Sono passati quasi 40 anni dall'uscita di Todo modo, una delle opere più famose e controverse di Elio Petri, e sicuramente la più introvabile, visto che all'epoca fu ritirato dalle sale poco più di un mese dopo l'uscita al cinema, ed è rimasta pressoché invisibile fino ai nostri giorni, se si esclude un solo passaggio televisivo su Raitre e la proiezione all'ultimo Festival di Venezia. Era giunta quindi davvero l'ora di un approdo in homevideo, una lacuna ora finalmente colmata grazie al DVD targato Mustang Entertainment e distribuito da CG Entertainment (e il film tornerà nelle sale il 13 aprile con anteprima il 2 aprile a Firenze).
In Todo modo, un gruppo di uomini politici, rappresentanti del partito di maggioranza che da trent'anni governa l'Italia, si rinchiude in un convento (l'albergo-eremo Zafer) costruito nel sottosuolo di una pineta, mentre il paese è messo in ginocchio da un'epidemia. Il gruppo di politici si trova ufficialmente nel convento per seguire un corso di esercizi spirituali, ma in realtà sono riuniti per mettersi d'accordo su come spartire il potere. Gian Maria Volonté interpreta un personaggio che in pratica sembra il leader della DC Aldo Moro in persona, ma anche altri personaggi ricalcano politici dell'epoca, mentre gli esercizi spirituali sono svolti sotto la guida di un prete ambiguo come Don Gaetano, interpretato da Marcello Mastroianni. Nel cast anche Ciccio Ingrassia, Mariangela Melato, Michel Piccoli e Sergio Citti.
Un capolavoro scomodo e profetico
L'atteso arrivo di Todo modo in homevideo permette finalmente di godersi un film assolutamente da scoprire, per chi non l'avesse mai visto, ma anche da riscoprire per chi ne ha solo un lontano ricordo: quella di Elio Petri è un'opera scomoda, scandalosa e per molti versi profetica, visto che uscì appena due anni prima dell'assassinio di Aldo Moro. Per riuscire nell'intento di offrire un cinema di impegno civile e adattare liberamente il romanzo di Leonardo Sciascia, Petri scelse una strada impervia, presentando un film violento e perturbante, e ai limiti del grottesco e del surreale, che provocò una marea di polemiche. Se poi pensiamo che le scenografie molto particolari sono state ideate da Dante Ferretti, mentre la colonna sonora porta la firma di Ennio Morricone, ecco perché si può parlare di vero e proprio capolavoro da riscoprire. E un capolavoro del genere, prima del suo approdo in DVD, meritava certamente un certosino lavoro di restauro, impeccabilmente realizzato dalla Cineteca di Bologna e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf Film. E del resto proprio la versione restaurata è quella presentata allo scorso Festival di Venezia.
Video ottimo grazie a un lavoro di restauro impeccabile
Eccoci dunque al DVD, come detto targato Mustang Entertainment e distribuito da CG Entertainment. Un prodotto molto valido, a partire da un video che beneficia del magnifico lavoro di restauro eseguito. Siamo infatti di fronte a un quadro pulito e immacolato, che risulta sempre compatto nonostante le ambientazioni cupe e decisamente ostiche da riprodurre. Perfino il dettaglio è molto buono, soprattutto sui primi piani, ma anche gli elementi sui fondali sono ben riprodotti, con contorni netti e precisi e senza fastidiosi fenomeni di aliasing né aberrazioni varie. Il croma presenta tinte tenui e desaturate, ovviamente fedele alle atmosfere dark e oscure del film, che si svolge quasi interamente in questo albergo-eremo sotterraneo. Forse lasciano un po' perplessi alcune scene scure, nelle quali gli incarnati assumono un aspetto decisamente grigiastro in condizioni di bassa luminosità, ma anche sotto questo aspetto conta soprattutto la fotografia del film. Il nero comunque è buono, solo leggermente opprimente in alcune circostanze. In sostanza un gran bel vedere e un restauro pienamente riuscito.
Audio pulito, negli extra quattro interessanti interviste
Per quanto riguarda l'audio, è presente solamente una traccia dolby digital 2.0 pulita e senza grandi sbavature, se non quelle fisiologiche legate al passare del tempo: i dialoghi sono infatti un po' "inscatolati" e la scena molto chiusa, ma si può certamente rimanere soddisfatti dall'ascolto cristallino, senza disturbi o fruscii che potevano essere in agguato considerati gli anni sulle spalle del film. Anche le inquietanti musiche di Ennio Morricone sono ben riprodotte, con adeguata corposità, anche se giocoforza la spazialità è limitata. Buono e interessante anche il reparto dei contenuti speciali a cura di Umberto Rondi. Troviamo infatti le interviste ai registi Marco Bellocchio (quasi 8 minuti) e Giuliano Montaldo (9'), e altre due agli storici Giovanni De Luca dell' Università di Torino (11 minuti) e Agostino Giovagnoli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (12'), tutte decisamente interessanti per approfondire sia le tematiche cinematografiche che quelle legate all'aspetto storico-politico del film.