Il passeggero inspiegabile
La trama di questo film, da quel poco che se ne ricava visto che risulta abbastanza criptica, è basata sulle vicende di un ragazzo, Kohji, innamorato e ricambiato da Hiroki, costretto ad allontanarsi dalla ragazza dopo che il padre di lei li sorprende a letto insieme, che cerca di riscattarsi partendo per il Canada alla ricerca del presunto traditore del padre di Hiroki. Lì incontra Viv, l'ex moglie del fuggitivo e intraprende con lei una relazione sessuale. Nel frattempo continua a pensare, tra una marchetta e l'altra, alla ex, che ancora lo aspetta.
Purtroppo sembra - e infatti è - la tipica storia di giovani - e aspiranti tali - belli e dannati, senza alcuno spessore né interesse narrativo. Il film è popolato di personaggi che appaiono e scompaiono senza un motivo, né reale né apparente, e tutti, perfino i protagonisti!, compiono azioni superflue e inspiegabili. Sono presenti intere sequenze completamente inutili ai fini del racconto. È forse per coprire questi enormi buchi di sceneggiatura, sempre che siano consapevoli, che il regista non fa che indugiare in modo compiaciuto sui corpi e sui volti (inespressivi) degli attori, non solo nelle scene di sesso, ma perfino nei momenti più tragici - o che almeno dovrebbero apparire tali. La metafora che dovrebbe guidare tutto il film (i levrieri che dopo una corsa vengono rimessi nelle gabbie) appare veramente poco significativa, oltre che retorica.
Gli errori tecnici (soprattutto montaggio e fotografia) sono numerosi e alquanto grossolani: addirittura si ha l'impressione che delle riprese fossero inutilizzabili o mancanti e siano state rimpiazzate da immagini ripetute e fuori campo assurdi.
A causa di tutte queste atrocità, non si crea ovviamente nemmeno la minima identificazione nello spettatore, che inizia a porsi le domande più assurde su una trama che non c'è. Un film pieno di pretese delle quali il regista non riesce a soddisfare nemmeno una.