Una boccata d’aria, la recensione: Una storia di ritorni

La recensione di Una boccata d'aria, una commedia sul recupero delle proprie radici con Aldo Baglio ancora una volta senza Giovanni e Giacomo dopo Scappo da casa. Un viaggio da Nord a Sud in sala dal 7 luglio, dirige Alessio Lauria.

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Una boccata d'aria: Aldo Baglio, Giovanni Calcagno, Lucia Ocone, Ludovica Martino, Davide Calgaro in una scena

Un pizzico di malinconia, la Sicilia rurale e sperduta di un paesino fuori dal tempo, la "boccata d'aria" che fa riscoprire le radici e il senso delle piccole cose. È quanto basta per fare del secondo lungometraggio di Alessio Lauria (già autore del celebre corto Sotto casa) una commedia intelligente e senza pretese (come vedremo nella recensione di Una boccata d'aria), sospesa tra la fisicità scomposta di Aldo Baglio e una tenerezza umana che obbliga i protagonista a un viaggio da Nord a Sud per riannodare legami familiari dati per morti e riappropriarsi del valore spesso sottovalutato della lentezza. Il film presentato in anteprima al Taormina Film Festival 2022 arriva in sala il 7 luglio con 01 Distribution.

Il potere catartico della risata

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Una boccata d'aria: Ald Baglio e Giovanni Calcagno in una scena

Una storia da classica commedia all'italiana che, invece di facili consolazioni, regala un'ora e mezza di risate liberatorie seppur in un clima di amarezze e sogni infranti: a dominare Una boccata d'aria sono la semplicità e la leggerezza della battuta veloce oltre che della comicità picaresca di Aldo Baglio, membro insieme a Giovanni e Giacomo dello storico trio comico che ha attraversato incolume trent'anni di gag tra cinema, tv e teatro. Qui Baglio si sfila dal trio come aveva già fatto con Scappo a casa, scrive il film insieme al regista e ai due sceneggiatori Valerio Bariletti e Morgan Bertacca e lo interpreta cucendosi addosso un personaggio a misura delle sue gag, ma certo più composto rispetto alle maschere sregolate cui ci ha abituato negli anni.

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Una boccata d'aria: Aldo Baglio durante una scena

Nella commedia di Alessio Lauria è Salvatore Macaluso detto Salvo, padre egocentrico, incapace di ascoltare gli altri, con una breve parentesi di cantante neomelodico alle spalle che nessuno conosce, e proprietario di una pizzeria nel cuore di Milano: lo aiutano il figlio Enzo (Davide Calgaro) suo erede designato da dietro il bancone dove fa le pizze, e la moglie Teresa (Lucia Ocone) in cassa. Peccato che il locale rischi, a loro insaputa, di essere soffocato dai debiti: pensando di poter fare tutto da solo, Salvo si è infatti rivolto a un'usuraia. A sparigliare le carte ci pensa la notizia della morte di suo padre con cui da anni non ha più rapporti, che ora lo costringe a tornare temporaneamente nella terra natale, la Sicilia, per occuparsi dell'eredità insieme al fratello minore Lillo (Giovanni Calcagno), uomo di poche parole che sin da quando Salvo è partito vive ormai come un eremita nel casale di famiglia. Venderlo rappresenta per lui la possibilità di salvare la pizzeria sull'orlo del fallimento, ma dovrà prima di tutto convincere Lillo, impresa non facile che si rivelerà ancora più ardua quando lo raggiungerà il resto della famiglia, compresa la figlia Emma (Ludovica Martino) che ha appena deciso di rientrare dall'Olanda dove vive da anni, lasciandosi alle spalle un fidanzato stralunato e un Master in economia.

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Una storia di sogni infranti

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Una boccata d'aria: Aldo Baglio, Lucia Ocone, Davide Calgaro, Ludovica Martino

Dalla frenetica Milano al profondo e polveroso Sud, il percorso del protagonista assume i contorni di un pellegrinaggio che rispolvera i fantasmi del passato, rimette in discussione il presente e riapre vecchi cassetti come quello dove giace il sogno da bambini dei fratelli Macaluso, di aprire cioè una pizzeria nel loro paese. Perché Una boccata d'aria non è solo una storia di rivalse e cortocircuiti famigliari, ma è anche l'epopea dei sogni infranti come quello di Lillo e Salvo spazzato via da un padre intransigente, orgoglioso e duro come la terra che Lillo ha coltivato per anni in mezzo alla bava di lumache dopo che il fratello maggiore lo ha mollato lasciandolo solo, o come quello di Enzo che di impastare pizze non ne vuole sapere perché ha velleità da musicista.

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Una boccata d'aria: Giovanni Calcagno in una scena

Il racconto si sviluppa tra atmosfere da favola, una comicità che cita spesso alcuni dei personaggi storici interpretati da Aldo Baglio in passato, e scene oniriche come quella in cui il monito del padre a tornare ("l'uccello felice fa il nido al suo paese") arriva a disturbare ripetutamente il sonno di Salvo. Nessuna pretesa di realismo, solo una piacevole sospensione dell'incredulità complice un cast d'attori sempre in parte e mai sopra le righe, nei panni di un manipolo di personaggi che tra le suggestioni di un Sud quasi gattopardiano si riapproprierà dei sogni perduti.

Conclusioni

La recensione di Una boccata d’aria di si chiude ribadendo quanto sostenuto fino ad ora. Alessio Lauria firma una commedia intelligente e senza pretese, che unisce la comicità picaresca di Aldo Baglio ai toni più malinconici dell’epica del ritorno alle origini per risolvere legami famigliari difficili e chiudere con il passato. Non un film perfetto, a tratti anzi l’analisi dei conflitti tra i personaggi rischia di essere troppo superficiale.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.1/5

Perché ci piace

  • Un commedia senza pretese sospesa tra la fisicità scomposta di Aldo Baglio e una tenerezza umana sullo sfondo che le conferisce un gradevole sapore agrodolce.
  • La comicità di Aldo Baglio che qui partecipa anche alla sceneggiatura del film e interpreta un personaggio più misurato e meno eccentrico di quelli a cui ci ha abituato, in equilibrio con il resto della storia.

Cosa non va

  • Il film rimane tuttavia in superficie, lasciando i conflitti e certe dinamiche relazionali senza l’esplorazione che meritano.