I Bootcamp di X Factor 2021 sono finalmente iniziati e nella prima puntata l'arduo compito è toccato a Manuel Agnelli e Mika.
Per i due giudici è stato il tempo di costruire la propria squadra e di gestire le fatidiche cinque sedie tra i dodici concorrenti scelti per loro dalla direzione musicale in base al criterio del percorso artistico e senza alcuna limitazione data dal sesso o dall'età e con dentro sia solisti che band (ovvero qualsiasi formazione musicale composta da più di un elemento).
Il meglio
I Bootcamp hanno reso finalmente più chiara, ai fini dello spettacolo, la scelta della produzione di eliminare le categorie tradizionali. Chissà che nella decisione non abbia pesato una qualche richiesta da parte dei giudici perchè, in questo primo appuntamento con le "sedie bollenti", sono proprio Manuel Agnelli e Mika a brillare.
Se il secondo si esibisce nel perfetto esempio di "complinsulto" quando dice a Karma che, se è riuscito a cantare bene anche sul suo singolo tanto mediocre, allora con grandi pezzi farà miracoli, il primo dimostra di avere già capito alla perfezione come sfruttare al meglio la maggiore libertà che la variazione sul tema 'categorie' consente. E riesce a non farci rimpiangere neppure gli switch più sofferti come quello di Spinozo e Miriam.
Risultato? Le loro squadre ci piacciono assai.
Il meglio sul fronte concorrenti: Nava, Bengala Fire, Westfalia, Fellow e sua maestà Erio.
Il peggio
Avere delle aspettative può essere doloroso quando vengono disattese e a X Factor, dopo la fase delle Audition, capita molto spesso (leggi alla voce Tess, N.U.D.D.A., Febe, Luce ma anche Nika Paris). Poi ci sono i tonfi grandissimi come quello dei Denoise, che dopo averci fatto sognare con la cover dei Radiohead, cadono sull'inedito Baby Blue, una cosa che possiamo solo essere felici di non riascoltare. Doloroso, ma giusto.