La città incantata torna al cinema: un’occasione da non perdere

La città incantata torna al cinema e ci siamo fermati a ragionare sul perché si tratta di un'occasione da non lasciarsi sfuggire per il pubblico italiano.

Chihiro e il drago Aku  in una scena de La città incantata - Spirited Away
Chihiro e il drago Aku in una scena de La città incantata - Spirited Away

Qualche giorno fa abbiamo parlato de La città incantata nella nostra rubrica Twitch dedicata all'animazione, Animation Time, e nel confrontarci con i nostri utenti è emersa una domanda: "perché andare a rivedere il film di Hayao Miyazaki in sala?" Questo articolo vuole rispondere a quella domanda e spiegare perché sia un'occasione da non perdere la stupenda iniziativa di Lucky Red che riporta alcuni film dello Studio Ghibli in sala nel corso dell'estate. Ricordiamo che il film non è che il primo titolo di un'iniziativa che si protrarrà per tutti i mesi di luglio e agosto, che permetterà agli spettatori di fruire sul grande schermo di cinque titoli nella rassegna Un mondo di sogni animati.

L'Hayao Miyazaki di cui avevamo bisogno

Una scena del film d'animazione La città incantata - Spirited Away
Una scena del film d'animazione La città incantata - Spirited Away

Anni e anni fa, quando chi scrive si è trovato trovato a scrivere una recensione de La città incantata, ha iniziato con un'affermazione forte, ovvero ha sostenuto che non fosse il miglior film di Hayao Miyazaki. E l'idea, nel corso degli anni, non è cambiata molto. Questo perché la filmografia del sensei è tale da poter identificare almeno un paio di vette più elevate del film del 2001, ma non vuol dire che La città incantata non sia un capolavoro, lo è eccome. È inoltre il film che ha due incredibili meriti: è riuscito a sdoganare sia l'autore giapponese che l'animazione presso un pubblico più ampio della ristretta cerchia di appassionati, complice il successo in ambito festival e premi (l'Orso d'oro a Berlino, il premio Oscar come miglior film d'animazione) che ha reso più semplice e agevole il riconoscimento da parte del pubblico. È stato, insomma, l'Hayao Miyazaki di cui avevamo bisogno, capace di veicolare i propri temi più classici e cari in modo da raggiungere un pubblico ampio e variegato.

I protagonisti del film d'animazione La città incantata - Spirited Away
I protagonisti del film d'animazione La città incantata - Spirited Away

Lo ha fatto, tra le altre cose, tratteggiando una storia universale, accessibile anche al pubblico internazionale (c'è chi ha fatto riferimento ad Alice nel paese delle meraviglio o Il mago di Oz), e attingendo alla cultura e l'immaginario nipponico in modo più immediato del solito: ne La città incantata ci sono molti elementi che ci si aspetta di trovare in un film del Sol Levante, sia in termini estetici che mitologico, in modo quasi rassicurante. Ma è un solo primo superficiale impatto, un cavallo di Troia da usare per raggiungere con immediatezza il pubblico, sul quale l'autore ricama molto altro: temi ambientalisti che vengono sussurrati con grazia, piuttosto che urlati in maniera poco efficace, il rito di passaggio, una storia di crescita e ricerca dell'identità che vanno di pari passo con l'importanza del nome.

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La potenza delle immagini

Un'immagine tratta dal film La città incantata - Spirited Away
Un'immagine tratta dal film La città incantata - Spirited Away

Tutto questo è raccontato al pubblico con una messa in scena sontuosa, che si avvale del prezioso lavoro del maestro e degli artisti dello Studio Ghibli per costruire immagini straboccanti, che valicano i confini del grande schermo, travolgono lo spettatore e lo avvolgono nella loro infinita grazia e potenza. Ogni scena de La città incantata è un'esplosione di fantasia, un dipinto di rara maestria artistica, ma Miyazaki ha saputo anche integrare un minimo di CGI laddove necessaria per aggiungere dinamicità e fluidità, come un pizzico di un ingrediente segreto per impreziosire un piatto già prelibato. Per questo il film è arte dell'animazione all'ennesima potenza, un manifesto di quello che questo affascinante media può fare e offrire al pubblico.

La ricchezza di dettagli

La buffa strega Yubaba in una scena del film d'animazione La città incantata - Spirited Away
La buffa strega Yubaba in una scena del film d'animazione La città incantata - Spirited Away

Se ripensiamo al film di Hayao Miyazaki, man mano le immagini cominciano a emergere dal mare calmo dei ricordi ed è impossibile non soffermarsi su ognuna di esse, su ognuna delle scene che ci ha colpiti, spaventati, emozionati, commossi. È impossibile distogliere lo sguardo (anche solo quello mentale se ci ripensiamo), perché tale e tanta è la ricchezza di dettagli su schermo da perdercisi. Dall'incipit in auto al primo impatto con la città da parte di Sen/Chihiro, dalla stazione termale alla varietà di personaggi e creature che incontriamo, fino a quell'incantevole percorso in treno in cui i dettagli sono pochi ma preziosi. A ogni visione notiamo particolari nuovi da catalogare nell'album dei nostri ricordi, consapevoli che non andranno via.

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Chihiro e il misterioso Senza Volto  in una scena de La città incantata - Spirited Away
Chihiro e il misterioso Senza Volto in una scena de La città incantata - Spirited Away

Il cinema e la magia

Il misterioso Aku in una sequenza del film d'animazione La città incantata
Il misterioso Aku in una sequenza del film d'animazione La città incantata

C'è un ultimo punto che vogliamo esplorare ed è in parte esterno all'opera in quanto tale, perché riguarda il grande schermo, il cinema che molti stanno dando per scontato e non sono capaci di salvaguardare. Il cinema è il luogo d'elezione della magia e, in quanto tale, è il luogo ideale in cui fruire di un film che è a sua volta magico. Vale per tutti i film in generale, ma ancor di più per quelli di questo calibro, che esaltano l'anima artistica e spettacolare della settima arte. Consideriamo intelligente e preziosa la scelta di Lucky Red di dedicare questi due mesi a un tuffo nel mondo Ghibli, la consideriamo un'opportunità importante per rivedere film che possiamo considerare capolavori del cinema e allo stesso tempo frequentare le sale, che ne hanno bisogno in questo momento complicato. E chissà che non sia solo la prima di tante iniziative di questo tipo che potranno seguire in futuro, per (ri)portare sul grande schermo tanti titoli che meritano quella importante platea.