Lui non vuole essere chiamato Maestro, al massimo Star. Ma in realtà preferisce Bruno. Stiamo parlando di Bruno Bozzetto, uno dei nostri talenti italiani del fumetto e dell'animazione che a 85 anni ha ancora moltissimo da dire e dare all'arte visiva. Lo ha dimostrato al Cartoons on the Bay 2023, dove ha presentato in anteprima il suo nuovo progetto animato in onda in autunno sui canali Rai: "Sono tornato all'animazione dopo un po' di torpore perché disegnavo e basta da troppo tempo" dice Bozzetto, oramai votato alla tematica animalista. "Mi interessa raccontare il comportamento dell'uomo da quando è apparso sulla Terra, far capire al pubblico quali e quanti errori stia commettendo. In fondo l'umanità rappresenta solo lo 0,01% rispetto alle altre specie sul pianeta e ha fatto estinguere finora 83 specie di mammiferi".
Il nuovo progetto di Bruno Bozzetto per la Rai
Saranno tre i cortometraggi trasmessi dalla Rai a novembre - di cui abbiamo visto un'anteprima grafica al Cartoons on the Bay 2023, e che diverranno poi una sorta di mediometraggio della durata di una ventina di minuti una volta uniti. "Potrei chiamarlo Allegretto ma non troppo (ride)". Tre corti basati sulla musica classica ("Quando ho una buona colonna sonora ho già metà film realizzato e non è poco"): il primo sarà ispirato al Preludio del Coriolano; il secondo si concentrerà sul rapporto tra uomo e ragno, "perché anche gli insetti meritano attenzione, il ragno sta sulla Terra da 300 milioni di anni, noi da soli 200 mila"; il terzo sarà una parata militare, una sfilata dall'inizio fino ai giorni nostri - dal Preludio di Un giorno di regno di Verdi. L'autore ha avuto l'opportunità di lavorare con tante persone, anche giovani, che lo hanno ispirato, grazie al lavoro dello Studio Bozzetto, che fa parte del network ForFun Media di cui fanno parte anche Movimenti Production (la casa di produzione già dietro il successo delle serie animate di Zerocalcare), DogHead Animation (lo studio di animazione 2D leader in Italia) e MoBo (production studio specializzato nel 3D). Dice Bozzetto: "Voglio che ognuno ci metta qualcosa, voglio che i giovani mi diano nuovi stimoli. Io preferisco lavorare sui cortometraggi perché mi danno come autore più possibilità di raccontare delle determinate tematiche, come quando ricevetti il mio primo Premio in Canada, per aver raccontato 'l'uomo e il suo mondo' in soli 59 secondi quindi meno di un minuto sennò si veniva esclusi".
Tematica animalista
A Bozzetto (o forse dovremmo dire, a Bruno) piacciono le sfide e si è molto avvicinato alla tematica animalista: "Quando mi sono trovato in lockdown a casa durante la pandemia, ho deciso di realizzare una vignetta al giorno come passatempo, e il soggetto è diventato il mio cane. Iniziati per scherzo, i disegni sono diventati due libretti. Ho scelto il mio cane perché mi parla quando lo guardo negli occhi. Sono affascinato dal rapporto tra uomo e animali, se non si fosse capito. Noi lo stiamo sottovalutando e non diamo loro il rispetto che si meritano, questo dovrà prima o poi cambiare. Il titolo 'Sapiens?' con il punto interrogativo finale non è casuale infatti, l'uomo ha la tendenza innata a dominare, eppure la natura fa parte della nostra vita e dovremmo rispettarla di più". Bruno Bozzetto ha avuto anche a che fare con degli animali in crisi d'identità, per così dire, che chissà che non diventino il soggetto per una serie animata: "Mi è capitata in casa una pecora appena nata, con ancora il cordone ombelicale, ed è cresciuta in casa con mio figlio quindi si crede un cane e insegue i gatti. Ho anche un'amica che ha una gallina che riconosce forme e colori e un altro amico che ha un maiale in casa che si sente un cane perché non sporca e gratta alla porta quando deve uscire per fare i bisogni".
Il Signor Rossi oggi e l'I.A.
Il Signor Rossi è il personaggio più famoso di Bozzetto. "In fondo il Signor Rossi è stata la prima serie televisiva italiana in un certo senso" dice orgoglioso il disegnatore e animatore, ma sempre in modo umile e affettuoso, e non sa come potrebbe evolversi oggi: "Il Signor Rossi l'ho sempre visto come una persona alle prese con problemi attuali, l'italiano medio che prende coscienza, quello animalista è effettivamente un grande problema, ma secondo me è troppo specifico, non credo possa essere interessante per uno come lui". L'intelligenza artificiale invece non la percepisce necessariamente come un male: "Io vedo tutte le invenzioni dell'uomo come opportunità, il problema è che c'è un uomo che inventa queste innovazioni meravigliose e c'è sempre un uomo dall'altra parte che può utilizzarle nel bene o nel male, questo vale dalla bomba atomica in poi lo sappiamo bene. Quindi paradossalmente noi siamo coloro che creano e allo stesso tempo distruggono, siamo sempre noi il problema. Però ci credo e vorrei conoscere chi crea questi algoritmi perché per me sono esseri al di sopra del bene e del male".
Bruno Bozzetto, Il signor Rossi a Lucca tra i pionieri della Pixar e il poeta Miyazaki
L'ultimo colpo di fulmine cinematografico per Bruno Bozzetto
La creatività di Bruno Bozzetto si alimenta di tutto, dal cinema (è un divoratore di lungometraggi) alle serie (adora Il Commissario Moltabano) ai libri (legge molto ma dimentica tutto): "Consiglio fortemente la lettura ai giovani per creare nuovi mondi e avere nuovi impulsi, uscendo dalla propria comfort zone. Mi sono formato con Jacques Tati per l'umorismo, Fellini per il genio e Kubrick perché ha girato film completamente diversi ma tutti capolavori, sul fronte fumettistico mi sono formato con l'ironia di Walt Disney. L'incontro con Piero Angela prima ancora che creasse Quark mi ha insegnato così tanto. Sono un problem sover, datemi un problema e mi divertirò a risolverlo". E l'ultimo colpo di fulmine? "Recentemente ho visto 'Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni' di Woody Allen, non uno dei suoi migliori ma lo apprezzo sempre, come i fratelli Coen. Invece l'ultimo film che mi ha colpito è 'Le otto montagne', che però devo confessare di aver visto in tre sere, perché dopo una quarantina di minuti non ho più resistenza (ride). Il potere e l'opportunità dello streaming, probabilmente l'autore non voleva che il suo film fosse visto così, ma allora dovrebbero smetterla di fare film così lunghi".