione da un Vendicatore all'altro proprio come succedeva nei film di Joss Whedon e dei fratelli Russo. Nonostante qualche calo di ritmo, la campagna si gioca che è un piacere, e il finale spalanca le porte a nuove avventure. Il piano di Square Enix, infatti, è quello di pubblicare regolari aggiornamenti che prolungheranno la storia con nuove missioni, completando le quali sbloccheremo nuovi eroi: per adesso, la compagnia ha già annunciato ufficialmente Occhio di falco e la sua spalla Kate Bishop, ai quali si aggiungerà Spider-Man nel 2021, ma solo su console PlayStation.
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Controllare gli Avengers
Marvel's Avengers è un titolo d'azione in terza persona con elementi GDR. Alla base, il gameplay potrebbe ricordare i cabinati che andavano forte in sala giochi negli anni '90, seppur proiettati in scenari completamente tridimensionali. Il giocatore controlla un solo eroe, affidando agli altri tre che completano la squadra all'intelligenza artificiale oppure agli altri giocatori, amici o sconosciuti, che è possibile invitare in partita prima di cominciare una missione. Ogni Avenger si gioca in modo diverso dagli altri. Sebbene tutti dispongano di attacchi in mischia che possono essere combinati, le loro abilità specifiche cambiano l'approccio in modo molto specifico. Kamala, per esempio, può cambiare dimensioni per infliggere più danni o schivare meglio i nemici, mentre Iron Man può consumare un apposito indicatore per alimentare le sue armi secondarie. Vedova Nera può usare il rampino per spostarsi o accorciare le distanze, mentre Captain America ovviamente può usare lo scudo per colpire o difendersi. Ciascuno dei sei eroi possiede anche una serie di abilità aggiuntive che vanno sbloccate spendendo i punti guadagnati ogni volta che si cresce di livello.
Le meccaniche GDR non si sposano benissimo con l'azione spettacolare ma caotica che contraddistingue i combattimenti, e tante volte si ha l'impressione di vincere premendo i tasti a caso. Ai livelli di difficoltà superiori bisogna impegnarsi un po' di più e sfruttare meglio i bonus sbloccati, magari coordinandosi con gli altri giocatori: cosa che diventa molto difficile se si invitano sconosciuti o non si riesce a comunicare vocalmente. Nonostante questo, Marvel's Avengers è un titolo coinvolgente e ricco di possibilità che, soprattutto, ricalca fedelmente le scene d'azione viste al cinema: Iron Man può persino indossare la sua armatura Hulkbuster per un breve periodo di tempo, mentre Thor è in grado di evocare il Bifrost sulla testa dei nemici per carbonizzarli. Proprio come nei film.
Le missioni sono ambientate in mappe più o meno ampie, caratterizzate da ondate di nemici diversi, semplici rompicapi da risolvere e tanti collezionabili da trovare. Questi ultimi includono albi a fumetti, informazioni, costumi aggiuntivi e così via. I costumi sono particolarmente importanti perché sono l'unico modo per cambiare aspetto agli eroi. Ogni personaggio può indossare quattro pezzi di equipaggiamento diversi, ma nessuno di essi cambia visivamente il suo aspetto, limitandosi invece a incrementare i parametri GDR. È un aspetto del gioco che non ci ha convinto pienamente, ma che assume un valore più importante una volta completata la campagna. A quel punto, infatti, non resta che ripetere le missioni secondarie più e più volte per aumentare ogni eroe di livello e trovare i migliori equipaggiamenti possibili in vista delle sfide che sempre più difficili che arriveranno col tempo.
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Si poteva fare meglio?
Marvel's Avengers è un titolo molto divertente, specialmente se avete qualche amico con cui condividere l'esperienza dopo aver completato l'ottima campagna per il giocatore singolo, ma i problemi tecnici che lo affliggono tradiscono una release affrettata. Il gioco sarebbe dovuto uscire la scorsa primavera, eppure il rinvio di qualche mese non è bastato a correggere i problemi tecnici che affiorano durante le partite e che qualche volta possono rivelarsi molto frustranti. Crystal Dynamics sta pubblicando diversi aggiornamenti per risolvere i bug tecnici più importanti, ma il gameplay presta il fianco a problemi più radicati, a cominciare dalla ripetitività tipica della formula GaaS. Fortunatamente le microtransazioni, croce e delizia del genere, non sono particolarmente invadenti: il giocatore può acquistare costumi, animazioni e altri collezionabili di tipo puramente estetico, ma si tratta soltanto di accorciare i tempi visto che molti di essi sono reperibili nel gioco dedicandogli un numero sufficiente di ore.
Conclusioni
Questa recensione di Marvel's Avengers non può considerarsi definitiva: titoli come questo vengono aggiornati nel tempo e fra qualche mese potrebbero essere nettamente migliori o peggiori rispetto all'uscita. Square Enix e Crystal Dynamics sono aziende importanti alle prese con un marchio di rilievo e possiamo solo sperare che il supporto sia serio e costante come promesso. Per adesso, quindi, Marvel's Avengers è un gioco d'azione divertente e immediato che si fregia di una campagna dai tratti cinematografici che piacerà sicuramente ai fan dei Vendicatori. La modalità multigiocatore ripetitiva e i numerosi problemi tecnici, però, potrebbero infastidire chi cerca un prodotto di maggior spessore.
Perché ci piace
- La campagna è coinvolgente e ben scritta.
- Divertente e immediato.
- I fan riconosceranno tanti dettagli e citazioni.
Cosa non va
- La modalità multigiocatore è molto ripetitiva.
- Tanti problemi tecnici ancora da risolvere.
- Lo sviluppatore lo arricchirà col tempo.