Parliamo spesso di animazione come mezzo e non come genere, di produzioni animate che possano comunicare anche al pubblico più adulto, ma è innegabile che ci sia, e debba esserci, anche un mondo animato che parla, e lo fa bene, al pubblico più giovane. Settore in cui canali come Rai YoYo sono riferimento e dimostrano di saper continuare l'ottimo lavoro impostato negli anni anche con produzioni come Il Cercasuoni, in onda da giovedì 23 novembre alle 16, ma disponibile in boxset con tutti gli episodi su RaiPlay.
Trama essenziale, passione profonda
Sono episodi brevi quelli che compongono Il Cercasuoni, in linea con gli standard delle produzioni che si rivolgono all'età prescolare. 60 pillole da 5 minuti l'una in cui si racconta la passione del Cercasuoni del titolo, la dedizione con cui ogni giorno, armato dei suoi fidati apparecchi acustici e accompagnato dalla buffa amica talpa Mole, si mette alla ricerca di nuovi suoni e rumori della natura, dal ronzio di un'ape allo scrosciare della pioggia, dal rombo del tuono al crepitio del fuoco. Suoni che cerca e raccoglie, salvandoli con il proprio registratore per poi mixarli ed editarli per comporre qualcosa di nuovo.
Inclusione e innovazione
È una serie inclusiva, Il Cercasuoni, con il suo protagonista parzialmente sordo e l'attenzione che dedica al tema, con la delicatezza che trasmette l'incipit di ogni episodio quando il bambino indossa gli auricolari dando il via all'esplosione di suoni di cui è avido. Un lavoro che si propone di parlare al suo pubblico, informarlo e coinvolgerlo, che siano spettatori ipoacustici o meno, grazie al supporto e la supervisione scientifica di consulenti di audiologia come il dottor Edward Killan, Professore Associato alla facoltà di Medicina dell'Università di Leeds, e l'appoggio della British Society of Audiology.
Una inclusività che si accompagna all'innovazione, per la tecnica, o il mix di tecniche, scelte per mettere in scena e accompagnare il racconto, grazie allo sforzo congiunto della società Enanimation di Torino e la britannica Eagle vs Bat per Rai Kids e il canale inglese Itv, con la collaborazione dei premi Oscar 2023 Mackinnon & Saunders per la realizzazione e l'animazione dei pupazzi e dei set. Uno sforzo visibile su schermo, con i cinque minuti di ogni episodio che rappresentano pillole di ottima animazione per gli appassionati di stop motion e media animato in generale.
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Il suono protagonista
Ma protagonista è ovviamente anche il comparto sonoro, che si avvale di registrazioni in presa diretta nelle location delle riprese live action in cui si va a innestare l'animazione. Registrazione su cui si è lavorato in post-produzione per accentuare i tre livelli di percezione del protagonista, enfatizzando le differenze tra essi per renderli ancor più evidenti ed espliciti. A questo si aggiunge il lavoro sulla musica, oltre che sui suoni, della compositrice e percussionista sorda di fama mondiale Dame Evelyn Glennie, vincitrice di due Grammy Award.
Valore aggiunto è anche il ruolo della narratrice, affidato per l'Italia a Carolina Crescentini, che accompagna il racconto e l'esperienza per i giovani spettatori della serie animata Rai, per trasmettere pensieri ed emozioni dei piccolo protagonista. Un ruolo che in occasione della programmazione nel Regno Unito era affidato a Keira Knightley, confermando l'attenzione per questa parte del lavoro in tutte le edizioni della serie.