Sylvester Stallone parla di Creed 2 e del suo addio a Rambo

L'attore rivela qualche dettaglio sull'ormai confermato sequel e del perché non interpreterà più l'iconico personaggio di Rambo.

Grazie agli oltri 100 milioni incassati ai box office e alle buone critiche, l'amministratore delegato di MGM, Gary Barber, ha confermato a Variety che verrà realizzato un sequel di Creed - Nato per combattere.
La casa di produzione potrebbe però dover rinunciare alla regia di Ryan Coogler, a causa del suo impegno con la Marvel, per cui dovrebbe realizzare Black Panther.
Sylvester Stallone ha rivelato che la produzione di Creed 2 potrebbe quindi iniziare con un nuovo filmmaker: "C'è un tempo decrescente per quanto riguarda l'interesse per un sequel. Tre anni è un po' troppo".

Coogler aveva però già rivelato le sue idee per un eventuale seguito del film e l'interprete di Rocky ha spiegato che potenzialmente potrebbe rispecchiare gli eventi di Rocky IV o persino mostrare dei flashback di Apollo Creed prima della sua morte: "Bisognerà poi mettergli contro un nuovo sfidante, che direi potrebbe essere un russo più grande e feroce. C'è molto potenziale".

Stallone, inoltre, sembra aver deciso di abbandonare l'idea di un quinto film dedicato a Rambo: "Il mio cuore sarebbe disposto a farlo, ma il mio corpo mi dice 'Stai a casa!'. E' come quando i lottatori ritornano per un ultimo round e vengono battuti. Lasciamolo a qualcuno di diverso". L'attore non sarà coinvolto nemmeno nella potenziale serie tv Rambo: New Blood e ha commentato: "E' una questione delicata cercare di rimpiazzare un personaggio con suo figlio. Ho visto il figlio di Flicka, di Tarzan, di King Kong. E' una premessa veramente difficile".