Il fumetto italiano sta per potenzialmente vivere un'epoca d'oro sullo schermo: a fine anno vedremo finalmente il Diabolik dei fratelli Manetti, ed è imminente anche l'adattamento cinematografico di Dampyr, uno dei titoli di punta della Bonelli. La nota casa editrice è poi anche al lavoro su una serie animata di Dragonero, in collaborazione con Rai Ragazzi, che arriverà nel 2022, e su un adattamento catodico di Dylan Dog, con nientemeno che James Wan annunciato fra i produttori, in vista della realizzazione di un vero e proprio Bonelli Cinematic Universe. Alla luce di tutto ciò, ecco una nostra wishlist ideale per gli anni a venire, con titolo Bonelli (ma non solo) di fumetti italiani che vorremmo vedere sullo schermo, che si tratti di un film, di una serie tv o di una miniserie. A cominciare da un autentico caposaldo della produzione fumettistica nostrana, che recentemente ha spento settanta candeline ma non si appresta a mostrare segni di vecchiaia.
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1. Tex
Il personaggio-simbolo della Bonelli è già stato protagonista, con il volto di Giuliano Gemma, di un lungometraggio, Tex e il signore degli abissi, uscito nel 1985 e finito nel dimenticatoio in quanto flop commerciale (doveva essere il pilot di una serie mai realizzata). E al netto della scarsa popolarità odierna del western il personaggio sarebbe più che qualificato per un ritorno sugli schermi, soprattutto alla luce di recenti scelte editoriali che danno la possibilità di procedere su due binari narrativi: alla serie regolare e agli albi speciali si affianca infatti, dalla fine del 2018, un mensile dedicato alla gioventù di Tex, quando era ancora ricercato dalla legge anziché al servizio di essa. Due linee temporali altrettanto solide e affascinanti, da esplorare forse in forma seriale, destinazione ideale per lo sviluppo a lungo termine delle avventure del personaggio.
2. Martin Mystère
Anche il detective dell'impossibile ideato da Alfredo Castelli ha già avuto diritto a una trasposizione, per l'esattezza una serie animata andata in onda nel 2003 e rivolta a un pubblico più giovane, con protagonista una versione teen di Martin Mystère (la cosa fu oggetto di un inside joke nel fumetto, dove la serie è descritta come un adattamento di vere esperienze giovanili del personaggio e di un suo amico divenuto poi sceneggiatore). Una trasposizione seriale live-action potrebbe essere la risposta italiana a X-Files o Supernatural, con il celebre archeologo e conduttore televisivo che indaga su vere leggende e teorie come Atlantide e gli UFO, affiancato dal fido Java, personaggio dal potenziale cult sullo schermo in quanto uomo delle caverne capace di esprimersi solo con dei suoni gutturali (che il professor Mystère per fortuna è in grado di capire). L'unica eventuale modifica sarebbe a livello anagrafico, dato che nei fumetti Martin, nato nel 1942, ha già 78 anni (per quanto portati discretamente grazie a un preparato speciale che ha ricevuto in dono dallo zio).
3. Nathan Never
Si parla di un film di Nathan Never dal 1999, quando i diritti furono acquistati da una società americana, la stessa che poi realizzò Dylan Dog - Il film con Brandon Routh nei panni dell'indagatore dell'incubo. Nel 2017 i diritti sono tornati in mano alla Bonelli, e anche in questo caso sarebbe auspicabile un approccio seriale, data l'ibridazione tra poliziesco e fantascienza che è uno degli elementi-chiave del fumetto originale, nonché la forte continuità caratterizzata da trame a lungo termine (come la recente storyline Intrigo internazionale, che si concluderà il mese prossimo). Un buon modo per dare un tocco italiano alla science fiction dura e pura, genere solitamente poco frequentato dalle produzioni nostrane per motivi di budget.
4. John Doe
Ideato da Roberto Recchioni e dal compianto Lorenzo Bartoli nel 2002, questo è un racconto che già a livello strutturale si presta a un possibile adattamento seriale, dato che gli stessi autori hanno suddiviso le avventure di John Doe in quattro "stagioni", incentrate sulle vicende della Trapassati Inc., azienda che si occupa della gestione dei decessi e di cui Doe era direttore, lavorando a stretto contatto con la Morte. Tra intrighi e humour nero, ci sono tutte le premesse giuste per una storia a lungo termine, con un punto di vista originale e ironico su argomenti noti come il decesso e le sue manifestazioni fisiche.
5. Julia
Dal 1998 uno dei personaggi di punta della Bonelli, Julia è riuscita ad andare oltre lo statuto di icona dei fumetti, divenendo negli ultimi anni testimonial per campagne di sensibilizzazione come la violenza sulle donne. Un tema che potrebbe dare la giusta carica contemporanea a un adattamento cinematografico delle avventure della criminologa residente nel New Jersey, con una punta di dramma psicologico in più legato al suo rapporto con la spietata serial killer Myrna Harrod, la cui ossessione nei confronti di Julia ha anticipato di un paio di decenni il recente successo televisivo di Killing Eve.
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6. Mercurio Loi
Dopo tanti personaggi internazionali, passiamo a un eroe Bonelli puramente italiano: Mercurio Loi, il detective perdigiorno, residente a Roma all'inizio dell'Ottocento. Eccentrico professore di Storia all'università, Loi in realtà si interessa ai misteri che popolano la nostra capitale, molti dei quali frutto dell'acerrimo nemico ed ex-allievo Tarcisio Spada, e si impegna a risolverli, ma senza troppa fretta. Con il giusto misto di azione, mistero e humour, c'è il potenziale per un franchise cinematografico made in Italy in grado di rivaleggiare con lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie.
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7. Samuel Stern
La creazione più recente di quelle elencate in questo articolo, nata dalla fantasia di Gianmarco Fumasoli e Massimiliano Filadoro e edita dalla Bugs Comics, ci porta nuovamente all'estero, per l'esattezza in Scozia, dove Samuel Stern lavora come libraio. In realtà ha un passato leggermente più complesso, che lo porta regolarmente a vedersela con minacce ultraterrene, principalmente presenze demoniache. Già cult in Italia, il fumetto si appresta ora a sfondare anche in altri paesi (a breve l'esordio in Danimarca), e contiene il canovaccio perfetto per un film o una serie televisiva, a seconda di come si vorrebbe trattare l'evoluzione del personaggio principale.
8. Attica
Primo fumetto pubblicato in formato manga dalla Bonelli, Attica è frutto della fantasia di Giacomo Bevilacqua e racconta le vicende di cinque ragazzi, tutti dotati di strani poteri, che decidono di unire le forze per svelare la verità sulla città che dà il nome alla serie, una città in apparenza bellissima ma che in realtà è stata eretta su una bugia. Da poco conclusasi in fumetteria, la saga è un ottimo spunto per un'operazione che potrebbe portare anche nel mondo cinematografico italiano la distopia in salsa young adult.
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9. Orfani
Ancora fantascienza, ancora Bonelli, ancora Roberto Recchioni, con un altro titolo incentrato su dei ragazzi, questa volta addestrati per combattere contro una razza di alieni invasori. Noto per essere stato il primo titolo interamente a colori della casa editrice, Orfani ha come elemento narrativo caratteristico la suddivisione in due piani temporali, che raccontano la guerra nel presente e l'addestramento dei ragazzi nel passato. Un doppio binario che si presterebbe bene al piccolo schermo, sfruttando anche la popolarità, già evocata sopra, di storie fantascientifiche dal target giovane.
10. La Lupa
Scritto e disegnato da Lorenzo Palloni, La Lupa è un noir duro e puro, un racconto spietato e tenero allo stesso tempo che esplora le contraddizioni della vita di Ginger, che da un lato è una moglie e madre come molte altre, e dall'altro riscuote crediti per uno strozzino, senza alcuna pietà qualora ci fossero problemi. Una storia che sembra scritta apposta per il cinema, ultimamente sempre più ghiotto di personaggi femminili molto forti, di cui Ginger è un esempio emblematico, archetipico e al contempo molto originale.