Il 29 dicembre 2022, l'attore inglese Jude Law spegne cinquanta candeline. Lungo la sua carriera ha avuto modo di collaborare con grandi autori del panorama internazionale (come Woody Allen, Steven Spielberg o Martin Scorsese) e interpretare ruoli indimenticabili. Dal protagonista di eXistenZ, di David Cronenberg, sino al villain di Era mio padre, diretto da Sam Mendes. Tutti lo ricordiamo anche per la sua intensa e qualitativamente brillante attività teatrale che lo vede spesso esibirsi soprattutto sui più celebri palcoscenici della sua città natale, Londra.
Jude Law si è sempre prestato a progetti di diverso genere senza risparmiarsi, passando dalle commedie ai thriller ad alta tensione, lavorando nella fantascienza e nel melodramma. Sono tutti film (o serie televisive, come nel caso di The Young Pope) che riescono a mettere in luce il suo carisma poliedrico e che spesso meritano di essere riportati alla mente e agli occhi degli spettatori. Abbiamo quindi deciso di porgere (a distanza) i nostri personalissimi auguri di buon compleanno all'interprete, consigliando cinque lavori (proposti in ordine cronologico) che a nostro avviso sono tra i più iconici della sua filmografia.
1. Ritorno a Cold Mountain (2003)
Ritorno a Cold Mountain non è ben visto dalla critica internazionale e dagli addetti ai lavori. Si tratta di un film piuttosto problematico e buona parte del pubblico più specializzato insiste nel giudicare la mano del suo regista, Anthony Minghella, di ottima fattura ma priva di sostanza. Tuttavia, il dato sorprendente è che si tratta di una pellicola che ha trovato grande consenso e risonanza presso le platee di spettatrici e spettatori più generalisti. Certo, il richiamo del best seller di partenza (l'omonimo romanzo firmato da Charles Frazier) ha sicuramente aiutato, così come la presenza in scena di Nicole Kidman alle prese con un melodramma storico che da sempre scalda i cuori di chi si riversa nelle sale. Eppure Ritorno a Cold Mountain deve sicuramente la sua fortuna anche alle ottime interpretazioni del resto del cast, Jude Law compreso, in un ruolo al tempo stesso focoso e fragilissimo che gli è valso la sua prima e (sinora) ultima nomination agli Oscar come miglior attore protagonista. A proposito di Academy, il film è stato nominato a sette statuette riuscendo a primeggiare però solamente in una categoria. Se infatti è vero che tra i due litiganti il terzo gode, nonostante le performance di Nicole Kidman e Jude Law è stata Renée Zellweger a trionfare nella sezione della miglior attrice non protagonista.
2. L'amore non va in vacanza (2006)
Quella diretta da Nancy Meyers è diventata una delle commedie sentimentali più iconiche degli anni Duemila. L'amore non va in vacanza è infatti un prodotto più che godibile, molto divertente ed emozionante in grado di intrattenere allegramente il pubblico più generalista. Il merito è sicuramente di uno script solido e dai tempi perfetti, capace di calibrare risate e momenti più toccanti facendo leva e forza su un cast perfettamente amalgamato. Kate Winslet, Cameron Diaz, Jack Black e, ovviamente, Jude Law, sono in grande sintonia e riescono a reggere sulle proprie spalle il lungo (anzi, forse un po' eccessivo) minutaggio della pellicola. In molti pensano che il fascino più attraente ed enigmatico di Jude Law sia nato proprio grazie a questo progetto, in cui l'attore risplende con molteplici sorrisi e sbaragliando la concorrenza. Perfetto per una serata tra amici, L'amore non va in vacanza ha di gran lunga consolidato nell'immaginario collettivo le carriere dei suoi interpreti e dimostrato che la versatilità di Jude Law fosse una caratteristica da sfruttare sul grande schermo. In effetti in quegli anni le scelte professionali dell'interprete erano più orientate a progetti densi e drammatici, impegnati sia culturalmente che narrativamente. L'amore non va in vacanza è invece un divertissement più leggero e spensierato in cui però Law si dimostra comunque decisamente a suo agio.
3. Sherlock Holmes (2009)
Se parliamo di personaggi iconici, probabilmente quello in assoluto più riconoscibile e apprezzato nella filmografia di Jude Law è proprio quello di Watson, il celebre aiutante del detective più famoso al mondo: Sherlock Holmes. Il film di Guy Ritchie è un'ottima rivisitazione del classico letterario. Si parte ovviamente dai personaggi di Arthur Conan Doyle, ma la chiave di rilettura è decisamente insolita e lontana da quanto potremmo aspettarci. Holmes e Watson sono infatti interpretati rispettivamente da Robert Downey Jr. e Jude Law ma vengono portati in scena come due pochi di buono, due figure decisamente losche da cui forse è meglio stare alla larga. Il leggendario calcolo matematico e lo spirito d'osservazione che contraddistinguono il detective sono al servizio di un carattere rissoso e violento che si accosta egregiamente al talento deduttivo a cui siamo da sempre abituati. La mano di Guy Ritchie si sente eccome e i due attori trovano una sintonia unica in scena. La formula funziona egregiamente tanto che, a grande richiesta, nel 2011 la squadra intera torna in un sequel basato sulle medesime prospettive: Sherlock Holmes - Gioco di ombre.
4. Grand Budapest Hotel (2014)
Se Sherlock Holmes è probabilmente il ruolo più iconico e popolare nella carriera di Jude Law, il contraltare maggiormente riuscito e immediatamente riconoscibile nella cerchia della cinefilia è senza dubbio quello portato in scena in Grand Budapest Hotel, di Wes Anderson. Il regista statunitense è noto per uno stilo estetico estremamente calcolato e preciso in ogni singolo dettaglio, basato su un ampio utilizzo dei colori pastello, delle simmetrie, delle carrellate e di un nutrito gruppo di attori e attrici all'interno del cast. In questo progetto, Law interpreta un autore senza nome che darà alle stampe un libro capace di raccontare avventure incredibili legate a una struttura leggendaria: l'albergo che dà il titolo al film, appunto. Con la classe che lo contraddistingue, e lo stile di eleganza che da sempre caratterizza lo sguardo cinematografico di Wes Anderson, Jude Law riesce a scolpire nell'immaginario cinefilo un personaggio indimenticabile e unico, dosato in ogni singola smorfia ed espressione e perfettamente riconoscibile al primo sguardo. Il film venne nominato a nove premi Oscar, riuscendo a trionfare in quattro sezioni: colonna sonora, scenografia, trucco e costumi.
5. Animali fantastici: I crimini di Grindelwald (2018)
Anche se il franchise dedicato alla serie spin-off della saga di Harry Potter non è apprezzato tanto quanto i film originali, partecipare a uno di questi lavori è sicuramente sinonimo di grande prestigio. A maggior ragione se il personaggio da interpretare è niente meno che un giovane Albus Silente, uno dei personaggi secondari più amati e apprezzati della saga principale. Jude Law appare per la prima volta in questo secondo capitolo, tuttavia sarà nel terzo film, Animali fantastici - I segreti di Silente, a ricoprire uno spazio ancora più importante (come si può dedurre dal titolo). Lo stile tipicamente inglese dell'attore si sposa perfettamente con il mood dell'intera saga, decisamente british a cominciare dall'appartenenza culturale dell'autrice J. K. Rowling prima ancora che dall'ambientazione delle avventure del maghetto più famoso al mondo. Jude Law deve fare i conti con un'eredità pesantissima e dimostra non solo di poter tenere testa ai due attori che l'hanno preceduto nei panni del professor Silente (Richard Harris e Michael Gambon), ma anche al cast che lo accompagna in questa nuova avventura lavorativa dove, essendo affiancato da interpreti più giovani, riesce a ricoprire un ruolo di "guida artistica" in grado di ispirare il talento altrui.