Da Drive a Mad Max: Fury Road i film e registi cult all'UltraPop Festival

All'UltraPop Festival si è parlato dei film cult usciti negli ultimi anni, spaziando da Drive a Mad Max: Fury Road e del loro debutto a Cannes.

Oscar Isaac e Ryan Gosling in una scena del film Drive (2011)
Oscar Isaac e Ryan Gosling in una scena del film Drive (2011)

All'UltraPop Festival si è parlato dei film cult usciti negli ultimi anni, spaziando da Drive a Mad Max: Fury Road. Una discussione moderata da Luca Liguori e Gabriella Giliberti, con la partecipazione di COSMOPOLINerd, la quale non ha esitato a menzionare il suo primo cult di questi anni: "La trilogia del Cornetto, per come mette alla berlina, per lo humour British, anche solo per la scelta di chiamarsi così, perché in ogni film appare un Cornetto, o mentre lo mangiano o sotto forma di carta. Il mio preferito è Hot Fuzz." Quanto al già citato film di George Miller, Luca Liguori ha ricordato la proiezione stampa a Cannes, cinque anni or sono: "Non è proprio l'ambiente ideale per certi titoli, e in quell'occasione ci furono giornalisti che applaudivano a scena aperta, per esempio quando appare il tizio con la chitarra fiammeggiante."

Mad Max: Fury Road, Charlize Theron in una rocambolesca scena del film
Mad Max: Fury Road, Charlize Theron in una rocambolesca scena del film

Sempre a Cannes ci fu la prima mondiale di Drive, un film che secondo Liguori è stato concepito apposta per essere cult: "La musica, il cast, il look del protagonista, la sequenza dell'ascensore, è tutto studiato." E proprio l'entusiasmo nei confronti di quel film avrebbe danneggiato il lungometraggio successivo del regista, Solo Dio perdona: "Quel film era cult prima ancora di uscire, le aspettative erano troppo alte. Il precedente era stato un fulmine a ciel sereno."

In ogni caso, concordano tutti i partecipanti, Nicolas Winding Refn è un cineasta cult a tutti gli effetti, così come Quentin Tarantino che lo è sin dagli esordi, anche se Le iene è stato riscoperto in un secondo momento. COSMOPOLINerd afferma di aver molto apprezzato C'era una volta a... Hollywood, sottolineando che Brad Pitt è cult già di suo.

Quanto a film che in America sono considerati cult per la loro bruttezza, come The Room, Luca Liguori ricorda un divertente episodio con un attore americano che parlava perfettamente l'italiano: "Non aveva mai sentito prima la parola scult, che noi usiamo per i film memorabilmente brutti."