Non un film globale sul personaggio Abraham Lincoln, ma un focus su un periodo particolare della sua presidenza che coincise con gli ultimi mesi della sua vita, quando riuscì a ottenere l'abolizione della schiavitù dalla Costituzione americana, guadagnandosi così un posto nella storia con la S maiuscola. Questa l'operazione di Steven Spielberg, che con Lincoln ha ottenuto ben 11 nomination agli ultimi Oscar portando a casa però solo due statuette per il miglior attore protagonista (l'immenso Daniel Day-Lewis che impersona il presidente americano) e la miglior scenografia.
Una battaglia politica durissima, nel contesto di una guerra civile sanguinosa e devastante, a cui Lincoln pose fine proprio atraverso l'approvazione del 13° emendamento: ne esce un dramma storico appassionante che Spielberg dirige con grande eleganza lasciando molto spazio alle parole, quantomai importanti in questo film, e valorizzando lo script di Tony Kushner, Nel prestigioso cast, oltre al grande Daniel Day-Lewis, anche Sally Field, David Strathairn, Joseph Gordon-Levitt, James Spader, Hal Holbrook e Tommy Lee Jones.
Il video è splendido e valorizza al meglio la suggestiva e curatissima fotografia di Janusz Kaminski, con giochi di luce e ombre senza sbavature, una colorimetria ben calibrata e colori per lo più desaturi e fedeli a quanto visto nelle sale. La compattezza e la ricchezza di dettaglio sono assicurate in ogni occasione, anche nelle numerose scene piuttosto ostiche, quelle in condizioni di oscurità o illuminate da fonti di luce piuttosto deboli. In queste occasioni, pur in una maggior morbidezza del quadro peraltro dovuta al girato, si può apprezzare la solidità del video e la profondità del nero, con i particolari che riescono sempre a emergere dalle ombre grazie a contorni perfetti. La definizione si esalta poi nelle scene più luminose, con grande cura dei particolari più minimi e incarnati molto porosi, con le rughe dei personaggi di Daniel Day-Lewis e Tommy Lee Jones riprodotte con precisione chirurgica. Il video regala sempre una buona sensazione di tridimensionalità, con una grana sempre presente e naturale, tipica del 35 mm, che si accentua solamente nelle scene molto scure.
Buone notizie anche dall'audio, anche se come sempre un semplice DTS multicanale nel quale è codificata la traccia italiana, paga qualcosa al DTS HD Master Audio inglese in termini di dettaglio, dinamica e corposità, senza dimenticare che il doppiaggio toglie inevitabilmente molto a un film di questo tipo. Anche la traccia italiana è comunque coinvolgente: la gran parte del lavoro la fa il centrale visti i tanti dialoghi, sempre chiari e puliti, ma è ottima l'ambienza quando la scena lo richiede. I tuoni delle scene iniziali, i momenti concitati nella Camera dei rappresentanti e altre scene qua e là per il film mostrano che l'asse posteriore è vivo e preciso quando chiamato in causa, mentre la colonna sonora risuona calda e delicata dai vari diffusori.
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Per questa recensione la redazione di Movieplayer.it ha utilizzato TV Philips 55PFL8007K e la SoundBar Home Theater Philips HTS 9140 con Ambisound e lettore Blu-Ray 3D