Ma dove hanno girato questa serie tv? Quante volte ci siamo fatti questa domanda, magari nell'ottica di un viaggio per potervi unire un giro tra i luoghi iconici che ci hanno accompagnato per un determinato numero di stagioni. Di solito il passo successivo è cercare su internet informazioni più precise e tour già esistenti è prenotabili, ma non sempre c'è quest'opzione.

Giorgia Di Stefano, autrice, redattrice e copywriter, esperta di cultura pop, cineturismo e serialità televisiva, ha pensato di venire incontro ai bisogni dei fan: dopo il successo del suo primo libro New York Trip - Storie, strade, serie tv (Porto Seguro Editore, 2023), ora tocca a L'Italia delle serie tv - Guida tra fiction realtà spiccare il volo nelle librerie del nostro Paese e online. L'abbiamo incontrata su Zoom per farci raccontare la genesi e soprattutto le particolarità che rendono questo volume unico nel panorama nostrano.
L'Italia delle serie tv: nascita e sviluppo

Giorgia, visibilmente emozionata, ci racconta subito: "L'idea mi è venuta perché dopo essermi allontanata molto da casa, guardando alla serialità americana che mi ha cresciuta, ho pensato che in fondo anche il nostro Paese in questi anni, con l'arrivo delle piattaforme streaming e non solo, ha dato vita a storie affascinanti e a personaggi ben costruiti, amatissimi dal pubblico, quindi mi sono detta 'Anziché volare aldilà dell'oceano, stavolta possiamo provare a raccontare le storie e i luoghi speciali qui da noi'".
Partiamo allora dall'inizio, dalla (bellissima) copertina a cura di Fabio Visintin e dall'indice, che ci è piaciuto subito e ci fatto venire in mente la sigla del Trono di Spade che dall'alto di Westeros ci fa viaggiare attraverso i suoi luoghi fino al Sud e alle Città Libere. Qui andiamo dal Nord al Sud Italia, regione per regione con una parte dedicata alla presentazione della serie in questione, un'altra dedicata alle location vere e proprie.

"Sono partita da due città fondamentali che negli ultimi anni sono state teatro di tanta serialità, ovvero Roma e Napoli. In realtà scavando, anche se molti non lo sanno, mi sono accorta che anche Milano è stata oggetto di tantissimi titoli: quella nuova dei grattacieli e degli skyline ma anche quella della gentrificazione, come un quartiere che si chiama Nolo e che è molto presente ne Il Clandestino con Edoardo Leo. Partendo da queste tre città, ho cercato di selezionare i titoli più rivelanti degli ultimi anni. Mi sono fatta guidare principalmente dalla qualità delle storie".

Continua: "Ho cominciato a spostarmi in questo viaggio, che non era solo virtuale ma anche fisico con la mia mappa di partenza. Ad esempio se a Genova ero andata diretta su Petra, una delle mie preferite di Sky, mi sono aperta ad un titolo più generalista e mainstream come Blanca. Quel capitolo quindi racchiude due eroine. Confrontandomi con l'editore nella figura di Lisa Marra, abbiamo cercato di focalizzarci sui titoli che avessero avuto maggior importanza sul contesto socio-culturale, o nel loro legame profondo col territorio, come Montalbano e Rocco Schiavone. A quel punto avevo una mappa più chiara davanti ai miei occhi e ho dovuto scremare arrivando a 50 serie per 30 città".
I sogni son desideri... e luoghi da visitare
Le due passioni dell'autrice - che nel 2019 ha co-fondato TV Tips, l'app editoriale dedicata agli appassionati di serie tv, pensata per offrire consigli mirati e contenuti esclusivi - sono le serie tv e i viaggi e con questi volumi ha potuto unire entrambe. "Questo sogno in realtà nasce nel 2011 quando in luna di miele sono stata per la prima volta a New York e lì ho cercato di ripercorrere le tracce di due mie eroine".
Continua Di Stefano: "Carrie Bradshaw e il Sex and the City Tour, in compagnia di quello che era appena diventato mio marito e 40 cougar assatanate (ride). Betty Suarez e un tour particolarissimo nel Queens sui luoghi di Ugly Betty, che mi fece impazzire. Nel tempo ho successivamente coltivato sempre di più queste due passioni finché tre anni fa sono andata in Irlanda in quelli che sono i luoghi delle serie tratte dai libri di Sally Rooney, e due anni fa in Scozia per ripercorrere quelli di Harry Potter. Negli ultimi viaggi in Italia ho cercato di unire l'utile al dilettevole, anche nei quartieri della mia stessa città, Milano". Sul suo profilo Instagram c'è proprio la rubrica Giretti Seriali.
Peculiarità del volume
Il percorso di ricerca si è rivelato sintomatico di un'esplosione di lavoro da parte delle Film Commission regionali dopo la pandemia, come ci racconta l'autrice. Una sorta di cartina di maggior diffusione della serialità nel Belpaese. "La Sicilia sicuramente, pensiamo a Il Commissario Montalbano, ma anche a The Bad Guy, I Leoni di Sicilia, e tantissime altre serie che nel libro cito soltanto. Il Gattopardo e L'arte della gioia, troppo recenti per poterle inserire ma confermano il trend".
Alla fine di alcuni capitoli c'è il disegno di una valigia che racchiude appunto alcuni titoli non approfonditi. "Penso anche a fiction per il grande pubblico come Il Cacciatore, Rosy Abbate, Viola come il mare e una più di nicchia come Anna. Sicilia caput mundi ma anche il Nord Italia, penso a Brennero a Bolzano, Stucky a Treviso, L'Alligatore a Padova, Un passo dal cielo sulle montagne, Cùron pur non essendo una serie riuscitissima, ha un'ambientazione magica. Come non citare infine il mitico Rocco Schiavone, nella profonda e innevata Valle d'Aosta. Gli estremi della penisola insomma".
Alcuni mini paragrafi denominati 'Dietro l'angolo, da non perdere, curiosità' raccontano posti che non sono necessariamente quelli fondamentali: l'obiettivo era creare una storia nella storia legando un luogo al suo circondario. Non solo il bagaglio ma anche un'altra idea innovativa che distingue questa guida sui generis e che aveva già avuto successo in New York Trip. "Per rendere il libro sempre più pop e una vera e propria travel guide da portarsi dietro, sono stati inseriti dei QR Code legati ad alcuni posti. Un museo da visitare, un approfondimento, e così via. Un modo dinamico di leggere e di viaggiare".

Location del cuore? "A New York Williamsburg, alle porte di Brooklyn, come se fosse Manhattan, il quartiere più hipster e trendy per eccellenza che si vede in due serie che io amo particolarmente, una un po' più profonda una più comica, ovvero Girls e Younger. Invece in Italia un luogo che ho riscoperto perché erano anni che non ci andavo, e che mi ha fatto scoprire una serie che mi ha davvero entusiasmato pur essendo italiana, Non mi lasciare con Alessandro Roja e Vittoria Puccini".
Continua: "Si tratta di un poliziesco ambientato in una Venezia notturna, girata durante il Covid, quindi vuota ed inedita, con un'isola della Giudecca ripresa di notte con solo le luci dei lampioni e lo sciabordio dell'acqua. Ho riscoperto una Serenissima affascinante nonostante l'over tourism che considero una piaga, e lo cito raffrontandolo a Chioggia usata in Odio il Natale che è una sorta di Venezia in miniatura. Avevo anche appena visto Ripley quindi ho nel cuore anche il sopralluogo fatto per scrivere il libro".
Il tour e il prossimo libro
Mai come in questo caso un tour in giro per l'Italia per presentare L'Italia delle serie tv sembra quasi d'obbligo. Un tour meta-letterario per così dire. Dopo l'anteprima al Festival di Spello sulle Professioni del Cinema, si parte martedì 25 marzo a La Scatola Lilla di Milano nei luoghi del primo capitolo, per poi proseguire due giorni dopo a Treviso all'interno del Festival del Giallo insieme a Giuseppe Battiston e Fulvio Ervas (Stucky), Marco Rossetti (Odio il Natale, DOC), Gabriella Genisi (Lolita Lobosco) e Maria Francesca Gagliardi (Lux Vide). Quindi pensiamo al futuro.
Ci dice Giorgia: "Mi piacerebbe toccare Bari e Genova come prossime tappe. Per il prossimo volume ho già due idee, una si discosta da questo filone, una non troppo. Il capitolo finale è un excursus sulle serie anglosassoni girate in Italia, che meriterebbe un libro a parte. Chissà, magari diventa uno spin-off. Sarebbe fichissimo!"