In occasione del suo centenario la Universal sforna un altro dei capolavori della sua storia in alta definizione: stavolta tocca a All'Ovest niente di nuovo, vero e proprio caposaldo della storia del cinema, vincitore di due Oscar e urlo straziante contro gli orrori della guerra.
Tratto dal romanzo di Enrich Maria Remarque, il film di Lewis Milestone risale al 1930, ma è attualissimo non solo per il messaggio e l'impegno civile, ma anche nello stile, asciutto e permeato da un realismo davvero spietato
Nel cast, attorno al protagonista Lew Ayres, anche Louis Wolheim, John Wray, Slim Summerville e Russell Gleason.
Il film racconta le vicende di un gruppo di studenti tedeschi che si arruolano volontari nella Prima guerra mondiale, convinti dai discorsi del loro professore scolastico. L'esperienza si rivelerà totalmente diversa da come loro prospettato, e gli orrori e le brutture della guerra faranno cambiare opinione ai ragazzi.
Dopo la sorpresa non piacevole di veder iniziare il film senza passare dal menu principale (per le altre scelte bisogna premere il pop-up menu), si passa a quella piacevolissima riguardante la qualità video, che ha beneficiato di un grandissimo lavoro di restauro: qualche graffietto o spuntinatura c'è ancora, impossibile cancellarle tutte, ma il quadro si presenta praticamente pulito e soprattutto stabile, senza le oscillazioni tipiche di alcuni prodotti datati e rovinati. Ne esce un video dal bianco e nero sempre incisivo e ben contrastato, con una luminosità calibrata a regola d'arte. Va detto che a tratti il quadro è molto granuloso, ma su questo fronte per fortuna non si è andati a intervenire con ritocchi pesanti, perché con la grana naturale è stato mantenuto anche un livello di dettaglio davvero sorprendente per un film di quasi ottant'anni fa. Probabilmente in qualche passaggio qualche intervento di riduzione del rumore c'è, come non mancano alcuni cali dovuti più che altro al girato, ma ripetiamo che la visione in alta definizione di All'Ovest niente di nuovo è davvero molto piacevole.
Meno positive le note sul fronte audio, soprattutto a causa di un ridoppiaggio italiano che ha sì permesso di avere dialoghi puliti e comprensibili, ma che artisticamente lascia davvero a desiderare. Inoltre i dialoghi sono palesemente scollegati da un contesto ambientale che da par suo risuona un po' metallico, con i sibili delle bombe francamente fastidiosi ed esplosioni molto deboli. Detto questo, il film scorre via liscio senza fruscii o particolari problemi, per cui nonostante tutti i difetti citati, il reparto merita una risicata sufficienza.
Anche la traccia originale in DTS-HD 2.0, pur brillando per naturalezza e pulizia grazie all'eccezionale lavoro di restauro, non può certo competere con i prodotti attuali: quello di Lewis Milestone è stato uno dei primi film sonori, con tutte le limitazioni tecniche del caso.
Sul fronte extra troviamo il trailer, una breve introduzione dello storico cinematografico Robert Osborne che racconta alcune curiosità soprattutto su Lew Ayres, la featurette sul lavoro di restauro a cui vengono sottoposti i classici Universal (oltre 9 minuti) e che è la stessa proposta nell'edizione di Il buio oltre la siepe, e un'altra carrellata sui film Universal vincitori dell'Oscar (oltre 7'). A far guadagnare la sufficienza ci pensa il bel booklet dell'edizione contenente l'introduzione di Leonard Maltin, note di produzione, schede, foto e curiosità varie. Peccato che, come detto, sia solamente in lingua inglese.