L'amica geniale, l'atteso Conclave, e poi la serie Avetrana - Qui non è Hollywood, Il Conte di Montecristo con Sam Clafin e Michele Riondino, La Maquina con Diego Luna e Gael Garcia Bernal, Vita da Carlo - Stagione Tre, l'esordio di Luca Zingaretti alla regia, La casa degli sguardi, il caso Longlegs con Nicolas Cage e poi il documentario Rod Diary: Bruce Sprinsgsteen and E Street Band di Thom Zimny. Lo diciamo subito, il programma della 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma è tra i migliori degli ultimi anni. Azzardiamo, sull'internazionalità e sulla qualità (almeno teorica, ma comunque rafforzata dal feedback di opere già passate in altri festival o già uscite all'estero), potrebbe essere superiore a quello della Mostra del Cinema di Venezia (del resto, le world premiere hanno relativa importanza).
Vedremo cento film da ventotto paesi, come anticipa Salvo Nastasi, presidente della Fondazione Cinema per Roma, durante la presentazione del programma. "Un'identità chiara, che si è trasformata varie volte, sopratutto negli ultimi anni con la nascita del concorso", spiega Nastasi. "In più, si è allargata per tutta la città. Una Festa che diventa anche Festival. Non possiamo fare paragoni, perché la Festa del Cinema di Roma è unica. Abbiamo puntato sul cinema e sulle produzioni indipendenti pensando alla trasversalità. Una programmazione larga e variegata".
Festa del Cinema di Roma 2024: la presentazione del programma
Tra le novità, una nuova location, ossia il Teatro Olimpico, scelto dall'organizzazione come cornice della conferenza stampa. "Viggo Mortensen e Johnny Depp saranno i premi alla carriera, e presenteranno la loro opera seconda da registi", spiega Paola Malanga, direttrice artistica della Festa del Cinema di Roma. Un punto poi sul concorso: "La giuria sarà affiancata dal giudizio del pubblico per il premio. Quattro film italiani su diciotto in concorso. Tra cui otto anteprime mondiali. In più ci sarà il premio alla miglior opera prima". Un concorso, come detto interessante, tra opere prime, seconde e indipendenti: occhio a L'albero di Sara Petraglia, ambientato al Pigneto, e poi occhio a Bring Them Down con Christopher Abbott e Barry Keoghan e al thriller Night Call. Per l'Italia anche L'Isola degli Idealisti, noir di Elisabetta Sgarbi e Paradiso in vendita di Luca Barbareschi.
Dalla sezione Grand Public troviamo altri esordi, come quello di Luca Zingaretti, ispirato al romanzo di Mencarelli. "Un film immediato e sincero", secondo Paola Malanga. Da Roma a Napoli con Nottefonda di Giuseppe Miale Di Mauro con il bravo Francesco Di Leva. Sempre da Napoli un altro esordio, quella di Edgardo Pistone per un esordio in bianco e nero, Ciao Bambino. Storia bizzarra quella di Sunlight diretto e interpretato da Nina Conti. Ultime opere prime nel Freestyle Films: Pierce di Nelicia Low, Grand Theft Hamlet di Pinny Grylls e Sam Crane, e On Falling di Laura Carreira.
Masterclass, opere prime, cinema indie e uno sguardo alla romanità
"In questa Festa del Cinema di Roma ci sono tanti film già applauditi, come la Palma d'Oro Anora di Sena Baker, e ancora The Substance con Demi Moore. Opere che vengono dai grandi festival e poi titoli attesi come Saturday Night di Jason Reitman o We Live in Time", sull'Italia, Paola Malanga annuncia "Torneranno i Manetti Bros. Con il nuovi film, poi tra gli altri Mani Nude di Mauro Mancini, Hey Joe di Claudio Giovannesi, il nuovo film di Gabriele Muccino". Tra le masterclass Chiara Mastroianni, Diego Luna e Gael Garcia Bernal, oltre a Depp e Mortensen.
Un'edizione importante, che si incastra con diverse ricorrenze: "Festeggeremo vari anniversari: i settanta anni della Rai, i cento di Titanus. Poi i quarant'anni di Stop Making Sense di Jonathan Demme. Vent'anni da Privat di Saverio Costanzo". La Malanga si è soffermata sulla serialità, via via più centrale "Le serie poi hanno un ruolo importante. Avremmo Il conte di Montecristo, Avetrana - Qui non è Hollywood, la quarta stagione de L'Amica Geniale, la serie Piedone, Miss Fallaci e in chiusura Vita da Carlo - Stagione Tre".
Ma qual è il filo conduttore della Festa del Cinema di Roma 2024? Per Paola Malanga non c' dubbio, sono tanti gli elementi che confluiranno nella manifestazione: "Storia, politica, memoria, attualità, musica, da Springsteen a Vinicio Capossela. Un percorso su Roma, dal Tevere alla Stazione Termini al Bioparco e l'Isola Tiberina. Tanti fili rossi, una festa che sarà un arazzo con tanti disegni".