Per il pubblico italiano negli anni '80 e '90 la risata hollywoodiana per eccellenza aveva un nome e cognome: Eddie Murphy. In Italia la celebre caratterizzazione nel doppiaggio di Tonino Accolla ha aumentato esponenzialmente la riconoscibilità della risata dell'attore recentemente tornato sugli schermi con Dolemite is My Name e oggi ci accingiamo a rievocare i migliori film di Eddie Murphy, quelli con i quali ha conquistato il pubblico.
Personaggi eccentrici, scanzonati, spesso coraggiosi irresponsabili dal cuore d'oro. Il profilo dei ruoli che caratterizzano la carriera di Eddie Murphy esalta principalmente le sue doti istrioniche di commediante da palcoscenico, prodotto di quel Saturday Night Live vera e propria fucina di talenti che nei primi anni '80 ha consegnato al mondo dello spettacolo a stelle e strisce un dei volti più riconoscibili mai sfornati dal varietà della NBC.
Nonostante la carriera cinematografica abbia avuto un'evoluzione altalenante dalla fine del millennio in poi - soprattutto in progetti dove ha potuto letteralmente moltiplicare le sue performance in diversi personaggi all'interno dello stesso film, come nel remake de Il professore matto e Norbit - è soprattutto tra gli anni '80 e gli anni '90 che Eddie Murphy colleziona i titoli che l'hanno reso un vero e proprio mito per generazioni di spettatori. In occasione dell'uscita su Netflix del suo ultimo film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Dolemite is My Name - biopic nel quale interpreta la star della Blaxpoitation degli anni '70, Rudy Ray Moore, ripercorriamo la carriera di Eddie Murphy attraverso cinque dei suoi migliori film.
48 Ore (1982)
Al termine della sua esperienza nel covo del Saturday Night Live, Eddie Murphy trova subito pane per i suoi denti con il film 48 ore, sperimentando per la prima volta un genere come l'action comedy poliziesca che ritroverà poi nel corso della sua carriera. Al fianco di una star come Nick Nolte e diretto da un veterano del genere come Walter Hill, Murphy interpreta il detenuto Reggie Hammond, utile pedina per il detective Jack Cates (Nick Nolte) in un'indagine che ha come scopo la cattura di un noto criminale. Sin dal suo esordio si creano sullo schermo dinamiche che diventeranno ricorrenti, una su tutte le gag con un'altra spalla più o meno comica - in questo caso il personaggio interpretato da Nolte - con la quale esibirsi in sequenze esilaranti che smorzano qua e là la tensione della narrazione.
Una poltrona per due (1983)
Il primo grande successo di pubblico per Eddie Murphy arriva già col secondo film, Una poltrona per due. Reduce tre anni prima dal successo di The Blues Brothers, John Landis progetta una commedia con protagonisti Gene Wilder e Richard Pryor, reduci dal successo del grottesco Nessuno ci può fermare. Tuttavia Pryor rinuncia a causa di altri impegni e dopo la morte improvvisa di John Belushi, prima scelta per la sostituzione, viene chiamato proprio Eddie Murphy. Pare che quest'ultimo chiese che non fosse Gene Wilder il suo partner, per non essere considerato l'unico sostituto della coppia. A quel punto viene ingaggiata la star di The Blues Brothers, Dan Aykroyd. La storia dello scambio di vite tra il ricco e viziato Winthorpe e lo spiantato Billie Ray Valentine.
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Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills (1984)
Un debutto di fuoco con Nick Nolte, il successo con John Landis e ora la consacrazione definitiva. Nel 1984 Eddie Murphy si conferma senza esitazioni come una delle maggiori star in ascesa nel panorama hollywoodiano, grazie al primo film di una trilogia che si concluderà dieci anni dopo.
Vera e propria action comedy cult del cinema americano, Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills racchiude nel personaggio dello scapestrato Axel Foley (Murphy) agente di polizia di Detroit, le caratteristiche principali del personaggio universalmente associato alla figura di Eddie Murphy. La contrapposizione tra l'indisciplina di Foley e il lusso sfrenato di un'area esclusiva di Los Angeles come Beverly Hills, rende ancor più spassoso il contrasto del personaggio e la sua simpatia agli occhi dei fan.
Il principe cerca moglie (1988)
Cinque anni dopo il successo di Una poltrona per due, Eddie Murphy torna a collaborare con John Landis, bissando il successo ottenuto con il precedente film. Ne Il principe cerca moglie, Murphy è il principe Akeem, erede del fittizio stato di Zamunda. Promesso sposo ad una donna che non ama, il viziato Akeeem parte in direzione New York per trovare l'amore, in compagnia dell'amico Semmi (Arsenio Hall). Una commedia semplice e godibile, che conferma una volta per tutte la naturale propensione di Eddie Murphy alle varie declinazioni della commedia.
Dreamgirls (2008)
Mai troppo considerato dalla critica nelle stagioni dei premi, Eddie Murphy trova il riscontro maggiore da questo punto di vista in un film corale del 2008, Dreamgirls, diretto da Bill Condon, e ambientato nella Detroit degli anni '60. Grazie al ruolo di Jimmy 'Thunder' Early, Eddie Murphy ha finalmente la possibilità di mostrare le sue doti da performer a tutto tondo, guadagnandosi attenzione dalla critica, che lo premia con un Golden Globe e la sua prima nomination all'Oscar quale miglior attore non protagonista.