Cominciamo questa recensione di All My Friends Are Dead ricordando il film di Todd Phillips del 2009 perché, pur diversissimo per contenuti e dinamiche, la scena d'apertura di questa dark comedy polacca appena arrivata su Netflix ce lo ha riportato alla mente. Nella storia scritta e diretta da Jan Belcl la notte da leoni (Capodanno in questo caso) vissuta dai protagonisti si conclude però in un modo completamente diverso, in uno spargimento di sangue senza precedenti. Quelli che ci troviamo davanti il primo dell'anno, seguendo due poliziotti tutt'altro che professionali che esplorano la scena del delitto, sono infatti i drammatici risultati di una festa in cui tutto sembra essere andato storto nel peggiore dei modi.
Come è tipico di un genere ibrido come la commedia dark, che qui sfocia decisamente nell'horror comedy, di sangue ne vedremo parecchio anche se di humor c'è n'è decisamente meno di quello che ci saremmo aspettati: All My Friends Are Dead ce la mette tutta per far divertire lo spettatore, e in alcuni momenti ci riesce anche, ma nel complesso l'assurdità di gran parte delle svolte narrative, e soprattuto le reazioni dei personaggi che le "subiscono", sono talmente paradossali da non risultare poi nemmeno così esilaranti. Forse il troppo stroppia in questo caso, se volete passarci un'espressione un po' abusata. Detto questo, la curiosità di scoprire come si sia arrivati al massacro che vediamo all'inizio spinge a restare incollati allo schermo fino alla fine, anche perché si sceglie - furbamente in questo caso - di concentrare gran parte dell'azione proprio nell'ultima porzione del film.
73 Film da guardare su Netflix - Lista aggiornata a gennaio 2021
Un bagno di sangue a Capodanno
Come vi anticipavamo il film si apre con due agenti di polizia (Michal Meyer e Adam Woronowicz), chiamati sulla scena di un delitto tra i più agghiaccianti della loro carriera: decine di ragazzi morti - nelle maniere più diverse, chi impiccato al soffitto, chi per arma da fuoco, chi per asfissia - in una casa dove si è tenuto, la sera prima, un party di Capodanno. Nel mucchio una sola sopravvissuta, Anastazja (Julia Wieniawa-Narkiewicz), in stato catatonico e con una grave ferita alla testa. Mentre i due girano per la villetta più perplessi che mai, noi veniamo trasportati indietro nel tempo di qualche ora, nelle fasi iniziali della festa di cui sappiamo già la terribile conclusione. Il padrone di casa Marek (Kamil Piotrowski) fa da cicerone a Daniel ed Angelika (Konrad Zygadlo e Katarzyna Chojnacka), presentando alla coppia parte degli altri ospiti: i fidanzati in crisi Anastazja e Bogdan in arte Jordan (Adam Turczyk); Pawel (Nikodem Rozbicki) che arriva in compagnia di Gloria (Monika Krzywkowska), una donna molto più grande di lui; i due "sfigati" del gruppo Robert e Rafal (Szymon Roszak e Michal Sikorski); l'ex tossicodipendente Filip (Mateusz Wieclawek) e tanti altri amici, a cui si aggiunge anche uno sfortunatissimo fattorino della pizza (Adam Bobik). Tra loro si nasconde qualcuno - di cui ovviamente non vi sveliamo altro, per non rovinare la sorpresa - che darà il via, per sbaglio, alla catena di omicidi di cui conosciamo il drammatico risultato. Quella che dovrebbe essere la notte più magica dell'anno per il gruppo di amici inizia nel modo più consueto (a suon di musica, sesso e alcool), ma si trasforma presto in un bagno di sangue.
Slapstick e slasher
Come vi anticipavamo il genere di riferimento del film di Jan Belcl è senza dubbio la dark comedy, in cui l'humor slapstick si mescola agli spunti dello slasher movie , una accoppiata già vista - e che in altri casi ha dato anche ottimi risultati - ma che in questa sede non sembra funzionare mai del tutto come dovrebbe. Durante All My Friends Are Dead ogni tanto si sorride, ma molti degli escamotage narrativi adottati sono così paradossali - e in certi casi prevedibili - da far sì che la storia nel suo complesso non intrattenga poi così tanto. A visione ultimata è evidente che il film trova solo a tratti il giusto tono con cui narrare una storia di questo tipo, se poi a tutto questo ci aggiungiamo una serie di battute e situazioni che oltre a non far ridere sfociano nel banale, nel disgustoso (una scena in particolare con la pizza...) e pure in un sessismo assolutamente non necessario, il risultato non è decisamente dei migliori.
Uno strano finale
Ad intrigare lo spettatore, ad ogni modo, è la curiosità di scoprire come si dipanano gli eventi che porteranno poi al massacro finale, che vengono limitati all'ultima porzione di film: se la prima metà di All My Friends Are Dead ha un ritmo decisamente più lento, in cui conosciamo superficialmente i vari personaggi al centro della storia, nella seconda l'azione esplode e assistiamo ad un'incredibile escalation di violenza.
Una volta risolto l'arcano, però, ci ritroviamo con un film che non è né particolarmente divertente né ricco di contenuti. La sequenza finale poi, in cui si possono anche cercare significati profondi sulla ciclicità della violenza o sull'esistenza di un destino inevitabile, non va ad aggiungere nulla ad una storia che difficilmente resterà impressa. Le premesse di All My Friends Are Dead potevano anche essere intriganti, peccato che la sua realizzazione faccia acqua da tutte le parti.
Conclusioni
Concludiamo la nostra recensione di All my friends are dead ribadendo che, viste le premesse anche piuttosto interessanti di questa storia, ci saremmo aspettati qualcosa di più da questo film appena reso disponibile su Netflix. A visione ultimata, però, ci ritroviamo con un film né particolarmente divertente né ricco di contenuti.
Perché ci piace
- Le premesse piuttosto intriganti.
- L’escalation di violenza viene limitata all’ultima parte del film, stimolando la curiosità dello spettatore di scoprire che cosa è successo.
Cosa non va
- Il film non riesce davvero a divertire, ma si perde in una serie di situazioni paradossali e di battute banali.
- Non si trovano il giusto tono e ritmo per raccontare questa storia.
- I personaggi risultano sempre piuttosto stereotipati, anche di più di quel che ci saremmo aspettati da un film di questo tipo.