Toccata e fuga al Lucca Film Festival per Federico Cesari. L'arrivo della seconda stagione di Tutto chiede salvezza, su Netflix dal 26 settembre, ha visto il moltiplicarsi dei suoi impegni promozionali, ma l'attore trova il tempo per ritirare un premio e incontrare i giovani fan. Sorridente e disponibile, Cesari cita Elio Germano come suo modello di riferimento e assicura che il successo non ha cambiato il suo stile di vita, anche se trova gratificante ricevere messaggi di complimenti per il suo lavoro. "Ho iniziato a fare l'attore per caso, avevo circa 10 anni, quando sono finito sul set di Pupi Avati" rivela. "Dell'esperienza non ricordo molto. Mi sono appassionato al set in generale più che alla recitazione, mi piaceva conoscere tutte quelle persone".
Dopo la gavetta il successo è arrivato con due serie entrambe targate Netflix, Skam Italia e Tutto chiede salvezza, per l'appunto. La prima, in particolare, è riuscita a parlare ai giovani coinvolgendoli con personaggi vicini al loro quotidiano. Per Federico Cesari "più che sentirsi dire le cose, i giovani hanno bisogno di esprimersi. Skam è nata da una serie di interviste ai ragazzi, nasce dall'esigenza di intercettare una crisi dei nostri tempi. La tendenza degli sceneggiatori a voler raccontare i giovani dal loro punto di vista deve essere superata, devono essere loro a parlare".
Un set "familiare" grazie a Francesco Bruni
Come rivela la nostra recensione di Tutto chiede salvezza 2, i nuovi episodi vedranno la storia evolversi di pari passo con la maturazione di Daniele, il personaggio di Federico Cesari, che dovrà fare i conti con la separazione da Nina e la causa legale per la custodia della figlia, ma anche col tirocinio da infermiere nel reparto di psichiatria dove era stato ricoverato. "La volontà di proseguire la serie nasce dalla voglia di tornare a raccontare la ricerca della sanità mentale da parte di Daniele" spiega l'attore. "In questo nuovo percorso avrà nuove responsabilità, diventa padre e diventa infermiere, ma con la stessa sofferenza che lo ha accompagnato finora".
Il set della serie Netflix ha permesso a Cesari di consolidare il rapporto col regista Francesco Bruni, fautore del successo dello show. L'interprete di Daniele assicura: "Bruni è come lo vedete, privo di filtri. I suoi film sono un racconto della persona che è. Sul set crea un ambiente familiare, lega con tutti e ha molto rispetto per tutte le figure. Cerca sempre il dialogo, chiede il parere di tutti ed è aperto a tutte le opinioni. A noi attori dà grande libertà".
L'evoluzione di un attore
Il ruolo di Daniele ha richiesto a Federico Cesari di mettere alle prove le sue capacità attoriali, calandosi nella psiche turbata del suo personaggio con una performance che è in gran parte fisica. "Mi sono chiesto come tradurre la psicologia del personaggio nel racconto corporeo, il tremore delle mani, la voce rotta, tutto questo era già presente in sceneggiatura" chiarisce. "Mi chiedevo come fosse possibile per una persona essere così esposta agli altri, poi ho conosciuto Daniele Mencarelli, l'autore del romanzo da cui è tratta la serie e ho capito".
Se il ruolo di Daniele è quello della raggiunta maturità attoriale, quello di Martino Rametta (Skam Italia) è "il primo personaggio veramente centrale, non funzionale ad altri. Questa è stata la prima grande prova che mi ha permesso di capire come si fa a fare l'attore". Poi confessa: "Tante volte ho pensato di dire basta e fare altro, ma il provino per cui mi ero dato l'ultimatum è andato bene. Il lavoro dell'attore ti mette sempre in discussione e mette alla prova le tue fragilità. Non ti senti mai abbastanza bravo o abbastanza arrivato". Mentre si attende di scoprire se i nuovi episodi di Tutto chiede salvezza verranno accolti dal pubblico con lo stesso entusiasmo della precedente stagione, Cesari rivela i suoi prossimi progetti: "Sarò Giovanni Pascoli in un film in costume per la tv, ruolo per cui ho dovuto studiare molto. Inizieremo a girare la prossima settimana in Garfagnana. Giuseppe Piccioni mi ha scelto perché gli è piaciuta la mia chiave di lettura del personaggio. Adesso potrei passare ore a spiegarvi la poetica del Fanciullino".