Shark Bait, la recensione: Variazione sul tema de Lo squalo, ma in chiave teen slasher

La recensione di Shark Bait: il film, al cinema dal 28 luglio, è un tipo di thriller ben codificato, quello a base di squali che, dal capostipite del 1975, Lo squalo di Steven Spielberg, ogni tanto torna a fare capolino con qualche variazione sul tema.

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Shark Bait: una scena del film

"Siamo qui fermi e non possiamo fare niente. Siamo esche per lo squalo". Esche per lo squalo, Shark Bait. è proprio il titolo del film. Nella recensione di Shark Bait, in uscita al cinema il 28 luglio, vi parleremo di un tipo di thriller ben codificato, quello a base di squali, che, dal capostipite del 1975, Lo squalo di Steven Spielberg, ogni tanto torna a fare capolino con qualche variazione sul tema. Shark Bait arriva al cinema d'estate, proprio quando molti di voi sono al mare, o stanno per andarci, promettendo di creare qualche suggestione prima di entrare in acqua. Tranquilli, non vi capiterà di incontrare squali a Terracina, a Riccione o a Gallipoli. Ma la suggestione è fatta così e magari prima di entrare in acqua un certo brivido lo avvertirete. Shark Bait segue tutte le regole del film sugli squali e ne aggiunge altre, dall'horror/slasher, assicurando una buona dose di suspense e di tensione. Anche se non apporta molto di nuovo al genera lanciato tanti anni fa da Steven Spielberg.

Eravamo cinque amici...

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Shark Bait: una scena tratta dal film

Come spesso accade in questi casi, si comincia con scene di festa e di spensieratezza. Cinque ragazzi sono in vacanza, durante il classico Spring Break, la vacanza di metà anno americana famosa per la libertà che si prendono i ragazzi. In una località del Messico tre ragazzi e due ragazze bevono e ballano in spiaggia. La sera, però, un uomo del posto, che ha perduto le gambe in un incidente, dice loro di fare attenzione. Il giorno dopo rubano due moto d'acqua e sfrecciano al largo, nel mare aperto. A un certo punto, però, hanno un incidente con le moto. Uno di loro è ferito, e perde sangue dalla gamba. E, chi ha visto un certo tipo di film, sa che quel sangue che si disperde nell'acqua non lascia presagire niente di buono...

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Una variazione sul tema de Lo squalo

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Shark Bait: una scena del thriller

Shark Bait è uno dei thriller acquatici che di tanto in tanto tornano in auge. Il capostipite del genere è il celebre Lo squalo di Steven Spielberg, capolavoro di tensione e suspense, a oggi ancora insuperato, ma ci sono anche altri film che hanno proposto variazioni sul tema, come Piranha. Ci aveva provato, qualche anno fa, il film Paradise Beach - Dentro l'incubo di Jaume Collet-Serra, con protagonista Blake Lively, che raccontava una sfida uno contro uno tra una ragazza e uno squalo, puntando molto sul corpo e sull'avvenenza della protagonista, che veniva continuamente sottolineata, diventando quasi un sottotesto del film. Anche qui - senza insistere troppo su questo aspetto però - ci sono in scena i classici ragazzi attraenti dei tipici horror/slasher americani destinati a morire, chi prima e chi dopo. Ovviamente dal più stupido alla più sensibile, dalla più disinibita alla più sentimentale. Tra i personaggi, al di là del pericolo di rimanere da soli in mare aperto in compagnia di chi sappiamo noi, c'è anche una storia di tradimenti e gelosie.

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Shark Bait: lo squalo è a caccia...

La pinna che squarcia il mare

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Shark Bait: un momento del film

Per mezz'ora non si vede alcuno squalo. Ma, ovviamente, noi sappiamo in che tipo di film ci troviamo, oltre al fatto di aver sentito l'avvertimento dell'uomo all'inizio. Le tante, insistite, riprese dal basso, dal fondo del mare verso l'alto, sono fatte proprio per questo, per suggerire questa presenza, per capire che, in fondo al mar, c'è qualcuno che ci osserva. Ma, alla mezz'ora esatta, ecco arrivare la prima avvisaglia. Contraddistinta da quell'immagine, ormai iconica e infondibile, che conosciamo da tempo: la pinna che squarcia il mare. E da quel momento va in scena il film che tutti ci aspettiamo.

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Mettersi il più possibile nei guai da soli, come nello slasher

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Shark Bait: un'immagine truculenta del film

Come abbiamo detto, da un lato Shark Bait riprende la tradizione de Lo squalo, dall'altra quella di un certo horror/slasher americano. Quello in cui cinque ragazzi sono in scena, e, oltre al grande pericolo che li attanaglia, riescono a mettersi il più possibile nei guai da soli. Così quel gioco temerario che fanno con le moto li mette in questa situazione. Litigano e riescono a perdere l'ultimo cellulare che avevano. É una sorta di legge di Murphy: se qualcosa può andare storto, lo farà. Così comunque, il cellulare che rimane non prende. La moto d'acqua rimasta in piedi non parte (a proposito: non si poteva aggiustarla prima?). L'uomo della barca ha la radio accesa ma non sente le grida di aiuto. Tutto orchestrato ad arte, con un po' di furbizia e un po' di maniera, per rendere le cose più difficili, come se non lo fossero abbastanza, ai protagonisti. E con un bel po' di sospensione dell'incredulità per noi che guardiamo, e a cui non tutto rimane sempre credibile.

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Shark Bait: una scena del film

La protagonista è Holly Earl

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Shark Bait: una foto del film

Sembrano abbastanza credibili invece i giovani attori, tutti poco conosciuti, che si calano nella storia con impegno e ci fanno arrivare il senso di ansia, di pericolo e di paura. Tra tutti spicca la protagonista, l'inglese Holly Earl, vista in Doctor Who. Shark Bait è un film che, nel suo piccolo, funziona piuttosto bene, ha la giusta tensione e fornisce la giusta dose di paure. Nella parte finale, poi, aggiunge qualche scena più cruda rispetto alla media del genere. D'altro canto, non aggiunge molto altro a quello che Lo squalo e i suoi seguiti avevano già detto a suo tempo. Ma un po' di brividi, magari in un cinema fresco, Shark Bait può garantirli.

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Conclusioni

Nella recensione di Shark Bait vi abbiamo parlato di un film che segue tutte le regole del film sugli squali e ne aggiunge altre, dall'horror/slasher, assicurando una buona dose di suspense e di tensione. Anche se non apporta molto di nuovo al genera lanciato tanti anni fa da Steven Spielberg.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • La storia assicura una buona dose di tensione e suspense.
  • Alle regole del genere aggiunge quelle dello slasher, con 5 ragazzi che si mettono nei guai da soli.
  • Gli attori, Holly Earl in primis, sono piuttosto credibili...

Cosa non va

  • ... ma lo sono meno alcuni snodi della trama, che chiedono al pubblico una grande sospensione dell'incredulità.
  • Il film non aggiunge molto a quelli già girati in tema di squali.