C'era grande attesa per l'uscita in blu-ray di Minority Report, il thriller fantascientifico diretto nel 2002 da Steven Spielberg e liberamente ispirato all'omonimo racconto breve del leggendario autore Philip K. Dick. Un'attesa pienamente ripagata, perché ammirare in alta definizione il film ambientato nel 2054, con una sezione precrimine che punisce i colpevoli di omicidio prima ancora che vengano commessi, e che vede tra i protagonisti Tom Cruise, Colin Farrell, Max Von Sidow e Samantha Morton, è davvero una gran bella esperienza. Ma anche perché l'edizione Fox è fatta a regola d'arte in tutti i sensi: nella confezione oltre al blu-ray c'è il DVD, inoltre ci sono nuovi extra in HD che vanno ad aggiungersi, e non solo a sostituire, a quelli dell'edizione uscita sette anni fa.
L'edizione italiana del blu-ray, che poi è quella europea, differisce da quella Usa per il fatto di racchiudere in un solo disco il film e i corposissimi extra. Questo ha portato a un bit-rate decisamente più basso rispetto all'edizione americana, ma i timori di un'eccessiva compressione sono stati del tutto fugati durante la visione: il lavoro svolto sul video infatti è di ottimo livello. Va premesso, giusto per non rimanere spiazzati durante la visione, che la fotografia ideata da Janusz Kaminski per Minority Report è particolarissima, con colori desaturati, un contrasto accentuato e una tavola cromatica mista tendente al grigio-blu, proprio per accentuare il clima futuristico della pellicola. Anche per questi motivi, oltre al tipo di riprese, la pellicola ha a volte una evidente granulosità, come sa bene chi lo ha visto nelle sale cinematografiche.
Ebbene il blu-ray restituisce tutto questo in maniera estremamente fedele, con un salto di qualità abissale rispetto al DVD: state certi che dove la grana ci deve essere, sicuramente c'è, con un aspetto ruvido che dona alle immagini un aspetto squisitamente cinematografico. Allo stesso tempo il dettaglio è nettamente più elevato e il quadro è stupefacente per incisività, compattezza e stabilità del croma. I forti contrasti e l'atmosfera piuttosto dark sono riprodotti in modo ottimale con neri profondi e naturali. La definizione è quasi sempre di alto livello, emergono particolari che nel DVD erano affogati e se gli incarnati non appaiono esattamente taglienti è solo per i motivi di scelta stilistica citati in precedenza.
Oceanico il reparto degli extra, con una parte di circa un'ora e mezza nuova in HD e in aggiunta i contributi della già ricca versione DVD, anch'essi ammontanti a circa un'ora e mezza.
La parte nuova si apre con Il futuro secondo Steven Spielberg, una lunga intervista di oltre mezz'ora al regista divisa in diciotto parti (solo in parte utilizzata nei vecchi extra), realizzata all'epoca dell'uscita del film, ma ora rimontata proprio per il blu-ray: è diventato un contributo interattivo, visto che durante l'intervista è possibile aprire un centinaio di brevi featurette, ricavate dagli altri extra presenti.
Nel mondo del Precrimine è invece una fiction pubblicitaria di dieci minuti che elenca i pregi della sezione investigativa, inframezzata da uno spot piuttosto avveniristico. Segue un'altra featurette di quasi un quarto d'ora sulla figura di Philip K. Dick, con varie interviste sulle variazioni tra il racconto e il film, fra cui quella con la figlia Isa Dick Hackett.
Minority Report: la realizzazione del futuro comprende altri sei minuti dedicati alla tecnologia avanzata utilizzata nelle vicende del film. Seguono uno speciale sugli oggetti del futuro (dai guanti al casco di Agata, alle palline di legno) di quasi 10 minuti, e stessa durata per le interessante riprese sul set di due scene. Si chiude questa prima parte con i particolari spot pubblicitari personalizzati del futuro (circa 4 minuti), e la previsualizzazione tramite storyboard generati dal computer di un paio di scene in split-screen (altri 4 minuti).
Oltre alla sezione archivi, con gallerie dei bozzetti, storyboard e i tre trailer, troviamo poi tutte le featurette del 2002, in SD. Dalla storia allo schermo è divisa in due parti e punta l'attenzione sulla genesi del progetto e gli attori del film: in tutto una ventina di minuti. Si passa poi a Deconstructing Minority Report, un contributo di oltre mezz'ora diviso in cinque parti che tratta del look del futuro, di alcuni dei set, della costruzione di una sequenza, delle visioni dei precog e dei veicoli futuristici del futuro. Si prosegue con Le acrobazie di Minority Report, circa 9 minuti, con il lavoro dei stunt in tre scene, mentre è più corposa la sezione ILM e Minority Report, che in sei parti (in tutto quasi venti minuti) esamina l'utilizzo degli effetti speciali più elaborati utilizzati nel film. Infine il rapporto finale di circa 4 minuti. Ci troviamo insomma di fronte a tre ore di contenuti speciali. Manca solo un commento per la perfezione assoluta.