Gli show del 2012, l'anno di Maurizio Crozza

Il comico genovese, Roberto Benigni e Adriano Celentano protagonisti del piccolo schermo, in una stagione caratterizzata dal grande sport (Europei di calcio e Giochi Olimpici di Londra) e dalla musica.

Si scoprono contenuti davvero interessanti, scorrendo i momenti topici del 2012 televisivo. Ad esempio ci si accorge dell'assenza di programmi innovativi, di show che sappiano far gridare al miracolo e si deve prendere atto che le emittenti preferiscano puntare su format consolidati, piuttosto che creare qualcosa di diverso. Ecco perché in una stagione avara di novità, quei pochi exploit vengono ulteriormente sottolineati. Lo scorso anno avevamo scelto la faccia buffa di Maurizio Crozza per chiudere l'articolo riassuntivo relativo ai programmi del 2011; oggi il comico genovese scala la nostra personale classifica degli eventi televisivi della stagione, forte delle sue eccezionali comparsate in Ballarò (alzi la mano chi non segue i primi minuti del talk show politico di RaiTre per assistere al suo monologo) e dei programmi che ormai stabilmente fanno parte del palinsesto di La7, ultimo in ordine di apparizione, Crozza nel paese delle meraviglie. La forza di questo intrattenitore totale è nella sua comicità di sostanza, capace di attirare il grande pubblico per la sua feroce ironia, senza rinunciare a tormentoni o giochi di parole (Flavio Briatore e la sua vita da "sògno" o Gianroberto Casaleggio, guru futurista).

Difficile trovare parole adatte a descrivere l'arte di Roberto Benigni, probabilmente l'unico attore in Italia a coniugare forma e contenuto, anzi a trasmettere in maniera così vivida e partecipata il contenuto dei suoi interventi, da non aver bisogno di essere bello, di avere un appeal, perché la forza delle sue interpretazioni è tutta lì. Oltre 12 milioni di telespettatori hanno seguito su Rai Uno, lo scorso 17 dicembre, l'evento intitolato La più bella del mondo, in cui l'attore toscano ha raccontato la storia della Costituzione Italiana, illustrandone i Principi Fondamentali. Uno spettacolo per il cuore e la mente che rappresenta certamente uno dei punti più alti toccati nella stagione del piccolo schermo.
Insieme a Roberto Benigni, l'altro personaggio televisivo dell'anno è senza dubbio Adriano Celentano. Musicista, showman, intrattenitore, fustigatore di costumi, Celentano ha condotto lo scorso ottobre due serate in diretta dall'Arena di Verona, uno spettacolo, Rock Economy, in cui dopo 18 anni ha cantato dal vivo. Tra gli ospiti della serata anche Gianni Morandi, che ha ricambiato il favore dopo aver usufruito della presenza del Molleggiato in una delle più discusse puntate dell'ultimo Festival di Sanremo, segnata proprio dal fluviale intervento di Celentano. A parte questo, lo show canoro ha fatto parlare di sé più per la farfallina tatuata di Belen Rodriguez (ed è tutto dire), che non per la gara musicale, vinta in maniera più che prevedibile da Emma Marrone. E ora il testimone passa nelle mani di Fabio Fazio, pronto ad andare in scena al teatro Ariston subito dopo le elezioni.
La musica in tv ha sempre un posto d'onore. Prova ne è il successo di X Factor che ha piazzato svariati record nell'anno: due vincitrici di ottimo livello (Francesca Michielin, incoronata a gennaio e Chiara Galiazzo, trionfatrice dell'ultima edizione e finita dritta dritta tra i big di Sanremo) e soprattutto una rissa in grande stile tra Arisa e Simona Ventura. Pomo della discordia l'eliminazione dei due pupilli della cantante lucana, i Frère Chaos. Le sette note però non creano solo attriti, anzi. Il 22 settembre alcuni degli interpreti più amati di casa nostra si sono riuniti per il grande concerto in favore delle vittime del terremoto in Emilia, Italia Loves Emilia, uno spettacolo che Sky Uno ha seguito nel dettaglio; così come il 12 dicembre scorso è stato dato spazio al clamoroso show trasmesso in diretta dal Madison Square Garden di New York per raccogliere fondi destinati ai sopravvissuti dell'uragano Sandy. Sul palco di 12 -12 - 12 si sono avvicendati Bruce Springsteen, i Rolling Stones, gli Who, Paul McCartney e Eddie Vedder, solo per citarne alcuni. Interessanti anche gli speciali che Rai Uno ha dedicato a quattro grandi stelle del firmamento musicale nostrano, Lucio Dalla, Lucio Battisti, Domenico Modugno e Mia Martini.

2012, anno dello sport, quello con la S maiuscola. Prima gli Europei di Calcio che si sono svolti in Polonia e Ucraina dall'8 giugno al 1 luglio e che hanno visto gli azzurri protagonisti fino alla finale persa malamente contro la Spagna, poi i Giochi Olimpici estivi di Londra (27 luglio - 12 agosto), hanno tenuto compagnia ai telespettatori italiani che hanno incoronato nuovi idoli, come Mario Balotelli, e si sono adirati per gli insuccessi di Federica Pellegrini nel nuoto o per il brutto caso di doping che ha coinvolto l'olimpionico azzurro della marcia, Albert Schwazer. Si trasforma un programma di culto come 90° minuto che per la prima volta nella sua decennale storia non ha potuto mostrare per primo ed in chiaro i momenti salienti delle partite del campionato di calcio; il compito è passato a Cielo che ha tenuto a battesimo il ritorno alla conduzione di un talk show sportivo per Simona Ventura, primadonna di Cielo che gol.

Il 2012 della politica è stato contraddistinto dall'attività del premier dimissionario Mario Monti, dal ritorno di Silvio Berlusconi (accompagnato dalle polemiche relative al pepato intervento di Luciana Littizzetto in Che tempo che fa e alle intervista rilasciate dal Cavaliere, a una settimana di distanza l'una dall'altra, a Barbara D'Urso in Domenica Live e Massimo Giletti a Domenica In), dall'entrata in campo di Beppe Grillo e del suo Movimento 5 Stelle, dal riassestamento del Partito Democratico e naturalmente dalla gravissima crisi economica globale, argomenti con cui il pubblico televisivo si è confrontato quotidianamente grazie anche a talk show come Ballarò e programmi di inchiesta come Report e Presa Diretta, entrambi vessilli di Rai Tre, e nuovi arrivati come Robinson, condotto sempre sulla Terza Rete da Luisella Costamagna; nettissima anche la crescita di un programma come Otto e mezzo, guidato adesso da Lilli Gruber su La7. Proprio La7 ha rappresentato il polo più vivace dal punto di vista della 'campagna acquisti' conduttori. Michele Santoro ha portato Servizio Pubblico (la prima puntata, andata in onda il 25 ottobre ha rappresentato un piccolo record per la rete), le sorelle Cristina e Benedetta Parodi si sono appropriate degli spazi tradizionalmente dedicati al pubblico femminile.

Se la prima con Cristina Parodi - Live non è riuscita ad imporsi, tanto che il programma è stato cancellato dal prossimo palinsesto, la sorella minore con I menù di Benedetta ha conquistato sempre più telespettatori, tanto da diventare il 'traino' del tg di Enrico Mentana, con buona pace di Geppi Cucciari e del suo G'Day. E' spuntata anche Teresa Mannino, in verità non brillantissima col suo programma, Se stasera sono qui. Acclamata dal suo pubblico, Sabina Guzzanti è stata con Un due tre stella uno dei volti più riconoscibili di La7, anche se lo show non è stato così incisivo come ci si aspettava in termini di ascolti, discorso che può essere replicato per The Show Must Go Off di Serena Dandini, penalizzato anche dalla feroce concorrenza degli 'omologhi' del sabato, Ballando con le stelle (Rai Uno) e Italia's Got Talent (Canale 5). E se Gad Lerner dice addio al suo L'infedele, appuntamento del lunedì tra i più apprezzati, in favore di Piazzapulita di Corrado Formigli, resterà comunque uno dei personaggi di punta dell'emittente di Telecom Media Italia con un programma nuovo di zecca che vedrà la luce a gennaio. La7 ha ospitato anche Quello che (non) ho, lo show della premiata ditta Fazio-Saviano dedicato al potere delle parole.
Quello che (non) ho: la prima serata - la seconda serata
Si è parlato a lungo della crisi dei reality show tradizionali come Il Grande Fratello e L'Isola dei famosi, due format che nel 2012 hanno vissuto delle battute d'arresto notevoli, con un netto calo degli spettatori. Probabilmente non è il concetto di reality ad essere in discussione, quanto la ripetitività di certe formule, la mancanza di freschezza nei concorrenti sempre più smaliziati; ecco perché a fronte del crollo di queste due corazzate, aumenta l'apprezzamento per programmi più nuovi come Pechino Express, gara di sopravvivenza tra dieci coppie di conoscenti, famosi e non, che hanno dovuto effettuare un percorso di diecimila chilometri per arrivare a destinazione. Sarà forse per il sottile gusto di vedere in difficoltà i cosiddetti VIP, ma lo show (vinto per la cronaca dagli attori di Camera Cafè Debora Villa e Alessandro Sampaoli) ha saputo conquistare uno zoccolo duro di fan, anche grazie alla conduzione del principe Emanuele Filiberto di Savoia, protagonista di un altro reality che ha fatto parlare di sé, Il principiante - Il lavoro nobilita. Il programma, trasmesso da Cielo, ruotava attorno alle capacità di adattamento del nobile, messo alla prova in mestieri 'umili', come il pizzaiolo o il dog sitter. E per la serie, uomini improbabili in circostanze improbabili, anche Flavio Briatore si è lasciato tentare dal piccolo schermo conducendo il dimenticabile The Apprentice Italia, un talent show in cui si cercava il manager perfetto.

Gli uomini della TV non rischiano di dover trovare una nuova occupazione, ma di sicuro se hanno fallito nei loro intenti, qualcuno glielo farà notare. Il 2012 ha visto una buona serie di flop. Non ha funzionato il ritorno in prima serata su Rai Uno di un programma come Per tutta la vita, presentato da Fabrizio Frizzi e Natasha Stefanenko, chiuso dopo due puntate e con un numero di telespettatori davvero basso. Riscontri poco lusinghieri anche per Piero Chiambretti che su Italia 1 con il suo Chiambretti Show - La muzika sta cambiando non ha realizzato ascolti memorabili. In difficoltà anche uno show collaudato come Le Iene che, orfano di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, approdati su Canale 5 con Scherzi a Parte, ha patito il continuo avvicendarsi di conduttori al fianco di Ilary Blasi ed Enrico Brignano (Alessandro Gassman, Pippo Baudo e Claudio Amendola). Si riparte a gennaio con il trio composto dalla Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa's Band. Anche Domenica Live, il talk show di punta della programmazione pomeridiana di Canale 5, ha avuto le sue crisi, culminata nell'avvicendamento alla conduzione tra Alessio Vinci e Sabrina Scampini e Barbara D'Urso. Tempi duri anche per i comici. Ne sa qualcosa Giorgio Panariello che con il suo Panariello non esiste su Canale 5 non ha vissuto tempi facili. Solo la puntata finale del 26 marzo (complice l'insuccesso della fiction Barbarossa su Rai Uno) è andata in controtendenza, facendo risalire gli ascolti, nettamente calati dal primo appuntamento.