Spinal Tap 2: online il trailer del sequel, la band cult torna sul palco con Rob Reiner alla regia

Nel sequel del celebre mockumentary anni '80, la band heavy metal torna per un ultimo concerto tra nostalgia e ironia rock.

Spinal Tap 2

Il trailer ufficiale di Spinal Tap 2: The End Continues, atteso sequel del cult mockumentary del 1984 This Is Spinal Tap, è stato finalmente diffuso da Bleecker Street.

Il film, diretto da Rob Reiner, vede riunirsi sullo schermo i membri originali della band heavy metal più ironica della storia del cinema: Christopher Guest (Nigel Tufnel), Michael McKean (David St. Hubbins) e Harry Shearer (Derek Smalls). La pellicola sarà distribuita nei cinema a partire dal 12 settembre.

La trama tra ironia, rock e reunion malinconica

Il film racconta la storia di David, Nigel e Derek, ormai lontani dai riflettori e divisi da anni di silenzio. A riunirli è la proposta di un ultimo concerto, un'occasione per fare i conti con la propria eredità musicale, ma anche con i rimpianti e le assurdità del passato. Accanto a loro torna anche il documentarista Marty Di Bergi, interpretato ancora una volta da Reiner, deciso a immortalare il nuovo capitolo della band. La sinossi promette momenti surreali, battute taglienti e l'eterna lotta contro la maledizione del dodicesimo batterista.

Oltre ai protagonisti storici, Spinal Tap 2 vanterà anche la partecipazione straordinaria di Paul McCartney, Elton John, Garth Brooks e TrishaYearwood, in un gioco metacinematografico che mescola realtà e finzione. Guest, McKean e Shearer firmano la sceneggiatura insieme a Reiner e partecipano anche come produttori.

Il progetto è stato curato nei minimi dettagli con il contributo di professionisti come il direttore della fotografia Lincoln Else, il montatore Bob Joyce, la scenografa Michelle C. Harmon e la costumista Lauren Bott.

Dopo aver firmato classici come La storia fantastica, Rob Reiner torna dietro la macchina da presa per riportare in vita l'universo dissacrante degli Spinal Tap. Il tono resta fedele all'originale: satira pungente, citazioni musicali colte e uno spirito rock fuori dal tempo. Il sequel non si limita a giocare con la nostalgia, ma prova anche a riflettere con leggerezza sull'invecchiare, l'identità artistica e il senso del successo.