Cannes 2011, giorno 7 con Jodie Foster e Aki Kaurismäki

L'attrice presenta il suo Mr. Beaver fuori concorso, ma anche stavolta non sarà affiancata da Mel Gibson, protagonista della pellicola. La sezione competitiva prosegue con Le Havre di Kaurismaki e Pater, esperimento in bilico tra realtà e finzione. In giornata l'omaggio a Belmondo.

Dopo l'attesa per l'ultimo lavoro di Terrence Malick, l'attenzione della stampa accreditata a Cannes si concentra sulla performance di Mel Gibson, protagonista di Mr. Beaver, diretto da Jodie Foster, che affianca l'attore anche in qualità di interprete. La Foster ha rinunciato ad avere Gibson accanto a sè durante la promozione americana di questo film, la cui release è stata posticipata a causa delle vicissitudini mediatiche e legali che hanno visto coinvolto l'attore australiano, ma è stato annunciato che l'attore australiano parteciperà comunque alla premiere del film che si terrà in serata. Nelle ultime settimane la Foster ha sottolineato energicamente quanto sia importante concentrarsi unicamente sulla performance di Gibson piuttosto che sul suo privato, e dare quindi una chance al suo film, nel quale l'attore interpreta un imprenditore nel ramo dei giocattoli che attraversa un momento difficile e prova a riprendersi la sua vita con l'aiuto di una marionetta di peluche. Dopo la presentazione europea a Cannes, Mr. Beaver arriverà nelle nostre sale, venerdì 20 maggio.

La sezione competitiva del 64esimo Festival di Cannes prosegue con Le Havre di Aki Kaurismäki e Pater di Alain Cavalier. Il cineasta finlandese approda sulla Croisette con la storia di Marcel, un uomo che conduce un'esistenza ordinaria che sarà sconvolta da una brutta notizia che riguarda sua moglie e dal rapporto con un ragazzino africano conosciuto al porto di Le Havre che rischia di essere rispedito al suo paese.
Cavalier invece punta su un esperimento cinematografico particolare, per il quale ha coinvolto l'attore Vincent Lindon, suo amico di vecchia data. Pur conoscendosi da anni, Cavalier e Lindon non hanno mai avuto occasione di collaborare, e si sono ritrovati sul set di Pater, nel quale si sono ripresi a vicenda per raccontarsi in un dramma in bilico tra realtà e finzione.

Spazio anche all'Italia, ma sulla Quinzaine, con Corpo Celeste di Alice Rohrwacher. Dopo il Vaticano raccontato da Nanni Moretti, stavolta tocca ad un ambiente cattolico meno esclusivo, quello di una località del Sud nella quale si trasferisce una ragazzina di tredici anni che si sta preparando al sacramento della Cresima. Tuttavia la regista, che è al suo esordio con il lungometraggio, ci ha tenuto a sottolineare che Corpo Celeste "Non è un film sulla Chiesa, che invece è utilizzata come una lente d'ingrandimento sull'Italia di oggi".

A completare il programma della giornata, ci sarà la proiezione di mezzanotte di Dias de gracia di Everardo Valerio Gout, ma soprattutto il tributo a Jean-Paul Belmondo, al quale la stampa francese ha dedicato particolare attenzione. Non sono stati anni facili, gli ultimi, per Bebel, uno degli attori-simbolo del cinema francese, tra gli anni '60 e '70, a causa di un ictus che ha compromesso parte delle sue funzioni motorie, ma l'attore non si è lasciato assolutamente abbattere: "Convivo con il mio handicap e, così facendo, l'ho superato e in qualche modo "integrato". Non faccio vita da recluso, ma faccio la vita che fanno tuti, solo con modalità diverse: cammino con un bastone, ma guido la Mini Morris. La memoria mi è rimasta intatta e così anche l'ottimismo".