Cinque premi Oscar, il folgorante esordio di Sam Mendes, la straordinaria prova di Kevin Spacey, lo sferzante ritratto della famiglia media americana e di quanto cova sotto l'apparenza: anche a una dozzina di anni di distanza dalla sua uscita, non c'è certo bisogno di ricordare il valore di American Beauty, grande cinema in tutti i sensi.
Si parte da un uomo di mezza età in depressione, con la famiglia che va a rotoli priva com'è di vera comunicazione, che si invaghisce di un'amica della figlia: da qui partono mille rivoli e riflessioni sempre ben calibrate da Sam Mendes. Nel cast, oltre a Kevin Spacey, anche Annette Bening, Thora Birch, Wes Bentley, Mena Suvari e Chris Cooper.
Discreto l'audio, con un dolby digital italiano inferiore per spazialità al DTS-HD originale ma comunque nella norma, visto che il film non sottopone certo il reparto a un grande sforzo. Si sfrutta poco il multicanale, l'asse posteriore si sente solamente per la colonna sonora e per la pioggia di alcune scene, per il resto tutto è basato sull'asse frontale, che si dimostra comunque preciso nei dialoghi e ben equilibrato negli effetti. Limitato anche l'intervento del sub, ma come detto è anche il film a non proporre molto in questo senso.
Purtroppo, come altre uscite Universal di questo periodo riguardanti film di qualche anno fa, non c'è traccia di extra. Eppure le edizioni DVD ne avevano. Va comunque detto che qui l'Italia non c'entra nulla, sono proprio le edizione europee a essere tutte così, risultando così meno complete di quelle americane.