Johnny Stecchino: stasera su Rete 4 il film con Roberto Benigni

Torna stasera su Rete 4 alle 21:27 Johnny Stecchino, il film diretto e interpretato da Roberto Benigni che gli fruttò, nel 1992, un David di Donatello speciale e 2 Nastri d'Argento.

Johnny Stecchino torna stasera su Rete 4 alle 21:27 portandosi dietro tutta la sua satira e soprattutto il suo regista e interprete, Roberto Benigni, che, poco dopo l'uscita in sala, ricavò da questa commedia anche un libro omonimo, scritto a quattro mani con Vincenzo Cerami .

Benigni in Johnny Stecchino
Benigni in Johnny Stecchino

Chi è Johnny Stecchino? Non è di certo Dante (Roberto Benigni), autista fiorentino di scuolabus per persone affette da handicap, che ha come unico amico Lillo. I suoi unici atti illegali sono stati il furto di qualche banana e piccole truffe all'assicurazione, almeno fino alla notte in cui Maria, giovane e affascinante donna, lo investe. Lei lo guarda, lui, al secondo incontro, se ne innamora perdutamente, tanto da accettare di trasferirsi in Sicilia per lei, di farsi disegnare un neo sulla guancia, di portare sempre in bocca uno stecchino, di essere chiamato Johnny.
A Palermo Dante finisce in un guaio più grande di lui: Maria, che è la moglie del "pentito" Johnny Stecchino, in tutto e per tutto identico a Dante, vorrebbe far uccidere l'ingenuo autista per vivere felice con l'amato, condannato a morte dalla mafia. Purtroppo per lei, Dante, a suon di equivoci, riesce a sfuggire a ogni attentato, mentre il vero Johnny Stecchino avrà una sorte diversa...

Il film si chiude quindi con Dante che fa ritorno nella sua Firenze e regala all'amico Lillo il sacchetto di droga che gli era rimasto addosso, credendo si tratti davvero di una cura contro il diabete.
Scena che nel 1991 fu regolarmente proiettata nei cinema italiani ma tagliata dalla censura in quelli statunitensi, dove Johnny Stecchino incassò miseri 500 mila dollari.
Nonostante questo, però, e nonostante non tutti compresero la satira sociale che Roberto Benigni aveva affidato alla storia del suo inconsapevole mafioso, il film si rivelò un enorme successo nel nostro Paese, non solo al box office, ma anche nella stagione dei premi: un David di Donatello speciale al suo interprete e regista, due Nastri d'Argento e due Ciak d'Oro a Roberto Benigni e Paolo Bonacelli.