C'è una banda di rapinatori molto particolare al centro di Carjackers - Ladri ad alta velocità, action-movie francese a tratti piuttosto violento disponibile su Amazon Prime Video. I malviventi in questione, infatti, sono lavoratori in un grande hotel di lusso, dove possono tenere d'occhio clienti particolarmente facoltosi e rapinarli con azioni spettacolari su auto e moto assalendo le loro vetture di lusso. E prendendo di mira in modo particolare personaggi dalla morale ambigua.

Il gruppetto è formato da Nora, che sembra un po' la leader e fa la parcheggiatrice, Steve, Zoe e Prestance, a loro volta assistente, receptionist e barista dell'hotel. I quattro sfruttano il lavoro per studiare la persona giusta da rapinare, pianificare meticolosamente l'azione e scegliere il momento adatto per colpire in maniera veloce e chirurgica nei loro momenti di pausa dal lavoro, grazie anche alla loro abilità nella guida. Un tran tran che prosegue da anni e in varie strutture, ma qualcosa durante un'azione va storta, un particolare che potrebbe farli riconoscere.

Ma proprio quando architettano quello che dovrebbe essere il loro ultimo colpo prima di ritirarsi con i soldi a una vita più tranquilla, la direttrice della catena alberghiera ingaggia uno spietato mercenario (al quale la fisicità di Franck Gastambide dona la giusta dose di crudeltà) per scoprire chi sono i componenti della banda e porre fine a un andazzo che potrebbe compromettere per sempre gli affari degli hotel.
Puro entertainment poco credibile e dalla scarsa verosomiglianza

Come si può già intuire dalla trama, la plausibilità non è il pezzo forte di Carjackers - Ladri ad alta velocità. Il film di Kamel Guemra cerca in effetti di trovare un po' di originalità rispetto ai soliti film di genere nella vita dei componenti della banda, ma questo costa parecchio sul piano della verosimiglianza delle loro azioni e su quanto riescano a fare impunemente e così a lungo i protagonisti. Per non parlare della scelta del personaggio a cui affidare la loro caccia (in tutto questo le forze dell'ordine è come se non esistessero). Il tutto frutto di una sceneggiatura ad alto tasso di improbabilità, con passaggi narrativi da triplo salto mortale e dinamiche un po' superficiali. In sostanza puro entertainment poco credibile dal buon ritmo e qualche caduta di tono.

Adrenalina pura durante le rapine ad alta velocità. E non manca la violenza

Però bisogna riconoscere il pathos e l'adrenalina delle scene di azione, queste sì piuttosto forti e realistiche per come sono state girate, nonostante alcune imprese automobilistiche ad alta velocità sembrino un po' esagerate. Ma in quei momenti si respira davvero la paura, si vivono gli assalti e gli spari in modo decisamente convincente. Questo contribuisce a mantenere alto e vivace il ritmo del film, a parte qualche passaggio a vuoto centrale che appesantisce la vicenda, mentre la crudezza e la violenza di alcuni corpo a corpo nella resa dei conti finale (tirata per le lunghe in modo eccessivo) non sono consigliati a chi patisce scene forti.
Gli ambigui e forzati espedienti per empatizzare con la gang
Alcuni aspetti del film però, come la vena moralizzatrice della banda che fa sembrare i loro componenti una sorta di Robin Hood un po' troppo avidi, o l'elemento emotivo della relazione d'amore di Nora (una Zoé Marchal che fa della severità della sua monoespressione il suo carattere distintivo) con un pianista vedovo padre di una bambina, trattata fra l'altro in modo molto superficiale, sembrano messi lì per addolcire i reati, creare ambiguità ed empatizzare con la gang.

Tanto che alla fine la figura peggiore la fanno, oltre al sicario, anche la direzione dell'hotel e la sua maniacalità nel nascondere e difendere le malefatte di certi facoltosi clienti. In fondo, quando i quattro decidono di farla finita una volta per tutte con questa vita, si tifa per loro, ma la protagonista, che già si ritrova divisa tra desiderio d'amore e i pericoli del crimine, subirà l'irresistibile richiamo di voler punire il ricco e malvagio cattivone di turno, volontà che costerà carissima alla banda. Ma questo almeno permetterà un happy-end solo parziale ed eviterà il classico "e vissero tutti felici e contenti".
Conclusioni
L’action movie francese appena uscito su Prime Video propone un'originale banda di rapinatori che sfruttano i momenti di pausa dal loro lavoro in un hotel di lusso. Il film non difetta di ritmo e offre alcune scene di azione riuscite e spettacolari, ma soffre di una sceneggiatura improbabile dai molti passaggi a dir poco acrobatici. Funzionano poco anche alcune trovate che sembrano inserite apposta per cercare di empatizzare maggiormente con la banda.
Perché ci piace
- Le scene delle rapine con auto e moto sono spettacolari.
- La crudeltà del mercenario interpretato da Franck Gastambide.
- Il finale evita un totale happy-end che sarebbe stato fastidioso.
Cosa non va
- La storia è scarsamente plausibile e lo script presenta passaggi altamente improbabili.
- La vena moralizzatrice della banda suona forzata per empatizzare con la gang.
- La love story della protagonista è molto superficiale.