Era partita un po' in sordina Castle - Detective tra le righe, affidandosi al suo protagonista Nathan Fillion, alla sua ironica, e poco altro. Ma quella che sembrava un procedurale come tanti, semplicemente ravvivato dal tono leggero, si è poco a poco rivelato come uno degli show più accattivanti della ABC.
Resta centrale Fillion, che dipinge un ritratto brillante, sagace ed allo stesso tempo bambinescamente entusiasta del suo Richard Castle, ma stagione dopo stagione gli si sono affiancati personaggi ben messi a fuoco e soprattutto si è consolidata l'alchimia con la partner Stana Katic che veste i rigidi panni della detective Beckett.
La loro è la classica storia d'amore non concretizzata, fatta di allusioni, ammiccamenti, piccoli passi avanti e successive fughe. E' inevitabilmente su questo che gioca anche la quarta stagione, reduce dal drammatico cliffhanger della precedente che ha lasciato proprio la poliziotta in fin di vita dopo essere stata bersaglio di un cecchino al funerale del capo del dipartimento. Il drammatico evento mette ancora una volta in risalto l'affezione di Castle per la detective, con una dichiarazione esplicita mai fatta prima. Cambierà le dinamiche tra loro?

E' un episodio intrigante e ben scritto, come la media della serie, che riprende indirettamente quanto accaduto al personaggio della Stanic, ma basta arrivare al nono, Kill Shot, per vedere come gli autori sappiano ricollegarsi anche direttamente all'incidente subito dalla poliziotta: con un cecchino che imperversa in città, prendendo di mira vittime innocenti senza apparente motivo, lo spettro del colpo subìto riaffiora nella mente di Kate, mettendo a rischio la sua capacità di affrontare il caso. E la Katic sa dare un'ottima prova nel mettere in scena il disagio del suo personaggio, la sua crescita (basti pensare a quanto fosse diversa la Beckett all'inizio della serie) e la sua fragilità.

Con la Gates la musica al dipartimento cambia. L'atteggiamento della donna è molto meno conciliante e comprensivo di quello del suo predecessore e soprattutto la sua disponibilità nei confronti di Richard Castle è di gran lunga inferiore. E' un altro elemento che serve agli autori per modificare alcune delle dinamiche dello show, per fornire novità pur in una serie come questa che non permette grosse alterazioni alla sua struttura di base, riconducibile a quella di un procedurale.

Una quarta stagione che sa portare avanti la serie mantenendo gli elementi che l'hanno fatta amare dal pubblico, ma senza trascurare l'inserimento di qualche novità per evitare la ripetitività in cui tanti show rischiano di cadere.