L'orrore sa essere tante cose. Può travestirsi da paura, tensione, trauma, raccapriccio, assumere subdole forme astratte oppure soffermarsi sul dolore fisico. Bene, se siete affetti da un po' di malsano masochismo e avete tanta voglia di avvinghiarvi al vostro divano, siete nell'articolo giusto. Sì, perché stiamo per consigliarvi i migliori film horror da vedere su Infinity, una pratica guida all'orrore per orientarvi al meglio negli anfratti più torbidi della piattaforma streaming.
Genere ideale per serate da brivido, l'horror ci porta spesso alla cattiva abitudine (almeno in sala) di ridere durante le sequenze più ansiogene, come se la risata fosse una difesa, un modo per esorcizzare e negare la paura che ci sta pervadendo dalla testa ai piedi. Dando per buona questa teoria, sappiate che grazie ai dieci film di cui stiamo per parlarvi potreste ritrovarvi un bel sorriso stampato in faccia.
Sarà merito di iconici pagliacci in vena di galleggiamenti, misteriosi villaggi seicenteschi, immancabili case infestate e maschere inquietanti. Armatevi di coraggio, affrontate le vostre paure, abbracciate il cuscino e godetevi i nostri consigli orrorifici.
1. It
Intere schiere di lettori e spettatori traumatizzati per colpa di un palloncino rosso, un impermeabile giallo e una barchetta di carta. Dopo il dimenticabile film tv del 1990, l'iconico pagliaccio nato dalla penna di Stephen King ha avuto finalmente una degna incarnazione cinematografica con It. Abile nel ricreare le atmosfere malsane del romanzo e nel raccontare la malefica mitologia radicata nella mitica cittadina di Derry, Andrés Muschietti si mette sulla scia di Stranger Things per rispolverare i dolori dell'adolescenza e il lento addio alla spensieratezza. Grazie a un character design ispirato e una messa in scena sapiente, il film si è guadagnato subito la stima del pubblico e un inevitabile secondo atto in arrivo a settembre.
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2. Quella casa nel bosco
Geniale, innovativo, metacinematografico. Ci sono tanti modi per vedere Quella casa nel bosco. E ognuno crea una soddisfazione diversa. Nel 2012 un ispirato Drew Goddard, affiancato da Joss Whedon alla sceneggiatura, prende il genere horror e lo decostruisce pezzo dopo pezzo, prendendosi gioco dei suoi cliché e dei suoi meccanismi rodati. Il tutto senza rinunciare alla tensione, al divertimento e allo splatter. Quella casa nel bosco è un film davvero difficile da raccontare. Va semplicemente visto. E gustato.
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3. Non aprite quella porta
Remake dell'omonimo cult del 1974, Non aprite quella porta è ispirato alla figura del macabro serial killer Ed Gain, collezionista dei resti delle sue vittime e di cadaveri dissotterrati. Uno spunto atroce dal quale è nata una delle figure più iconiche del cinema horror: Leatherface. La sua motosega e la sua maschera fatta di brandelli umani sono entrati nell'immaginario collettivo e questo rifacimento non fa che rispettarne e celebrarne il mito. Convenzionale ma efficace, Non aprite quella porta è un'opera disturbante, in cui l'ambientazione decadente e rancida vi farà sentire persino l'odore della morte.
4. La notte del giudizio
Ogni distopia nasconde la sua dose di profondo orrore. Non fa eccezione La notte del giudizio, film pervaso da un lucido cinismo, che racconta un'America in cui la criminalità è stata quasi del tutto debellata. E allora, per dare libero sfogo alla violenza della natura umana, ecco arrivare 12 ore annuali in cui ogni crimine o omicidio viene legalizzato. Uno spunto originale e disturbante, capace di smascherare le convenzioni sociali e mostrare tutto il male che scalpita nell'essere umano.
5. La città verrà distrutta all'alba
Ancora un remake, ancora un orrore cittadino. Rifacimento dell'omonimo film di George Romero, qui in veste di produttore esecutivo, La città verrà distrutta all'alba ha un titolo apocalittico, ma racconta un orrore destabilizzante e inarrestabile. Parliamo di un male contagioso, di una una follia incurabile che lentamente fa impazzire gli abitanti di una cittadina di periferia. Subdolo nel suo meccanismo orrorifico, La città verrà distrutta all'alba mina ogni rassicurazione mostrandoci una delle nostra paure più grandi: veder cambiare le persone.
6. Ouija - L'origine del male
Prima di creare quel gioiello di serie tv chiamata Hill House, Mike Flanagan ci aveva già immerso in un altro dramma familiare. Al centro del riuscitissimo Ouija - L'origine del male, infatti, troviamo una madre vedova e due figlie che si fingono medium, sino a quando un antico manufatto risveglia sul serio entità demoniache. Fascino esoterico e potenti jump scare si alternano in un film che, tra personaggi ambigui e colpi di scena, cela anche una non velata critica al perbenismo borghese.
7. The Witch
Lezione numero uno: per creare un grande horror immergi il pubblico nella giusta atmosfera. Una lezione che il giovane Robert Eggers ha imparato e impartito alla perfezione con il suo folgorante esordio chiamato The Witch. Ambientato nell'America dei Padri Pellegrini, questo horror rurale ci cala con pazienza dentro una comunità assediata da misteriose presenze nascoste nella foresta. Eggers lavora di sottrazione, centellinando l'orrore attraverso piccoli eventi stranianti, capaci di destabilizzare i legami familiari e mettere in luce tutto il male nel cuore degli uomini. Assieme ad Hereditary - Le radici del male, The Witch è senza dubbio una delle opere prime più notevoli e raffinate degli ultimi anni. Tra Ari Aster e Robert Eggers, il futuro dell'horror è in buone mani.
The Witch, il Male proviene dal bosco nell'horror di Robert Eggers
8. Il rito
Un rito di nome e di fatto. Una cara, vecchia abitudine che rispettiamo anche in questa nostra guida. Parlando di horror da vedere su Infinity, potevamo forse farci mancare un esorcista? Certo che no. Soprattutto se il prete di turno ha il volto severo e ambiguo del sempre eccelso Anthony Hopkins. Tratto da un saggio ispirato a vicende realmente accadute, Il rito mette in scena un rapporto mentore-allievo, dedicandosi alla formazione di un giovane senza vocazioni che incontra un prete che lo inizia al lato oscuro della fede. Senza sconfinare nell' eccessivamente inverosimile, Il rito è un film cupo, torbido, che turba proprio grazie al suo approccio realistico.
9. Final Destination
Nel sempre più lontano 2000 fu una delle sorprese della stagione. Un horror atipico, "a effetto domino", che ci mette davanti all'ineluttabilità del più grande nemico di sempre: la signora Morte. Una Morte beffarda, implacabile, persino ironica, che si abbatte su un gruppo di ragazzi sfuggiti a un disastro aereo. Creativo nell'immaginare infiniti modi per mettere fine alle esistenze, Final Destination è un film che coinvolge dall'inizio alla fine, forte di un'idea vincente alla base della sua sceneggiatura e capace di dare il via a una pentalogia in cui nessun capitolo successivo ha saputo migliorare il primo atto.
10. Profondo Rosso
Ultimo ma non ultimo. Anzi. Chiudiamo la nostra lista con una presenza doverosa, con un cult che, anche dopo infinite visioni, riesce sempre a fare breccia nelle nostre paure più recondite. La caccia a un omicida diventa un ottimo pretesto per sperimentare una perfetta via di mezzo tra l'horror e il thriller, un territorio in cui Dario Argento si muove con audacia, maestria e disinvoltura. Profondo Rosso, il film che gli valse un prestigioso accostamento ad Alfred Hitchcock, resta il suo apice assoluto. Visionario, cruento e impreziosito dagli effetti speciali di Carlo Rambaldi, l'opera di Argento è riuscita a rendere indelebili sia le sue immagini che i suoi suoni, con quella colonna sonora da pelle d'oca impossibile da togliersi dai timpani.
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