Cosa c'entrano gli U2 con la guerra in Bosnia ed Erzegovina e Matt Damon? Il comune denominatore è il documentario Kiss the Future, diretto da Nenad Cicin-Sain e presentato alla Berlinale 2023 nella sezione Berlinale Special. Il film di Nenad Cicin-Sain racconta l'Assedio di Sarajevo negli anni '90 attraverso le testimonianze di chi l'ha vissuto e della band irlandese.
In Kiss the Future Bono, The Edge e Adam Clayton raccontano come all'epoca siano stati contattati da un volontario americano, Bill Carter, che viveva a Sarajevo per aiutare la città: gli U2 hanno accettato, mostrando interviste della popolazione ai loro concerti in tutto il mondo durante il ZOO TV Tour, promettendo di esibirsi lì una volta finita la guerra. Il film è proprio la storia di quella promessa ed è basato sul libro autobiografico di Carter: Fools Rush in: A Memoir.
E Matt Damon? È uno dei produttori di Kiss the Future. L'attore americano ha presentato il film a Berlino, dove ha rivelato di aver cominciato a lavorare a un documentario sulla guerra in Ucraina. Proprio alla Berlinale in questi giorni il collega Sean Penn ha portato il film Superpower, in cui racconta il proprio rapporto con il presidente Zelensky. Damon ha incontrato la moglie del capo di governo ucraino, Olena Zelenska, lo scorso anno, all'Assemblea delle Nazioni Unite.
Matt Damon è il produttore del documentario Kiss the Future
Matt Damon ha prodotto il documentario Kiss the Future con la compagnia Pearl Street Film, fondata con il collega Ben Affleck. Sul perché abbia deciso di dare l'ok a questa opera, l'attore ha ammesso: "È questa storia ad essere venuta da me. Non è stata una strategia politica. Per decidere ho usato lo stesso processo che applico da attore. Se un progetto mi attrae, mi emoziona, cerco di essere coinvolto. È un processo intuitivo".
Tanti auguri Matt Damon: i cinque ruoli più importanti della sua carriera
Sulla lavorazione del film invece: "Nenad è molto umile, ma per lui questa è una storia personale. Sentendolo parlare del progetto è stato impossibile non salirci a bordo. Tutte le volte che guardavo il girato, ogni scena mi sembrava sempre migliore delle precedenti. Ci siamo sentiti a lungo al telefono, parlando per ore: Nenad mi ha usato come voce esterna per non perdersi in tutto quel materiale. Terrence Malick paragona quella sensazione a come quando ti trovi in mezzo a una tempesta di neve e non vedi nulla. È difficile rimanere oggettivi quando sei così coinvolto in qualcosa. Sono orgoglioso di far parte di Kiss the Future: è un film bellissimo. Sono emozionato di incontrare tutti qui, dal vivo: li ho visti così a lungo solo su uno schermo! Posso soltanto cercare di mettere le mie abilità ed energie al servizio delle cose in cui credo. Questo film è stato una vera benedizione".