Possiamo appartenere a generazioni differenti ma tutti noi, da bambini, siamo rimasti "vittime" di cartoni animati o pellicole per ragazzi che nascondevano al loro interno degli shock emotivi che ci saremmo portati dietro per sempre. Basti pensare alla Walt Disney, con il suo conclamato odio verso le figure genitoriali, o a tutti quei film cosiddetti per famiglie che, tra gli anni Ottanta e Novanta, si sono divertiti a regalarci alcune tra le scene più disturbanti del cinema.
Siamo sicuri che vi staranno venendo in mente tantissimi vostri traumi cinematografici infantili, come la morte di Mufasa o l'annegamento del cavallo Artax nelle Paludi della Tristezza; ma noi pensiamo di potervene suggerire alcune che pensavate (e speravate) di aver rimosso. Ecco, allora, la lista in ordine cronologico dei film che hanno traumatizzato la nostra infanzia: siete pronti a rivivere i vostri peggiori incubi?
1. Biancaneve e i sette nani (1937)
Questo viaggio attraverso i film che hanno traumatizzato la nostra infanzia non poteva che iniziare con Biancaneve e i sette nani, primo lungometraggio prodotto dalla Walt Disney nonché prima causa di infarti in età prescolare fin dal lontano 1937. La trama è nota a tutti, così come è rimasta indelebile la scena in cui la perfida Regina Grimilde si trasforma in una vecchia strega raggrinzita dalla risata roca. Senza dimenticare, ovviamente, il momento in cui l'adorabile vecchietta si affaccia all'improvviso alla finestra di Biancaneve con gli occhi sbarrati e un ghigno senza denti. Ufficialmente il peggior incubo di tutti i bambini.
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2. Fantasia (1940)
Quando i più famosi brani di musica classica incontrano le geniali matite dei disegnatori Disney, il risultato non può che essere un capolavoro come Fantasia. Il classico musicale delle Casa del Topo, però, non è tutto ippopotami ballerini ed elefantesse che soffiano bolle di sapone. L'ultimo capitolo, dal titolo Una notte sul Monte Calvo ci regala, infatti, l'apparizione del gigantesco e terrificante Chernabog, un demone che richiama a sé gli spiriti maligni e le anime inquiete dei defunti. Risvegliando le più recondite paure dei piccoli spettatori.
3. Bambi (1942)
Serve forse spiegare perché abbiamo inserito Bambi tra i film che hanno traumatizzato le nostre anime innocenti? Che le figure genitoriali non godano di grande fortuna all'interno dell'universo Disney è risaputo ma la morte della mamma di Bambi rappresenta proprio una cattiveria gratuita. La cerbiatta e il piccolo Bambi corrono disperati per sfuggire ai cacciatori; mentre il cucciolo riesce a mettersi in salvo, la madre viene raggiunta da un colpo di fucile di cui si sente solamente il rumore (e ci mancava pure...). La scena successiva in cui Bambi chiama la mamma in mezzo alla bufera di neve è talmente straziante che ci porta a saltare direttamente al prossimo film della nostra lista.
4. Alice nel paese delle meraviglie (1951)
Riprendiamo un attimo fiato con un trauma cinematografico un po' più soft (ma anche più subdolo): il destino delle ingenue ostrichette nel film d'animazione Alice nel paese delle meraviglie. Durante il suo peregrinare, Alice incontra i gemelli Pinco Panco e Panco Pinco che le raccontano la storia de Il tricheco e il carpentiere; in questo racconto, un gruppo di tenere e innocenti ostrichette diventa la portata principale di un grosso tricheco munito di sigaro e bastone. La loro unica colpa? Non aver ascoltato i consigli della saggia madre.
E.T. l'extraterrestre (1982)
Alzi la mano chi non è mai riuscito ad eliminare dalla propria mente l'immagine del dolce E.T. morente sulla riva del fiume nel film E.T. l'extraterrestre. Non sappiamo dire se sia peggio il suo aspetto cianotico o l'espressione inconsolabile di una giovanissima Drew Barrymore nei panni di Gertie. Fatto sta che, almeno in questo caso, possiamo asciugarci le lacrime e gioire della resurrezione del piccolo alieno.
6. La storia infinita (1984)
C'è chi ha pianto vedendo il cavallo Artax affondare nel fango delle Paludi della Tristezza e chi mente. Sopraffatto dalla disperazione e senza più una ragione per vivere, il bianco destriero si lascia inghiottire dalla palude mentre Atreyu (Noah Hathaway) tenta disperatamente di tirarlo a sé. Una scena agghiacciante che fa meritare a La storia infinita un posto d'onore nella lista dei film che hanno traumatizzato la nostra infanzia.
7. Indiana Jones e il Tempio Maledetto (1984)
Steven Spielberg dirige Harrison Ford in questo secondo capitolo della saga dedicato al celebre archeologo dal titolo Indiana Jones e il Tempio Maledetto e datato 1984. Passi il lauto banchetto a base di cervello di scimmia e di pitone ripieno ma la scena in cui il sacerdote strappa il cuore dal petto della vittima sacrificale per poi buttarla nella lava incandescente rimane uno dei momenti cinematografici più disturbanti della nostra infanzia.
8. Nel fantastico mondo di Oz (1985)
Sequel cinematografico de Il mago di Oz del 1939, Nel fantastico mondo di Oz mette da parte i toni soavi del suo predecessore per catapultare lo spettatore (preferibilmente under 10) in un vero e proprio incubo. La piccola Dorothy (Fairuza Balk), dopo aver raccontato di spaventapasseri parlanti e di boscaioli di latta, viene rinchiusa (giustamente?) in un ospedale psichiatrico e sottoposta a elettroshock. Quando poi riesce a far ritorno nel paese di Oz, questo è invaso da creature agghiaccianti come i Rotanti, uomini dagli arti oblunghi e con delle rotelle al posto di mani e piedi, o la Strega Mombi, perfida fattucchiera che colleziona teste di ragazze e le indossa a proprio piacimento. Siamo ancora convinti che sia una pellicola per ragazzi?
9. It (1990)
Per quanto si tratti della miniserie del 1990, It non è di certo una pellicola per bambini. Ma la verità è che la maggior parte di noi lo ha visto in età preadolescenziale, alimentando così la dilagante avversione verso i clown che caratterizza la nostra generazione. Rivisto oggi potrebbe quasi sembrare divertente ma siamo sicuri che il buon vecchio Tim Curry travestito da pagliaccio assassino con i denti aguzzi ha popolato gli incubi infantili di tantissimi di voi.
10. Alla ricerca della Valle Incantata (1988)
Piedino de Alla ricerca della Valle Incantata va ad aggiungersi alla lunghissima lista di orfani che popolano da sempre i cartoni animati. Se non vi ricordate la dinamica, niente paura, ci pensiamo noi a rinfrescarvi la memoria: mentre Piedino e Tricky stanno giocando, vengono attaccati da un "denti aguzzi" e la madre del piccolo collo lungo, per difendere i due cuccioli, rimane gravemente ferita. E visto che la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo, a completare il quadretto idilliaco sopraggiungono anche un terremoto e un temporale. Quando Piedino ritrova la madre in punto di morte, lei, con le ultime forze rimaste, gli sussurra Io sarò con te, anche se non mi potrai vedere.
11. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)
Chi ha incastrato Roger Rabbit è sicuramente un film pieno di personaggi strambi ma il giudice Morton (Christopher Lloyd) è di certo il più inquietante di tutti. Dopo essere stato stritolato da uno schiacciasassi senza morirne, il severo giudice si rivela in realtà essere un cartone animato dagli occhi iniettati di sangue, le lame al posto delle mani e una vocina stridula. Fortunatamente, pochi minuti dopo, rimane vittima della sua stessa arma, la salamoia, una miscela di trementina, acetone e benzina che lo scioglie dalla testa ai piedi.
12. Papà, ho trovato un amico (1991)
Esiste un film più crudele e gratuito di Papà, ho trovato un amico? Noi crediamo fermamente di no. Protagonista di questa fantomatica pellicola per ragazzi è Vera (Anna Chlumsky), una ragazzina orfana di madre, con il padre titolare di pompe funebri e la nonna affetta da demenza senile. A causa della sua ipocondria (come darle torto), Vera conduce una vita triste e solitaria fino a quando conosce Thomas (Macaulay Culkin), un coetaneo con il quale stringe una splendida amicizia. Tutto molto bello fino a quando il ragazzino viene assalito da uno sciame di api e muore per una grave reazione allergica. Da Papà, ho trovato un amico a Papà, ho perso un amico è un attimo.
13. Hook - Capitan Uncino (1991)
Inizialmente il personaggio di Rufio in Hook - Capitan Uncino (Dante Basco) è veramente insopportabile: arrogante e anche un po' tamarro, il giovane capo dei Bimbi Sperduti non accetta subito di buongrado il ritorno di Peter Pan (Robin Williams). Nel corso del film, però, si riscatta e inizia quasi a starci simpatico; per questo, merita di morire. La scena in cui, in punto di morte, sussurra a Peter Avrei tanto voluto avere un padre come te è davvero strappalacrime.
14. Tuffo nel buio (1991)
Tuffo nel buio forse non è una delle pellicole per ragazzi più celebri degli anni Novanta ma se l'avete vista da bambini sicuramente non vi sarete più tuffati in acqua con gli occhi aperti. Il film racconta la vera storia di Sonora Webster (interpretata da Gabrielle Anwar), un'adolescente degli anni Trenta conosciuta per il suo numero di diving horse, nel quale amazzone e cavallo si tuffano in acqua insieme. Un giorno, per sbaglio, Sonora si tuffa con gli occhi aperti, procurandosi il distacco della retina a entrambi gli occhi. Abbiamo già detto che la protagonista era orfana?
15. Il re leone (1994)
La morte di Mufasa. Non servirebbe dire altro per risvegliare in noi un dolore che sembrava ormai assopito da tempo. Dopo Bambi, la falce della Disney si abbatte su Il re leone, questa volta scegliendo come vittima un padre per la par condicio. La morte del re della Savana è drammatica quanto spettacolare: dopo essere precipitato da una rupe per colpa del simpatico fratello Scar, il suo corpo viene travolto da una mandria di bufali aizzata dalle iene. Immancabile, ovviamente, il momento in cui il piccolo Simba lo scongiura di rialzarsi.
16. Fantaghirò 5 (1996)
Concludiamo questo viaggio nei ricordi e attraverso i film che hanno traumatizzato la nostra infanzia con Fantaghirò 5, pellicola facente parte dell'omonimo franchise che vede protagonista l'attrice Alessandra Martines. In questo quinto capitolo della serie fa la sua apparizione Senza Nome (Remo Girone), capitano di un vascello fluttuante che si nutre di bambini per trasformare il legno di cui è composto il suo corpo in carne umana. Una sorta di Pinocchio in versione orco che ha un po' esagerato con il blush. Da brividi i bambini legati come salami, ben infarinati e con una mela in bocca.