Endless, la recensione: Se Ghost ritorna in chiave teen

La recensione di Endless: Il teen drama, che deve molto a Ghost, arriva nelle sale proprio mentre After 2 - Un cuore in mille pezzi sta avendo un grande successo di pubblico; e potrebbe replicarlo.

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Endless: una scena con Nicholas Hamilton e Alexandra Shipp

Prima di iniziare la recensione di Endless, il nuovo teen drama di Scott Speer (Il sole a mezzanotte), in uscita il 23 settembre, è bene fare una premessa. After 2 - Un cuore in mille pezzi, un altro teen movie arrivato da qualche settimana sui nostri schermi, è stato uno dei pochi veri successi di questo inizio di stagione cinematografica, secondo solo all'atteso blockbuster Tenet. E per qualche giorno lo ha anche superato negli incassi. Tutto questo per dire che il target dei teenager può essere uno di quelli che, in questo periodo così particolare, possono riempire i cinema, e che quindi va presidiato. Endless sembra arrivare nelle sale al momento giusto: racconta una storia d'amore tormentata, con un elemento soprannaturale. Certo, non ha la forza di avere dietro una saga letteraria di successo come After, ma potrebbe piacere al pubblico che ha amato quei film.

La trama: un limbo tra la vita e la morte

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Endless: Alexandra Shipp in un'immagine

È una di quelle estati che si vorrebbe non finissero mai. Riley (Alexandra Shipp) e Chris (Nicholas Hamilton) sono innamorati. Anche se - è la voce narrante di Riley a dircelo - non potrebbero essere più diversi. A lei piace sedersi sul molo, è brava a scuola, è romantica riflessiva. Lui è uno di quelli che hanno difficoltà a finire la scuola, ama correre con la sua moto, è un tipo ribelle. Insieme però i due sembrano fare faville. I problemi cominciano quando lei apprende di essere stata ammessa all'università, e non lo dice subito a Chris: dovrà andare lontano, e sa che lui non la prenderebbe bene. E infatti è così. Ma non è questo a dividerli. È un terribile incidente, la sera, al ritorno da una festa. Al risveglio, Riley si rende conto che Chris non ce l'ha fatta. Anche se lui crede ancora di essere lì, di essere in vita, in realtà è in un limbo tra la vita e la morte.

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Endless: un primo piano di Alexandra Shipp

Dalla trama si capisce come Endless sia chiaramente ispirato a Ghost - Fantasma, il film del 1990 che lanciò definitivamente le carriere di Patrick Swayze e Demi Moore. I produttori, Sean Finegan, Tara Moross e Gabriela Bacher. hanno sviluppato il progetto proprio pensando a quel film. Rispetto al quale Endless presenta però diverse variazioni. I protagonisti di Ghost erano due personaggi adulti e, come tali, permettevano l'identificazione a un pubblico più ampio; qui invece sono due teenager, e restringono il target a un pubblico più giovane. Ghost, poi, stemperava il tono drammatico e sentimentale con una dose di ironia (legata soprattutto al personaggio di Whoopy Goldberg) e lo arricchiva con una sottotrama thriller. Endless invece rimane costantemente su un tono drammatico, tragico, cosa che rende il film più monocorde. Ma, soprattutto, la chiave di Ghost stava nell'impossibilità dei due mondi, quello dei vivi e quello dei morti, di comunicare, e qui nasceva il maggior ostacolo da superare. In Endless invece si immagina che tra i due innamorati si stabilisca una sorta di connessione. E, a questo punto, per creare degli ostacoli si pensa, da un lato, a un'indagine da parte della polizia sull'incidente (che non riesce in realtà a creare chissà che tensione nello spettatore): dall'altro, si immagina che la connessione tra morti e vivi possa portare qualche danno a questi ultimi.

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Endless: una scena con Alexandra Shipp e Nicholas Hamilton

Questione di regole

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Endless: una scena con Alexandra Shipp

Il fatto è che, ogni volta che si crea un mondo fantastico, o un mondo reale dove accadono cose soprannaturali, si tratta comunque di delimitare delle regole con cui funziona questo mondo. E, se in Ghost c'erano delle regole tutto sommato logiche, qui ci convincono di meno. Ma Endless non funziona proprio sul suo terreno di gioco principale, quello su cui non dovrebbero esserci discussioni: quello della commozione, del sentimento. Il film di Scott Speer rimane piuttosto freddo. Colpa forse di una confezione troppo patinata, di una sceneggiatura che non riesce a costruire nello spettatore la giusta tensione. E di un cast che non convince appieno: soprattutto il protagonista maschile, Nicholas Hamilton (visto in Captain Fantastic), non ci sembra avere l'intensità adatta a un ruolo del genere. Più in parte, invece, la protagonista femminile, Alexandra Shipp (era Storm negli ultimi due X-Men). Ma Endless ha comunque il pregio di scorrere veloce, leggero, fresco, senza niente che non sia essenziale alla storia, e senza tempi morti.

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Famke Janssen e l'aiutante dell'eroe

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Endless: una scena del film con Nicholas Hamilton

Un'altra cosa che ci è piaciuta sono certi personaggi di contorno. Ad esempio il personaggio di Jordan (DeRon Horton), uno spirito che vive da molto tempo in questo limbo tra la vita e la morte e che è rimasto all'età in cui è morto. È un personaggio importante, perché serve a spiegare come funziona la situazione in cui si trova il protagonista, e perché ricopre quella figura fondamentale che è l'aiutante nel percorso dell'eroe. E poi c'è Famke Janssen nel ruolo di Lee, la madre di Chris. Da quando l'avevamo vista l'ultima volta è passato un po' di tempo: è stata una Bond girl, è stata un'eroina degli X-Men, ora fa le parti da mamma. Ma sempre a modo suo, con grande fascino.

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Endless: Nicholas Hamilton e Alexandra Shipp in una scena

Conclusioni

Nella recensione di Endless vi abbiamo parlato di un film che racconta una storia d'amore tormentata, con un elemento soprannaturale. Deve molto a Ghost - Fantasma, ma manca di ironia ed emozione, e non tutti gli attori sono all'altezza. Arriva in sala poco dopo After 2, e potrebbe piacere al pubblico che ha amato quei film.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
2.0/5

Perché ci piace

  • Endless è chiaramente ispirato a Ghost - Fantasma, un film molto amato.
  • Scorre veloce, leggero, senza niente che non sia essenziale alla storia.
  • Certi personaggi di contorno., come Jordan (DeRon Horton) e Lee (Famke Janssen).

Cosa non va

  • Il film rimane piuttosto freddo, colpa di una confezione troppo patinata.
  • Il protagonista , Nicholas Hamilton, non ha l'intensità adatta a un ruolo del genere.
  • Se Ghost - Fantasma aveva anche ironia e tensione, qui il tono resta sempre drammatico, e risulta un po' monocorde.