Purple Hearts: Sofia Carson e la regista rispondono alle critiche sugli aspetti politici

L'attrice Sofia Carson e la regista del film Purple Hearts hanno risposto alle critiche rivolte al film a causa degli elementi politici.

Purple Hearts ha conquistato gli spettatori di Netflix, dove ha superato quota 100 milioni di ore viste, ma ha ricevuto anche delle critiche a cui ora Sofia Carson e la regista Elizabeth Allen Rosenbaum ha risposto.
Nel lungometraggio ci sono ad esempio dei momenti in cui non mancano frasi razziste e misogine, mostrando la reazione della giovane Cassie a queste frasi e atteggiamenti conservatori.

Elizabeth Allen Rosenbaum ha commentato le reazioni a Purple Hearts spiegando: "Spero che le persone capiscano che per far crescere i personaggi devono avere dei difetti all'inizio. Per questo motivo abbiamo volutamente creato due personaggi che sono stati cresciuti per odiarsi. Per trasformare il cuore rosso e quello blu in viola devi mostrarli un po' all'estremo. Alcune delle persone che li circondano hanno ancora più difetti rispetto a loro. Sono stati entrambi rifiutati dal sistema. Lui è ferito in una guerra che non sembra finire e lei è in difficoltà a causa del sistema sanitario. Sono entrambi rifiutati dal sistema e si ritrovano a convivere, e in queste circostanze estreme imparano a essere più moderati, ascoltarsi e amare".

Rosenbaum ha aggiunto che volevano rappresentare la situazione attuale della nazione: "Spero che chiunque si sia sentito in qualche modo insultato capisca che le nostre intenzioni sono davvero pure ed è perché pensiamo che le persone debbano crescere e iniziare a diventare più moderati".

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Sofia Carson, coinvolta come protagonista e produttrice, ha ribadito che si è innamorata del film per un motivo specifico: "Tramite il potere dell'amore, imparano a guidare con l'empatia e compassione, e ad amarsi trasformandosi. Volevamo rappresentare entrambi gli schieramenti nel modo più accurato possibile. Quello che penso di aver imparato come artista è separarmi da tutto il resto e ascoltare ciò che prova il mondo e come sta reagendo al film. Ed è stato incredibile e ci sono così tante persone che si sono sentite rappresentate o confortate da questo film. Questo è ciò che volevamo fare come filmmaker e artisti".