Ray Fisher ha accusato il regista Joss Whedon di aver avuto un comportamento poco professionale durante le riprese di Justice League e ora il produttore Jon Berg ha voluto rispondere al tweet pubblicato dall'attore.
L'interprete di Cyborg aveva infatti citato l'ex co-presidente di Warner Bros come colpevole, alla pari di Geoff Johns, del comportamento scorretto del regista perché non sarebbero intervenuto per impedire situazioni negative sul set.
Jon Berg ha ora dichiarato a Variety: "L'accusa che abbiamo permesso qualsiasi tipo di comportamento poco professionalesul set di Justice League è categoricamente falsa".
Il produttore ha quindi parlato di un problema avuto sul set: "Mi ricordo che Ray Fisher era sconvolto perché volevamo che dicesse 'Booyah', una frase molto conosciuta che Cyborg dice nella serie animata".
Joss Whedon, invece, interpellato dal magazine ha semplicemente dichiarato che non ha intenzione di rilasciare alcun commento e anche i vertici della Warner Bros hanno deciso di rimanere in silenzio.
Il filmmaker era sato assunto dopo che Zack Snyder, per problemi personali, aveva dovuto abbandonare il progetto. Whedon era quindi intervenuto modificando profondamente la visione inizialmente creata per il grande schermo che ora verrà proposta nel 2021 su HBO Max. Ray Fisher non ha svelato i dettagli di quanto accaduto, scatenando comunque molti commenti da parte di chi voleva difender Whedon o di chi invece ha creduto immediatamente all'attore.
Alan Tudyk ha scritto: "Non ero lì, ma conosco Joss da 17 anni, onestamente non riesco nemmeno a immaginarlo e ho un'immaginazione piuttosto buona".
Le dichiarazioni di Ray Fisher sono invece state sostenute dalla controfigura Richard Cetrone, che ha scritto semplicemente "Ben Fatto", e da Caitlin Burles che era la controfigura di Gal Gadot in Justice League.