L’altra Italia con Antonino Monteleone è il flop tv del 2024

Il programma Rai ha costi mediamente elevati, ma fa meno share di una qualunque puntata di 9-1-1, F.B.I o N.C.I.S.

L’altra Italia con Antonino Monteleone su Rai2

L'ultimo disastro Rai va in onda il giovedì sera in prime time, con un'ex Iena conduttore e un presente che potrebbe presto schiantarsi verso l'inevitabile, ovvero la chiusura anticipata. L'altra Italia con Antonino Monteleone si presenta come un approfondimento su attualità, politica e costume, con uno "sguardo immersivo e contemporaneo" che si propone di "offrire un racconto profondo e plurale dei principali fatti dall'Italia e dal mondo". Almeno sulla carta.

Gli ascolti choc di L'Altra Italia

Laltra Italia Programma Rai Monteleone
Antonino Monteleone in studio

Perché L'Altra Italia ha scritto una pagina probabilmente irripetibile per la prima serata di Rai2, con ascolti a dir poco sconcertanti. La prima puntata del 3 ottobre, che ha spaziato tra ndrangheta, Medio Oriente, Giubileo e il ricordo di Toto Schillaci, ha intrattenuto appena 276.000 telespettatori, pari all'1.8% di share. La 2a puntata del 10 ottobre, che ha affrontato ancora una volta il tema del Medio Oriente, quello delle continue aggressioni a sanitari e paramedici e dei taxi mancanti nelle grandi città, ha fatto addirittura peggio in termini di share, sceso all'1,6%, con 276.000 spettatori. Numeri da tv privata regionale e non da prima serata Rai con costi di produzione e cachet di Antonino Monteleone tutt'altro che economici, come scritto da Dagospia. Eppure non era un azzardo ipotizzare simile disastro biblico, perché sono anni che la Rai prova ad imbastire un talk socio/politico andando puntualmente a schiantarsi con progetti discussi e discutibili.

I flop precedenti dei talk Rai

Avanti Popolo
Avanti Popolo con Nunzia De Girolamo, altro flop

Tra fine 2022 e inizio 2023 è durato appena 9 puntate l'esperimento Che c'è di nuovo, con Ilaria d'Amico conduttrice, partito con il 2,2% di share, precipitato all'1,65% e chiuso dopo due mesi con il 2,45%. Tra fine 2023 e inizio 2024 è nato ed è morto Avanti Popolo con Nunzia De Girolamo, su Rai3, partito con il 3,62%, crollato all'1,64% e chiuso dopo 15 puntate al'2,74% di share. Lo scorso 30 settembre, sempre su Rai3, è tornato in onda Massimo Giletti con Lo Stato delle Cose, partito con 840.000 spettatori e il 5.4% di share e subito sceso al 4% dopo 7 giorni.

Persi con il tempo Michele Santoro, Corrado Formigli, Giovanni Floris, Corrado Augias, Bianca Berlinguer, Lucia Annunziata e Fabio Fazio, il servizio pubblico fatica enormemente a ritagliarsi un nuovo spazio informativo in prime time, andando così a sfidare canali come La7 e Rete4, negli anni riusciti a posizionarsi, ritagliandosi uno spazio importante, quasi inattaccabile. Da una parte la 'tv sovranista' del Biscione, che guarda dichiaratamente ad un elettorato di destra, e dall'altra l'informazione che dà voce anche se non soprattutto all'opposizione di Cairo. Nel mezzo c'è una Rai schiacciata dalla politica, da più parti definita TeleMeloni e così smaccatamente orientata da risultare ripulsiva, a qualsiasi tipo di pubblico. Il solo 80enne Bruno Vespa resiste, in seconda serata con il suo Porta a Porta, visto sempre da meno pubblico e poco incisivo anche da un punto di vista mediatico.

L'annus horribilis del servizio pubblico

Pino Insegno Reazione A Catena
Pino Insegno conduttore di Reazione a catena

Un flop tira l'altro. Se Stefano De Martino non ha fatto rimpiangere l'addio di Amadeus ad Affari Tuoi, con ascolti a dir poco vincenti, tantissimi altri programmi Rai hanno deluso le aspettative in questi ultimi 18 mesi di governo Meloni. Pino Insegno è tornato in Rai prima con Il Mercante in Fiera, disastro dell'access prime time di Rai2 di fine 2023, e a seguire con Reazione a Catena, crollato negli ascolti in estate e spesso andato incontro ad inattese sconfitte nei confronti de La Ruota della Fortuna su Canale5.

Liberi Tutti su Rai2 con Bianca Guaccero è stato chiuso dopo 3 puntate con share calato al 2,50%, così come è stato chiuso dopo 2 puntate Forte e Chiara con Chiara Francini, con uno share medio del'12,55%. A casa di Maria Latella su Rai3 è partito con il 2%, mentre Questioni di stile con Elisabetta Gregoraci il 10 ottobre ha registrato l'1.4% di share, con appena 84.000 telespettatori. Ma non vanno bene neanche Luisella Costamagna con Tango, Piero Chiambretti con Donne sull'Orlo di una Crisi di Nervi, Caterina Balivo al pomeriggio con La Volta Buona, il Tg2 Post ed Emma d'Aquino con Sabato in diretta, così come è calato The Floor alla sua seconda stagione su Rai2 e non esplode Teo Mammuccari con Lo Spaesato, pur cavandosela.

Sarà chiusura anticipata?

Eppure L'Altra Italia prosegue, con una 3a puntata confermata, appunto. Potrebbe davvero essere l'ultima cartuccia da sparare per Antonino Monteleone, ex Iena che lo scorso aprile ha partecipato alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia "L'Italia cambia l'Europa", per poi ritrovarsi catapultato in prima serata su Rai2 con un programma che riesce a far meno di una qualsiasi puntata di 9-1-1 e 9-1-1: Lone Star, F.B.I e F.B.I. International, N.C.I.S. e N.C.I.S. Hawai, con costi chiaramente enormemente superiori.