Fast & Furious 9, un ritorno al cinema tra incidenti e ostacoli

Parliamo di Fast & Furious 9 in relazione al suo complesso percorso per arrivare nelle sale cinematografiche e ribadire l'importanza delle stesse.

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Fast & Furious 9 - The Fast Saga: una scena del film

31 gennaio 2020: esce il primo trailer, promosso in pompa magna con apposito concerto live a Miami, di Fast & Furious 9, allora previsto per la fine di maggio dello stesso anno e destinato, secondo alcuni, a diventare il maggiore incasso statunitense sul piano globale in un periodo in cui la Disney ha temporaneamente esaurito le cartucce più potenti. Poco più di un mese dopo scattano i lockdown in Europa e negli Stati Uniti, spingendo la Universal a rimandare l'uscita di un anno intero, mossa all'epoca ritenuta folle ma col senno di poi dimostratasi tra le più sagge. E così eccoci al 18 agosto 2021, giorno in cui il nono episodio del filone principale del franchise automobilistico arriva finalmente nelle sale italiane, dopo aver già conquistato gli altri mercati nei mesi precedenti (in Francia, dove è uscito a metà luglio, l'anteprima nazionale si è tenuta a Cannes, con proiezione in spiaggia). E con quasi 700 milioni di dollari incassati finora nel mondo (complice l'uscita in Cina prima che richiudessero nuovamente i cinema nel periodo estivo), potrebbe effettivamente diventare il film americano più visto in sala del 2021.

'The Movies'

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Fast & Furious 9 - The Fast Saga: una scena d'azione del film

Laddove la Disney e la Warner hanno deciso di puntare su uscite ibride, mentre Sony e Paramount hanno venduto a terzi (Netflix, Amazon, Apple) alcuni dei loro titoli, la Universal, dopo un primo periodo di uscite on demand per film che o non potevano uscire subito in sala (Trolls World Tour) o hanno avuto la tenitura troncata dalla pandemia (The Hunt, L'uomo invisibile), ha optato per l'uscita cinematografica pura, con sparute eccezioni come Baby Boss 2 - Affari di famiglia che negli Stati Uniti è stato reso disponibile in contemporanea sulla piattaforma Peacock. E per sottolineare questo ritorno al modello distributivo classico è stato chiamato in causa nientemeno che Vin Diesel, che per promuovere il debutto di Fast & Furious 9 - The Fast Saga e festeggiare la riapertura dei cinema nei principali mercati americani ha girato un video, divenuto immediatamente oggetto di meme e parodie.

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Fast & Furious 9 - The Fast Saga: Tyrese Gibson e Vin Diesel in una scena d'azione

"È stato un anno difficile", sottolinea Diesel, affermando che la pandemia ha particolarmente pesato sul principale luogo di svago collettivo, meta ideale dove fuggire tutti insieme: il cinema, the movies. Il posto perfetto per ritrovare Dom Toretto e i suoi amici (anzi, la sua famiglia), alle prese con gesta sempre più fisicamente impossibili ma cinematograficamente irresistibili, non ultimo il più volte promesso viaggio nello spazio. È il tipo di divertimento spettacolare che trova la sua giusta potenza, pur essendo fruibile in qualunque formato, soprattutto nel buio della sala, con uno schermo enorme. Non a caso i tre film statunitensi più visti del 2021 a livello mondiale, se contiamo solo gli incassi cinematografici, sono questo, Godzilla vs. Kong e Black Widow: tre blockbuster che sono perfettamente godibili a casa (opzione effettivamente possibile per gli altri due titoli in contemporanea con il debutto nelle sale), ma lo sono ancora di più al cinema - non a caso la Marvel, proprio come la Universal, ha realizzato un video sull'argomento, chiudendolo con la frase "Ci vediamo in sala".

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Un'annata furiosa?

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Fast & Furious 9 - The Fast Saga: Vin Diesel in una scena d'azione

Nel 2015 la Universal aveva registrato un successo senza precedenti, con ben tre film nello stesso anno solare che avevano superato il miliardo di dollari al box office globale: Fast & Furious 7, Jurassic World e Minions. Un record che è poi stato spazzato via, per lo meno nella memoria collettiva, nelle ultime settimane di quell'anno, quando è sbarcato nelle sale quel fenomeno senza precedenti che è stato Star Wars: Il risveglio della forza. Difficile sapere se il 2021 sarà effettivamente l'annata buona per la major, date le incognite ancora in gioco (No Time to Die, di cui la Universal detiene i diritti di distribuzione internazionale, potrebbe slittare di nuovo a causa della situazione nel Regno Unito dovuta alla variante Delta), ma il successo di Dom e famiglia, alle prese con intrighi, calamite e missioni in orbita, dimostra senz'altro una cosa: nelle circostanze giuste, il cinema come luogo fisico ed esperienza collettiva è tutt'altro che morto. Come dice Diesel alla fine del video, "Nothing makes a comeback like the movies!".