L'operazione di riadattare per il grande schermo parti di serie anime in passato si è rivelata spesso vincente: l'occasione per gli appassionati di assistere al cinema a momenti salienti della narrazione di un titolo amato è di certo ghiotta e, proprio per questo, si scelgono opere di largo consenso.

Recidivo per questo tipo di uscite è Jujutsu Kaisen che, dopo il prequel Jujutsu Kaisen 0, torna con Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death - The Movie, lungometraggio che riadatta in un unica sequenza la drammatica prima parte della seconda stagione dell'anime: quella del lungo flashback sulla giovinezza di Gojo e Geto. Da noi ci ha messo un po' ad arrivare in quanto in Giappone il film ha raggiunto i cinema a fine maggio, in America il 16 luglio, mentre qui dovremo aspettare il 25 agosto per un'uscita evento che durerà 3 giorni.
Pochi giorni per cambiare delle vite
É il 2006, Satoru Gojo e Suguru Geto non sono ancora su fronti opposti ma frequentano l'Istituto di arti occulte di Tokyo. Anche se sono ancora in addestramento i due già si distinguono per avere capacità straordinarie e proprio per questo gli viene affidato il delicato compito di proteggere Riko Amanai, una ragazza quasi coetanea che dovrà però diventare il Ventre del Fluido Astrale, sacrificando la sua esistenza per permettere a Tengen di perdurare senza sconvolgere l'equilibrio del nostro mondo.

A dare la caccia alla giovane, infatti, c'è una setta religiosa di stregoni neri che vogliono ucciderla prima che il rito venga compiuto. Avrà così inizio una vicenda cardine nella vita di Gojo e Geto, un periodo che, seppur breve, cambierà per sempre la loro visione del mondo, oltre che loro stessi.
Un porzione di storia indipendente
L'arco narrativo di Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory non è ovviamente pensato per il grande schermo ma è infatti strutturato in modo tale che la storia funzioni al meglio attraverso una visione episodica, anche se, costituendo un lungo flashback, immaginiamo si sia rivelata anche facilmente adattabile per in una visione consecutiva.

Le strazianti vicende dei due amici che hanno poi scelto fazioni opposte hanno il preciso scopo di analizzare i due personaggi fornendo un importante background che si colloca e da senso a ciò che viene dopo, ovvero a quella fatidica distrazione di cui è vittima Gojo nel sanguinoso Arco di Shibuya e che fa capire come i due protagonisti di questa storia siano profondamente legati da quello che è il triste destino di ogni stregone e che li rende due facce della stessa medaglia in un mondo brutale che non fa sconti nemmeno ai più forti. Della porzione di storia finora adattata, poi, questa era forse l'unica che, sia per durata che per autonomia, si prestava meglio ad essere riarrangiata in un lungometraggio che potrebbe benissimo rimanere stand alone.
Un film per i fan
Sulla resa qualitativa non abbiamo nulla da recriminare al film, e di conseguenza alla serie: MAPPA nonostante le molte criticità emerse all'epoca ha indubbiamente fatto un buon lavoro sia per quanto riguarda le animazioni che per l'adattamento, qui leggermente rimodellato e con pochissime scene inedite che quindi preferiamo non anticiparvi per non rovinare la sorpresa anche se, come previsto, non aggiungono nulla alla narrazione principale. Un'operazione per appassionati, pensata per i fan e cucita addosso a coloro che aspettano con ansia crescente la difficile terza stagione.

Se quindi siete fan del duo Gojo/Geto non potete perdere questa occasione di godere della storia al meglio su grande schermo, e riscoprire il racconto di un evento che sancisce un punto di non ritorno importante per due dei personaggi più amati, e allo stesso tempo più criticati, dell'anime, con un Gojo talmente famoso da essere quasi disconosciuto dallo stesso Gege Akutami: un personaggio forte oltre ogni scala e universalmente amato, tanto da essere in grado non solo di modificare gli equilibri narrativi della storia ma quelli della produzione stessa del manga (e quindi dell'anime).
Conclusioni
Jujutsu Kaisen: Hidden Inventory / Premature Death – The Movie è il tentativo esplicito di compiacere i tanti fan dell’anime e del manga ideato da Gege Akutami, riadattando una porzione importante della seconda stagione per renderla un lungometraggio da far uscire al cinema. Anche se non pensata quindi per una fruizione unica, la trama regge abbastanza bene anche sul grande schermo, con una buona qualità di sonoro e animazioni che giù avevamo apprezzato nella serie. Un’operazione pensata appositamente per i fan quindi che, così potranno attutire la nostalgia in attesa di un’ancora lontana terza stagione.
Perché ci piace
- I due personaggi principali, Gojo e Geto, di cui è impossibile stancarsi.
- Le animazioni e il sonoro.
- L'opera di adattamento per il grande schermo...
Cosa non va
- ...che anche con qualche nuova immagine non porta nulla di nuovo alla serie.