Il festival di Locarno volge al termine, ma ha ancora in serbo qualche sorpresa per il suo pubblico, a cominciare dallo pseudo-horror Monsters, opera prima del giovane mago degli effetti speciali Gareth Edwards proiettata ieri sera in Piazza Grande. La pellicola, un avventuroso road movie intrecciato a una love story con venature horror, attinge al cinema fantastico degli anni '80 e '90 omaggiando i vari Indiana Jones e Alien, il tutto immerso in un'atmosfera di critica politico-sociale alla District 9. Girato in grande libertà, il film punta sull'intrattenimento di genere senza rinunciare a un certo gusto per l'eleganza visiva, frutto della formazione grafica dell'autore. A seguire il pubblico ha potuto apprezzato il bellissimo Vogliamo vivere!, uno dei tanti capolavori di Ernst Lubitsch la cui retrospettiva, curata con passione dal critico americano Joseph McBride, ha incantato il pubblico accorso in massa a tutte le proiezioni.
Anche il concorso spara le sue ultime cartucce. Ieri è stata la volta del turco Sac, parabola poetica sulla vita, l'amore, la morte e il tema del doppio. Struggente la figura del venditore di parrucche malato di cancro che si infatua della scostante signora apparsa nel suo negozio per vendere la sua splendida chioma. Il film, caratterizzato da un ritmo lento e sognante, rischia però di indebolire gli snodi drammatici del racconto centellinandoli e immergendoli in lunghe e lente pause narrative che, a lungo andare, rischiano di farci perdere il filo e di annoiarci prima del coup de theatre finale che prende in contropiede lo spettatore.Oggi toccherà all'ultimo film in corsa per il Pardo d'Oro, il lungo documentario cinese Karamay. Il film, diretto da Xu Xin, si apre all'alba dell'8 dicembre 2007 nel cimitero Xiaoxihu di Karamay, località situata nei pressi del deserto del Gobi. Le tombe nel cimitero appartengono tutte a bambini. Tredici anni fa, durante una recita scolastica a cui partecipavano ottocento allievi scoppiò un terribile incendio. Gli allievi furono obbligati a restare al loro posto per far mettere in salvo per prime le autorità governative che assistevano allo spettacolo. Alla fine si contarono 323 vittime, di cui 288 bambini tra i sei e quattordici anni. Il documentario rompe l'omertà imposta alle famiglie dal governo che ha impedito loro di mostrare pubblicamente il lutto per i bambini periti nell'incendio. La Piazza Grande si prepara ad accogliere l'arrivo del maestro Francesco Rosi che stasera riceverà il Pardo alla carriera, riconoscimento dovuto per l'importanza fondamentale del suo cinema lucido e politico. La premiazione sarà seguita dalla proiezione di uno dei suoi film più significativi, il pacifista Uomini Contro. La proiezione del film sarà preceduta dall'agghiacciante thriller tedesco Das Letzte Schweigen, interpretato da Ulrich Thomsen e Sebastian Blomberg. Il film, focus su un serial killer pedofilo che torna a colpire a ventitré anni di distanza dal primo delitto, ricostruisce un'indagine vista da un duplice punto di vista, quello della polizia che brancola nel buio e quello dei responsabili materiali del delitto, che si sono rifatti una nuova impeccabile esistenza dietro la quale si nasconde l'orrore.