Stan Lee: i suoi 20 personaggi più memorabili

Rendiamo omaggio a Stan Lee, passando in rassegna i 20 personaggi più iconici tra quelli creati dal papà dei Marvel comics.

The Avengers: il cameo di Stan Lee
The Avengers: il cameo di Stan Lee

Si è spento all'età di 95 anni, il 12 novembre 2018, una delle firme più importanti del fumetto americano: Stanley Martin Lieber, alias Stan Lee. Co-creatore dell'universo Marvel (e dell'appellativo Marvel Comics, dato che inizialmente la casa editrice si chiamava prima Timely e poi Atlas), noto soprattutto per il suo sodalizio con il disegnatore Jack Kirby (i due erano soprannominati rispettivamente Stan "The Man" e Jack "The King"), Lee ridefinì la concezione del fumetto supereroistico statunitense: mentre gli eroi della DC erano a tratti onnipotenti e vivevano in città fittizie (Gotham City, Metropolis, eccetera), i personaggi inventati da Lee risiedevano principalmente a New York, città natale dell'autore e per decenni sede della Marvel, ed erano più umani e imperfetti. Come amava definirli lui, "supereroi con superproblemi". Dal 1961 al 1968 scrisse da solo quasi tutte le avventure dei vari personaggi, che negli ultimi anni hanno superato lo scoglio dell'universo cartaceo e conquistato le sale cinematografiche, spesso accompagnati dai memorabili camei di Stan Lee - il più recente dei quali è in Venom, ma vedremo ancora Lee almeno in Captain Marvel e in Avengers 4). Per rendere omaggio a un vero gigante del fumetto, abbiamo deciso di passare in rassegna le sue creazioni più importanti, con particolare attenzione agli eroi e ai cattivi che hanno fatto il salto di qualità sul grande e piccolo schermo.

1. Groot

Prima che esistesse l'universo Marvel così come lo conosciamo, Lee lavorò su testate come Tales to Astonish, inizialmente pubblicata sotto l'egida di Atlas Comics. Nel tredicesimo numero, pubblicato nell'autunno del 1960, fu introdotto un albero senziente che, dopo aver cercato di invadere il nostro pianeta, fu reinventato come una figura eroica: Groot, una creatura nobile la cui gentilezza e intelligenza si celano dietro una parlata apparentemente semplice e ripetitiva, che alle nostre orecchie si manifesta come la stessa identica frase. La sua popolarità mainstream è dovuta al film Guardiani della Galassia, dove è doppiato da Vin Diesel e riesce a portare alle lacrime spettatori del mondo intero dicendo solo "Noi siamo Groot".

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2. I Fantastici Quattro

Chris Evans in una scena del film I Fantastici Quattro
Chris Evans in una scena del film I Fantastici Quattro

La prima famiglia Marvel, in senso letterale, ha posto le basi per ciò che sarebbe stato un intero universo fumettistico: storie che si estendevano fino al cosmo ma avevano sempre una grande componente umana. Nel caso dei i Fantastici Quattro, portati sullo schermo da Tim Story nel 2005 e nel 2007 e da Josh Trank nel 2015, fu fondamentale il fatto che fossero veramente una famiglia: Reed Richards, la sua compagna (e successivamente moglie) Susan Storm, il di lei fratello Johnny e il migliore amico di Reed, Ben Grimm. Un nucleo inscalfibile, anche quando le loro sorti editoriali non sono state del tutto positive.

3. Victor Von Doom

Fantastic 4 - I Fantastici Quattro: un primo piano di Toby Kebbell nei panni del Doctor Doom
Fantastic 4 - I Fantastici Quattro: un primo piano di Toby Kebbell nei panni del Doctor Doom

L'arcinemico del quartetto e, a detta di molti, il miglior cattivo in assoluto della Marvel, almeno sulla carta (al cinema, dove è stato interpretato da Julian McMahon e Toby Kebbell, è un altro discorso). Una figura tragica quella di Victor Von Doom, guidata dall'invidia personale e professionale, con un intelletto prodigioso e un look imponente. Mago, dittatore, scienziato: un villain dalle potenzialità infinite, che speriamo di vedere presto sullo schermo come si deve.

4. Galactus

Al cinema, ne I fantastici Quattro e Silver Surfer, ha fatto una pessima figura, raffigurato come una nuvola, ma la versione cartacea di Galactus, a livello concettuale e di design, è una presenza formidabile: un'entità gigantesca, che consuma pianeti e ha più volte minacciato la Terra, aiutato da diversi araldi (tra cui, in uno dei rari crossover tra Marvel e DC, un certo Superman). Il suo debutto è generalmente considerato l'apice della gestione dei Fantastici Quattro a cura di Lee e Kirby.

5. Hulk

Hulk nel film diretto da Ang Lee
Hulk nel film diretto da Ang Lee

Rifacendosi al concetto di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, nel 1962 Lee creò uno dei personaggi più longevi della Marvel a livello di presenza sullo schermo, dalla serie televisiva del 1978 al film di Ang Lee, fino al suo ruolo attuale nel Marvel Cinematic Universe con le fattezze di Edward Norton (ne L'incredibile Hulk) e Mark Ruffalo (da The Avengers in poi). Hulk non è l'eroe più facile da portare al cinema, soprattutto se si vuole esplorare il suo disturbo da personalità multipla, ma quando funziona il divertimento è assicurato. Per citare Steve Rogers: "E Hulk? Spacca!".

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6. Spider-Man

Tobey Maguire in Spider-Man
Tobey Maguire in Spider-Man

Forse la creazione più nota del Sorridente, e quella a cui lui stesso rimase più affezionato, il supereroe con superproblemi per antonomasia: che si tratti degli studi, dell'affitto o della vita sentimentale, Peter Parker è spesso l'incarnazione fisica della frase "mai una gioia", ma questo non lo dissuade dal continuare a difendere New York col sorriso sulle labbra e la battuta pronta, guidato dal motto "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Ed è forse a Spider-Man, nell'incarnazione cinematografica di Sam Raimi, che è legato il cameo più bello di Lee sul piano filosofico: in Spider-Man 3, il creatore di Peter si gira verso di lui e dice "Sai, credo che una persona possa fare la differenza."

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7. Norman Osborn

Spider-Man: il ghigno di Willem Dafoe per Green Goblin
Spider-Man: il ghigno di Willem Dafoe per Green Goblin

Da grandi eroi derivano grandi antagonisti, e Norman Osborn, alias Goblin (interpretato al cinema da Willem Dafoe e Chris Cooper), è la nemesi di Spider-Man per eccellenza, legato indissolubilmente al Tessiragnatele per motivi personali: è il padre del migliore amico di Peter Parker, e nel 1973 uccise Gwen Stacy, l'allora compagna dell'eroe. Nei decenni successivi è divenuto una delle minacce più grandi per l'intero universo Marvel, ma l'impatto più grande lo avrà sempre come avversario di un eroe solo: come accennato in più di una storia, lui è l'unico supercriminale che potrebbe spingere Spider-Man a infrangere le proprie regole per quanto riguarda l'uccisione dei cattivi.

8. Dr. Octopus

Un altro scienziato pazzo guidato dalla megalomania, ma Dr. Octopus è anche capace di azioni più nobili, Otto Octavius, alias Doc Ock, è l'altro grande arcinemico di Spider-Man, recentemente protagonista di una storyline dove la sua mente abitava il corpo di Peter Parker. L'ennesima tappa in un percorso per renderlo più complesso rispetto alle sue prime apparizioni, un percorso che ha forse raggiunto l'apice sul grande schermo, con la figura tragica e carismatica interpretata da Alfred Molina in Spider-Man 2.

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9. Thor

Chris Hemsworth e Tom Hiddleston nel film Thor
Chris Hemsworth e Tom Hiddleston nel film Thor

Da sempre affascinato da mitologie varie, Lee ebbe l'idea di reinterpretarle in chiave moderna portando nei fumetti il pantheon asgardiano, con il giusto equilibrio tra serio e faceto (la parlata molto particolare delle divinità nordiche, piena di espressioni vetuste, è spesso oggetto di scherno da parte di altri personaggi). Così facendo rese anche il dio del tuono un esempio dell'eroe con problemi: esiliato sulla Terra, Thor è inizialmente costretto a condividere la propria esistenza con quella di Donald Blake, medico zoppo il cui bastone si tramuta nel martello Mjölnir. E seppure con qualche licenza poetica, tale equilibrio è ben rappresentato nel Thor cinematografico di Kenneth Branagh.

10. Loki

Insieme a Thor è arrivato nei fumetti anche il fratello Loki, dio degli inganni, sempre impegnato a creare problemi per la famiglia e/o cospirare per ottenere il trono di Asgard. Alternando periodi da puri cattivo a quelli in cui è più un antieroe, è un personaggio ricco di sfumature, come visto anche grazie alla performance dell'attore Tom Hiddleston nel MCU. Senza dimenticare il cameo di Matt Damon in Thor: Ragnarok...

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11. Ant-Man e Wasp

Per vedere sullo schermo in tandem Ant-Man e Wasp è stato necessario aspettare il 2018, ma nel mondo cartaceo sono stati un duo inossidabile praticamente dall'inizio, contribuendo nel loro piccolo (!) alla diversificazione degli eroi Marvel.
Oggi il loro rapporto personale è un po' controverso, a causa di una storyline in cui Hank Pym picchia la moglie Janet Van Dyne, ma la loro importanza storica non è trascurabile: nel 1963 fu Wasp a coniare il nome Avengers.

Se volete saperne di più, ecco chi sono Ant-Man e The Wasp protagonisti di uno dei più recenti film Marvel.

Ant-Man and the Wasp: una foto del sequel Marvel
Ant-Man and the Wasp: una foto del sequel Marvel

12. Doctor Strange

Doctor Strange: Benedict Cumberbatch in una foto in cui Strange usa i suoi poteri
Doctor Strange: Benedict Cumberbatch in una foto in cui Strange usa i suoi poteri

Misticismo allo stato puro, soprattutto per i disegni che consentirono a Steve Ditko di sfogare il suo lato più psichedelico (visto anche nel Doctor Strange cinematografico), ma anche una componente umana tragica, come da tradizione Marvel: Strange si serve della magia dopo aver dovuto rinunciare alla carriera da medico, rovinata da un incidente che gli ha danneggiato le mani in modo permanente.

13. Iron Man

Robert Downey Jr. in Iron Man
Robert Downey Jr. in Iron Man

Oggi è associato a Robert Downey Jr. e al suo fascino irriverente, ma nel 1963 il buon Tony Stark era solo un supereroe come gli altri, con un sottotesto politico che a tratti non è invecchiato benissimo (la sua origine fumettistica è legata al conflitto in Vietnam e il suo arcinemico, il Mandarino, è basato sugli stereotipi dei cattivi orientali). Da notare anche che Iron Man al cinema si liberò subito di un'idea che Lee e i suoi successori portarono invece avanti per anni: l'immagine pubblica dell'eroe in armatura come guardia del corpo di Stark.

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14. Gli X-Men

X-men
X-men

Lee ha creato solo i primi cinque membri degli X-Men (apparsi insieme al cinema solo in X-Men: Conflitto Finale), più il professor Xavier, e anche la componente socio-politica legata all'allegoria del diverso è stata elaborata più approfonditamente da altri, ma il fascino avventuroso delle prime storie incentrate su Angelo, Bestia, Ciclope, l'Uomo Ghiaccio e Marvel Girl è innegabile. Ammirevole anche l'onestà del Sorridente, che ammise candidamente di aver ideato i mutanti per non doversi inventare cinque spiegazioni diverse per le origini dei loro poteri.

15. Magneto

Anche il signore del magnetismo è stato rielaborato meglio in seguito (la sua origine legata alla Shoah fu ideata da Chris Claremont nel 1981), ma a Lee e Kirby dobbiamo elementi essenziali quali il look caratteristico di Magneto (omaggiato in X-Men: L'inizio) e il suo desiderio di dominazione mondiale, supportato dalla Confraternita dei Mutanti.

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16. Scarlet Witch e Quicksilver

I due gemelli Wanda e Pietro Maximoff (visti insieme in Avengers: Age of Ultron) hanno una storia editoriale a dir poco complicata: sono mutanti, sì o no? Sono figli di Magneto, sì o no? Ciò non toglie però che i due ex-cattivi Scarlet Witch e Quicksilver, successivamente divenuti Avengers, abbiano un discreto fascino iconografico e narrativo, soprattutto nel caso di Wanda: col passare del tempo, i suoi poteri magici hanno più volte ridefinito l'essenza dell'universo Marvel.

17. Nick Fury

Iron Man: Samuel L. Jackson come Nick Fury nella scena post-credits
Iron Man: Samuel L. Jackson come Nick Fury nella scena post-credits

Inizialmente era solo un soldato americano coinvolto nella Seconda Guerra Mondiale, e fu solo qualche anno dopo che si decise di introdurlo nell'universo Marvel moderno, rendendolo una spia. Noto per il sigaro e la benda sull'occhio, Nick Fury è stato reinventato più volte sia nei fumetti che negli adattamenti (nel MCU ha il volto di Samuel L. Jackson), ma la sua essenza è rimasta intatta: per citare Tony Stark, i suoi segreti hanno a loro volta dei segreti.

18. Vedova Nera e Occhio di Falco

Altri due ex-cattivi. Ebbene sì, sia Vedova Nera che Occhio di Falc furono introdotti come avversari di Iron Man (lei era una spia al servizio dei sovietici), prima di redimersi e diventare membri di vari gruppi. Nei fumetti sono stati veri e propri amanti, mentre al cinema sono solo buoni amici, legati da anni di collaborazione come agenti governativi. Ancora oggi speriamo di vedere un giorno sullo schermo la loro missione a Budapest, menzionata nel primo Avengers.

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19. Daredevil

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Lo charme essenziale dell'ambivalenza etica del personaggio (avvocato di giorno, vigilante di notte) è arrivato in un secondo tempo, ma già nelle prime storie c'era l'elemento che tutti trovano irresistibile: un supereroe non vedente, dotato di sensi ipersviluppati che compensano la cecità con risultati spettacolari e spesso molto brutali, come abbiamo visto sia nel Daredevil cinematografico del 2003, considerato uno dei peggiori cinecomic di sempre che nella recente serie televisiva targata Netflix con protagonista Charlie Cox.

20. Kingpin

Nelle mani di Lee era principalmente un avversario di Spider-Man (fu Frank Miller a trasformarlo nella nemesi di Daredevil), ma già in quelle prime storie Kingpin era un personaggio a tutto tondo, con tutte le caratteristiche giuste già ben definite: una mente strategica brillante, una totale mancanza di pietà nei confronti dei nemici e la forza fisica quasi sovrumana che lui cela sotto l'apparente obesità. Vedere per credere, la performance spaventosa di Vincent D'Onofrio nella terza stagione di Daredevil.

21. Black Panther

Black Panther: Chadwick Boseman in una foto del film
Black Panther: Chadwick Boseman in una foto del film

Black Panther è l'autentica sorpresa cinematografica del 2018, a livello di incassi e impatto culturale, ed è basato su un personaggio che Lee e Kirby crearono inizialmente come comprimario dei Fantastici Quattro e poi resero protagonista della propria testata. Così facendo ci diedero il primo supereroe di colore nella storia del fumetto americano, e protagonista di un aneddoto apparentemente spurio ma comunque simpatico: dopo aver ricevuto lamentele sulla scarsa presenza di personaggi bianchi, i creatori realizzarono un numero dove il re di Wakanda se la prende con il Ku Klux Klan.