Universal ed il circuito Cinemark hanno trovato un accordo riguardante la distribuzione dei film in streaming, che potrà avvenire dopo soli 17 giorni dal rilascio nelle sale se l'incasso al box office nel primo weekend di uscita non supererà i 50 milioni di dollari.
Risale ormai a tre mesi fa l'accordo raggiunto tra Universal e AMC, la maggiore catena di sale cinematografiche al mondo. In quel caso, AMC ha accettato la possibilità film vengano distribuiti anche in streaming dopo soli 17 giorni dal rilascio nelle sale. I proventi delle visioni in streaming saranno condivisi con la catena che potrà quindi contare su una percentuale del noleggio in digitale. Universal, dal canto suo, potrà proporre i titoli solo sul circuito on demand che prevede la visione a seguito di un pagamento di circa 20 dollari. Una volta ufficializzata, la notizia ha scatenato reazioni contrastanti per via della drastica riduzione del lasso di tempo (solitamente si parla di 75-90 giorni) in cui i film vengono riprodotti esclusivamente sul grande schermo.
Nelle ultime ore, invece, emergono i primi dettagli riguardanti l'accordo trovato tra Universal e Cinemark, la terza più grande catena cinematografica del Nord America. In questo caso, però, le condizioni sono differenti: tutto dipenderà, infatti, dall'incasso dei film. Se un'opera incasserà più di 50 milioni di dollari nel primo weekend di uscita, rimarrà nelle sale per almeno cinque settimane. In caso contrario, potrà uscire on demand dopo soli 17 giorni. Stando a quanto riferito in esclusiva da Variety, queste condizioni potrebbero estendersi anche all'accordo precedentemente stretto tra Universal e AMC.
Ricordiamo che, comunque, i due accordi sopracitati non prevedono che le nuove uscite cinematografiche passino definitivamente allo streaming dopo tre fine settimana. Tuttavia, questi accordi offrono alla Universal l'opportunità di recuperare le potenziali perdite nel caso in cui un film abbia una performance deludente al cinema. Mark Zoradi si è detto "assolutamente lieto di rafforzare ulteriormente la partnership con Universal". Il CEO di Cinemark ha quindi sottolineato come il fatto che le sale "continuino a massimizzare le performance al botteghino dei film e rafforzare così il loro successo sugli altri canali successivi" sia nell'interesse degli studi, degli esercenti ed anche degli spettatori.