Avrà forse deluso chi si aspettava un assalto all'arma bianca nei confronti di Silvio Berlusconi, ma Silvio Forever è invece un'opera curiosa, interessante e certamente non banale. L'hanno realizzata Roberto Faenza e Filippo Macelloni, ma è nata dall'input dei giornalisti Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, gli autori del libro-inchiesta La casta.
Si può parlare dell'argomento Silvio Berlusconi in centinaia di modi, da decine e decine di angolazioni diverse e sfaccettature differenti. Quella scelta per Silvio Forever, è un'autobiografia non autorizzata, che sembra di per sè una definizione piuttosto bislacca. Eppure è rispettata alla regola perché quello che propongono gli autori è una narrazione della vita di Silvio Berlusconi assemblando, oltre alle immagini, semplicemente le sue parole, che vengono ascoltate direttamente dal diretto interessato, oppure interpretate dalla voce off di Neri Marcorè quando l'audio non lo permetteva.
Ne vien fuori, come lo definiscono gli stessi autori, un personaggio da commedia dell'arte: è chiaro che l'ironia serpeggia ovunque e il montaggio in questo senso è ovviamente decisivo, ma si lascia agli spettatori la libertà di interpretare a proprio modo parole, gesta, opere e omissioni del premier.
Più o meno stesso discorso vale per l'audio, presente in un traccia multicanale oltre che in una stereo. Ma anche qui, pur non potendo certo esibire l'aggressività o la ricchezza sonora di una traccia multicanale a causa delle tematiche del film, il reparto fa il suo dovere restituendo dialoghi sempre chiari nei filmati originali e un buon timbro in quelli invece dove interviene Neri Marcorè.
Molto buono il reparto dedicato agli extra. Troviamo innanzitutto il video della conferenza stampa di presentazione del film (dura quasi mezz'ora), con le interessanti osservazioni dei giornalisti e gli interventi di Roberto Faenza, Filippo Macelloni, Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, ma anche quelli spesso spiritosi di Neri Marcorè. Gustosi anche i 16 minuti in cui Rizzo e Stella in treno commentano i giornali e le prime recensioni del film. Per finire un breve finale alternativo, il trailer e infine la sceneggiatura e la bibliografia scaricabili in formato testuale.