Lo chiamavano Jeeg Robot: stasera su Rai3 il film con Claudio Santamaria!

Lo chiamavano Jeeg Robot sbarca stasera alle 21,20 su Rai3: sul piccolo schermo il film con Claudio Santamaria nei panni del supereroe romano!

Stasera su Rai 3 arriva uno dei titoli più di successo del cinema italiano degli ultimi anni, Lo chiamavano Jeeg Robot con Claudio Santamaria: appuntamento alle 21.20!

Lo chiamavano Jeeg Robot: Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli in una scena del film
Lo chiamavano Jeeg Robot: Claudio Santamaria e Ilenia Pastorelli in una scena del film

Nel film di supereroi all'italiana, Enzo Ceccotti, pregiudicato di Tor Bella Monaca che sbarca il lunario compiendo piccoli furti e lavoretti per la malavita, entra in contatto con una sostanza radioattiva che gli permette di acquisire forza sovrumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l'eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d'acciaio. L'esordiente Gabriele Mainetti firma una pellicola che fonde il mito dei supereroi col noir criminale all'italiana. Nel cast troviamo Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli.

Lo chiamavano Jeeg Robot è stato nominato a 16 David di Donatello, vincendone sette e incassando ai box office oltre 5 milioni di euro, entrando di diritto nei migliori incassi dell'anno. Mainetti è tornato a lavoro già da qualche tempo sul prossimo progetto, dal titolo Freaks Out, che promette un altro film del tutto particolare per il panorama cinematografico italiano.

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La trama di Freaks Out racconta la storia di Matilde, Cencio, Fulvio e Mario, che sono come fratelli quando il dramma della seconda guerra mondiale travolge Roma. Siamo nel '43, nel pieno del conflitto, e la città eterna ospita il circo in cui lavorano. Israel, il proprietario e loro padre putativo, scompare nel tentativo di aprire una via di fuga per tutti loro oltre oceano. I nostri quattro protagonisti sono allo sbando. Senza qualcuno che li assista ma, soprattutto, senza il circo, hanno smarrito la loro collocazione sociale e si sentono solo dei fenomeni da baraccone, "a piede libero" in una città in guerra.