Per la 59ma edizione del Festival di Cannes saranno ventiquattro le pellicole presentate alla sala Debussy del Palazzo del Cinema, dal 1978 tradizionale teatro della sezione Un Certain Regard, l'interessante selezione parallela al concorso ufficiale in cui si incrociano gli sguardi di giovanissimi e più maturi cineasti provenienti da ogni angolo del pianeta, e che tre anni fa premiò La meglio gioventù di Marco Tulio Giordana. Quest'anno il primo nome della lista che è doveroso segnalare è quello di Marco Bellocchio, presente con il suo ultimo lavoro Il regista di matrimoni, non tanto per emulare lo spirito nazionalistico di chi vorrebbe gli italiani in concorso (Il Caimano di Nanni Moretti e L'amico di famiglia di Paolo Sorrentino[/PEOPLE]) di ritorno dalla Croisette con un bel souvenir dorato, quanto piuttosto nella speranza che l'eco francese sia udibile dalle sorde orecchie di chi ha snobbato questa eccellente pellicola alla sua uscita nelle sale nostrane.
L'evento d'apertura della sezione, che si terrà nella serata del 18 Maggio, sarà l'opera corale Paris, je t'aime. Il tema denominatore di brevi incontri amorosi che si consumano sullo scenario della capitale francese sarà raccontato attraverso i cortometraggi di una ventina di registi di diversa nazionalità. I nomi sono illustri e di sicuro interesse: dei fratelli Coen il primo "arrondissement" (questo il titolo comune di ognuno dei segmenti) con Julie Bataille e Steve Buscami, seguiti tra gli altri da Olivier Assayas, Gus Van Sant, Gérard Depardieu, [/PEOPLE]Vincenzo Natali[/PEOPLE], Isabel Coixet, Christopher Doyle, Alfonso Cuarón e Wes Craven.
Eccezione fatta per le collaborazioni di Paris, je t'aime comunque, l'unica pellicola statunitense presente sarà la particolarissima produzione A Scanner Darkly, trasposizione cinematografica del romanzo Un oscuro scrutare di P. K. Dick, in cui il regista Richard Linklater ripropone la tecnica già utilizzata in Waking Life di reali riprese sul set trasformate poi in cartoni animati.
Come detto precedentemente, la Un Certain Regard dedica notevole attenzione al lavoro dei più giovani, saranno infatti ben nove le opere prime presentate nelle varie giornate e che quindi concorreranno parallelamente anche per la Camera d'Oro. Two Thirty 7 di Murali K. Thalluri è l'ultimo dei titoli scelti per questa sezione, avendo sostituito solo recentemente Cronica De Una Fuga di Israel Adrian Caetano che si è invece aggiudicato in volata un posto tra i titoli in gara per la Palma d'Oro. Gli altri lungometraggi d'esordio saranno La Californie del professore francese Jacques Fieschi, il coreano The Unforgiven di Yoon Jong-bin, Hamaca Paraguaya di Paz Encina, il messicano El Violin di Francisco Vargas, dalla Norvegia Uro di Stefan Faldbakken, Cum Mi-am Petrecut Sfarsitul Lumii del rumeno Catalin Mitulescu, 977 di Nikolay Khomeriki (Russia) ed infine dalla Polonia Z Odzysku di Slawomir Fabicki. Questi ultimi titoli, a cui vanno aggiunti l'attesissimo Taxidermia, folle ritratto di tre generazioni di una famiglia ungherese, di György Pálfi e il lituano You am I - film di successo epocale in patria - di Kristijonas Vildziunas, evidenziano quanto sia particolarmente cospicua quest'anno la rappresentanza dell'Est Europa. Lasciando scorrere lo sguardo verso oriente invece troviamo un Sol Levante presente, oltre che col già citato The Unforgiven, anche con Luxury Car, terzo film del regista cinese Wang Chao, e la pellicola hongkonghese Gwai wik, horror realizzato da due nomi certo noti agli estimatori del filone orientale del genere, Oxide Pang Chun e Danny Pang.
Fanno capolino anche Indonesia e Australia in questa sezione del festival francese, la prima con