I Live di X Factor 2021 sono finalmente iniziati con una prima puntata che ha reso ancora una volta più chiaro il perchè spesso dovrebbe essere posto un freno alle percentuali del pubblico da casa. Andiamo con ordine però.
Intanto si rivela ancora vincente la scelta di Sky di mandare in onda contemporaneamente in chiaro anche su TV8 la prima puntata in diretta dell'edizione 2021: l'esordio dei Live ha registrato quasi 1.200.000 spettatori, per uno share complessivo del 5,6%.
Simili ascolti hanno trovato corrispondenza anche sui social: con 394.582 interazioni totali, il primo Live Show si posiziona al primo posto degli eventi televisivi non sportivi.
Dopo i numeri a tratti nella media, a tratti un po' al di sotto delle scorse settimane, X Factor si conferma insomma un format che in Italia (al contrario che in Inghilterra, dove è stato chiuso), quando entra nel vivo e nella sua fase di puro spettacolo, continua a piacere.
Il meglio
Nei talent musicali si fa (anche) musica, X Factor aggiunge lo spettacolo, con tanto di scenografie, coreografie, costumi... Ma spesso dà il suo meglio semplicemente quando uno dei giudici prende parola. Ieri sera è successo per ben due volte, quando cioè Emma e Mika hanno deciso di aprire la puntata commentando l'affossamento del Ddl Zan in Senato.
"Le immagini dal Senato, i cori da stadio, oltre che imbarazzanti, hanno scritto una tristissima pagina per questo Paese" ha esordito la cantautrice. Le ha fatto eco Mika: "Quella che abbiamo visto ieri non è l'Italia che io amo, quella che mi ha accolto e difeso in questi ultimi anni. Ma penso che la fuori ci siano tante persone capaci di accogliere e amare e io in quell'Italia voglio continuare a credere".
C'è anche un'altra nota di merito, strettamente legata alla competizione: la piacevolezza dell'ascolto è sempre una questione di gusto, ma per la prima volta in tanti anni alla fine di tutte e 12 le esibizioni non veniva tutto sommato voglia di tagliarsi un orecchio.
Il peggio
Potremmo parlare per ore del finto buonismo stucchevole dei giudici, della camicia di Mika, delle scarpe di Vale Lp o della piega dei capelli di gIANMARIA, ma perchè perdere tempo e righe quando, in fondo, da ieri sera vorremmo solo capire come il pubblico da casa ascolta e vota?
Perchè, insomma, a guardare la lista dei meno votati, sorge il dubbio che, alla fine della fiera, come puntualmente accade anche per altre competizioni che si decidono al televoto, non si tenga minimamente in considerazione la singola performance, ma si sia ancora una volta più influenzati dalla spendibilità del singolo personaggio, magari in termini di visibilità mediatica acquisita.
Si dirà che è una considerazione banale, che è scontato che accada, che si è liberi di votare in base a tanti criteri differenti, che, baby, questa è la vita. Vedere, però, Westfalia, Vale Lp o Bengala Fire finire tra i peggiori, a favore di altri progetti semplicemente più furbi, è triste e poco giusto.