Cougar Town: le avventure di una splendida quarantenne
Jules è bellissima, vivace, spiritosa e divorziata: ma quanto è difficile ricominciare a quarant'anni? Con leggerezza e intelligenza, lo show di Bill Lawrence racconta un tema attuale e intrigante; il talento e il fascino di Courteney Cox fanno il resto.
Scoccati i fatidici quarant'anni, Jules Cobb affronta un momento delicato: il suo divorzio è da poco esecutivo, e il figlio Travis, avuto quando lei e il marito erano molto giovani, spiccherà presto il volo verso il college. Jules ha dalla sua un'attività di successo come agente immobiliare, una bella casa in una linda cittadina della Florida, amici di lunga data, una forma fisica strepitosa e un carattere solare: tanto le basterà per essere felice?
Queste in breve le premesse, non certo particolarmente spassose di per sé, di Cougar Town, serie creata da Bill Lawrence (la mente dietro i folli camici di Scrubs) e Kevin Biegel, e prodotta dalla Coquette Productions di Courteney Cox e David Arquette al fianco degli ABC Studios.
La Cox, attorno alla quale è stato concepito il progetto, veste i panni della protagonista oltre che quelli della produttrice, incarnando una versione più adulta e "rilassata" di quella Monica Geller che tanto abbiamo amato in Friends. Ma Cougar Town non è Friends - anche se le analogie ci sono, a tratti la gang di Jules fa pensare a quella del Central Perk che, crescendo, ha barattato il caffè con il vino rosso, senza per questo imbolsirsi, anzi! - e non è Scrubs: è più patinato, più tecnologico pur inserendosi nella tradizione ormai consolidata della sit com a single camera, moderno nel linguaggio, ricco di riprese esterne e, incentrato com'è solo su un personaggio, ha un concept potenzialmente molto meno longevo. Tanto che, all'inizio della seconda stagione, sembra essersi già allontanato dall'idea iniziale (quella di una quarantenne che esce con uomini più giovani, da cui il titolo - 'cougar' è il nomignolo affibbiato in USA alle alle signore con questa prerogativa; nessuna donna nello show viene mai definita così, ma la mascotte del liceo locale è un puma, in inglese appunto cougar) tanto che Lawrence e Biegel hanno contemplato la possibilità di modificare il titolo.
Sembra una gestazione complessa, quella di Cougar Town, ma lo show, almeno nelle sue prime battute, fila liscio come l'olio, grazie a una scrittura pulita e brillante, una perizia tecnica che valorizza gradevolissimi set e location, ma soprattutto grazie a una Courteney Cox in grande spolvero, che tra l'altro non esita ad approfittare delle sua "conoscenze" per catturare l'attenzione dei fan storici: le deliziose Lisa Kudrow e Jennifer Aniston, infatti, sono già apparse in un paio di episodi dello show. Ma è nel close-up volutamente impietoso su Courteney che si apre il racconto, che poi si espande a includere la "famiglia allargata" che circonda la simpatica Jules, fino a creare un gruppo di personaggi ben delineati e ai quali è facile affezionarsi: dal figlio Travis (Dan Byrd), diciottenne timido e vagamente nerd continuamente messo in imbarazzo dai genitori, a Laurie (Busy Philipps), assistente della protagonista, una ragazza esuberante e sexy che nasconde una grande dolcezza, da Ellie, risoluta e mordace vicina di casa nonché migliore amica di Jules (un ruolo cucito addosso a Christa Miller, la moglie di Bill Lawrence) a Grayson (Josh Hopkins), dirimpettaio belloccio che si diletta a sedurre biondine ventenni per superare, anche lui, il trauma di un recente divorzio.
Come già accennato, nonostante la brillantezza dell'avvio quello della comedy series di ABC rischia di essere un soggetto presto logoro (soprattutto una volta risolta la tensione/ attrazione tra la protagonista e Grayson, immediatamente individuabile come futuro love interest) per mancanza di prospettive, con il rischio molto forte di veder ridotto il cuore narrativo ad una mera sequela di vicende sentimentali sempre più grottesche. Resta comunque aperta agli sceneggiatori la strada per un eventuale ritorno all'idea originaria, sfruttata molto bene ma non esaurita nella prima parte della prima stagione, la visione attuale e disincantata di una donna di mezza età che, pur bellissima, spiritosa, realizzata professionalmente, fatica a trovare la felicità sentimentale a causa dei double standards della società contemporanea.
In ogni caso, mentre scriviamo lo show è all'inizio della seconda stagione e appare in salute. Per il momento Cougar Town non risponde alla domanda "Può una quarantenne single ricominciare davvero da capo?", ma ci dimostra che può per lo meno divertirsi provandoci. E noi con lei.